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CHE FEDERALISMO È QUELLO LEGHISTA?

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[ 17 aprile 2010 ]

UNA CRITICA DEL
Movimento per la  
SOVRANITA’ POPOLARE

Pensiamo che un federalista che conosce la materia abbia poco da condividere con la Lega Nord e con i suoi alleati sulla bellissima idea della forma di stato e di governo “Federale”. Infatti:

la Lega accetta l’idea che lo stato sia costituito da un centro di POTERE posto sopra ai Cittadini (stato onnipotente e sovrano) fondato su PRINCIPI e VALORI;
per il Federalismo lo stato è un sistema di GARANZIA della libertà e della sovranità dei Cittadini a qualunque livello dello stato, sui FATTI e BISOGNI.

La Lega, esattamente come tutti gli altri partiti di regime, accetta l’idea che con la crocetta posta sulla scheda elettorale preparata dalle segreterie dei partiti il Cittadino ceda ai rappresentanti tutta la sovranità che gli appartiene per Diritto naturale;
per il Federalismo la quantità di potere e di sovranità cui ogni avente diritto al voto rinuncia con la scelta dei rappresentanti è sempre inferiore a quella che riserva per sé.

Per la Lega e per i partiti di regime i Cittadini sudditi sono chiamati a pagare le imposte e le tasse (oggi abbiamo oltrepassato il 75% di quanto producono), decise dai rappresentanti senza responsabilità diretta;
per il Federalismo le tasse, le imposte ed i balzelli pagati dai Cittadini sovrani non possono essere superiori a quanto ricevono complessivamente dallo stato, dalla regione, dalla Provincia e dal Comune sotto forma di benefici e servizi e sono controllate direttamente dai Cittadini sovrani con i Referendum legislativi.

Per la Lega (come per gli altri partiti di regime) lo stato ha il diritto di espropriare i Cittadini imponendo loro con la forza di pagare le tasse e le imposte decise dai loro rappresentanti;
per il Federalismo i Cittadini, in quanto sovrani, possono abrogare leggi esistenti sulle tasse e sulle imposte o possono cambiarle o deliberarne di nuove se lo ritengono vantaggioso e necessario per il bene di tutti.

Per la Lega i Cittadini possono continuare ad essere sudditi della monarchia partitocratica insediata in parlamento;
per il Federalismo ogni Cittadino sovrano deve conservare tutta la propria libertà, sovranità ed iniziativa meno la parte relativa all’oggetto specifico per il quale il “contratto politico” (riferito ai FATTI specifici e LIMITATI della vita sociale) è stipulato e per la quale si chiede la garanzia allo Stato federale.

La Lega accetta e condivide il centralismo statale e regionale;
il Federalismo nega ogni tipo di potere centralista e suddivide il potere dello stato fra i suoi organi ai vari livelli istituzionali in relazione alle competenze specifiche loro attribuite e sotto il controllo diretto dei Cittadini sovrani.

La Lega accetta il presidenzialismo con ampi poteri;
il vero Federalismo predilige un Direttorio formato da pochissime persone SAGGE con poteri decisionali limitati, esclusivi e ben definiti.

La Lega condivide il principio che le competenze fra gli organi possano continuare ad essere concorrenti e sovrapposte fra gli organi ai vari livelli dello stato;
il Federalismo prevede che le competenze di ogni organo dello stato a qualsiasi livello siano rigidamente divise e fortemente separate.

La Lega condivide l’idea di “stato unitario sovrano”.
il Federalismo pone la “sovranità” dello stato e dei suoi organi territoriali unicamente nelle persone, negli individui responsabili, nel popolo.

La Lega riferendosi al Federalismo non ha mai parlato di “Contratto politico”;
il vero Federalismo è “la Teoria dello stato contrattuale”, in quanto “Contratto politico” è sinonimo di FEDERAZIONE. Sulla base di tale “contratto”, stipulato in merito a FATTI certi e limitati, viene definito il RUOLO che lo Stato deve avere nei confronti della vita di ognuno, e la LEGGE  che  regola i rapporti sociali, in base alla volontà dei Cittadini delle singole COMUNITA’.

La Lega non ha mai parlato e non conosce la differenza fra “contratto politico bilaterale” (che deve avere un “nesso di reciprocità”) commutativo, e quello aleatorio;
per il Federalismo il contratto politico o di federazione deve essere bilaterale e commutativo (minimo rischio e massima garanzia di esecuzione per i contraenti che sono i Cittadini, come nella vicina Svizzera) e che il rapporto che unisce i Cittadini e forma lo stato non può essere aleatorio (minima garanzia di esecuzione e massimo rischio, come è attualmente in Italia).

La Lega ha ormai accettato l’assoluto dell’art 5° della Costituzione sull’unità per cui l’Italia è una e indivisibile;
per il Federalismo lo stato è sempre una “scelta” condivisa dalla maggioranza responsabile che vota un “contratto di unione” fra diverse entità territoriali, basato sui reciproci interessi e che lascia ognuno padrone a casa propria.

La Lega approva e condivide la “rappresentanza integrale” difesa dal grande capitale, dalle banche del “signoraggio” e dalla partitocrazia;
il vero federalismo prevede che Democrazia diretta e Democrazia rappresentativa siano equilibrate mediante i Referendum popolari di iniziativa e di revisione delle leggi, senza l’antidemocratico Quorum che non rispetta il principio di Sovranità degli individui (popolo).

La Lega non accetta i Referendum di iniziativa popolare deliberativi a livello comunale e di conseguenza non li ha mai introdotti negli Statuti dei Comuni, delle Province e delle Regioni dove è in maggioranza;
il Federalismo ritiene che i Referendum deliberativi (Comuni e Province) e legislativi (Regione e Stato) di iniziativa popolare senza quorum siano il cardine della Democrazia e della Legge e che la modifica degli Statuti comunali con l’introduzione dell’istituto del Referendum deliberativo sia il primo passo verso il vero federalismo che parte dal basso, dai Cittadini.

La Lega vuole calare il federalismo dall’alto secondo le direttive di chi lo ha sempre usato unicamente come “piede di porco” per aprire le stanze del potere personale o di gruppo (casta interna al partito);
il Federalismo può nascere solo spontaneamente dal basso, dalle persone “associate” in Comunità e stato.

La Lega identifica il “federalismo fiscale” col Federalismo;
il vero Federalismo prevede che il federalismo fiscale sia la conseguenza di una struttura federale dello stato già in atto e che non sia possibile introdurlo in un sistema accentrato (l’Italia di oggi).

La Lega ritiene che il “federalismo fiscale” porterà vantaggi ad ogni cittadino;
per il Federalismo si tratta di una miscela tossica fra due diverse concezioni contrapposte ed antitetiche dello stato che possono sommariamente essere riassunte in Stato moderno sovrano (quello esistente) e Stato contrattuale o federale in cui “sovrano” è il Cittadino. Nelle attuali condizioni appare verosimile che il federalismo fiscale porterà prima ad uno scontro sociale e poi al fallimento dello Stato.

La Lega, come tutti i partiti di regime, intende la sussidiarietà come principio gerarchico fra organi dello stato partendo dal vertice, ovvero dal “centro”;
il Federalismo afferma che la sussidiarietà è sinonimo di Democrazia diretta e di Sovranità popolare e che l’individuo e la famiglia, e non la gerarchia verticista, siano il cardine della Comunità e dello stato.

La Lega approva il principio che la legge, fatta dai partiti per i partiti, sia legittimata dal presidente della Repubblica;
il Federalismo prevede che la Legge possa essere sempre legittimata, fatta, abrogata o modificata dagli aventi diritto al voto con lo strumento del Referendum legislativo di iniziativa popolare senza Quorum.

La Lega ha mostrato di ritenere che gli unici Referendum possibili siano quello abrogativo, quello consultivo e quello propositivo, in linea con i partiti centralisti ed antidemocratici;
per il Federalismo tutti e tre referendum sono TRUFFE di Democrazia in quanto lasciano sempre l’ultima parola agli eletti nelle istituzioni.

La Lega vuole mantenere le Regioni, le Province ed i Comuni;
per il Federalismo si dovrebbe chiedere l’abolizione delle Regioni ed il mantenimento delle Province in quanto enti territoriali più vicini ai Cittadini e pertanto più facilmente controllabili dagli stessi.

Quelle sopra esposte sono solo alcune delle differenze fra il vero Federalismo e quello proposto dalla Lega nord. E’ nostra opinione che il Federalismo, in quanto forma di stato e di governo, si possa o meno condividere, ma è necessario che ogni cittadino sia opportunamente informato su come stanno veramente le cose e soprattutto che possa “scegliere”, cosa non consentita dall’ordinamento vigente.

Tratto da: http://www.sovranitapopolare.net/


2 pensieri su “CHE FEDERALISMO È QUELLO LEGHISTA?”

  1. Flavio Viriato dice:

    L’Orda Verde di Eugenio OrsofotogrammaNei territori dell’impero ottomano sconfitto, subito dopo la prima guerra mondiale, regnava il disordine e soffiavano i venti della dissoluzione: gli inglesi tenevano prigioniero Mehemet, l’ultimo imperatore, a Istambul, francesi e italiani occupavano parti di territorio della ormai fu Sacra Porta, armeni e curdi avevano fondato una propria repubblica, i greci sbarcavano in Anatolia per occupare Smirne, e gruppi armati islamici, caucasici con gli occhi azzurri e i capelli rossi, scorrazzavano in lungo e in largo, minacciosamente nel crescente vuoto politico e d’autorità.Era l’Orda Verde circassa…Segue: http://www.comunismoecomunita.org/?p=825

  2. Anonimo dice:

    Non c'é che dire, siamo messi proprio bene!

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