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una notiziola enorme

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SI SCRIVE «AIUTO»
SI LEGGE «RAPINA»




L’altro ieri, 1 dicembre, 
il sito controlacrisi.org, 
pubblicava, prendendola dall’ANSA, questo telegrafico dispaccio: 


«CRISI:BANCHE UE,ECCO GLI AIUTI RICEVUTI DAL 2008 (ANSA) – BRUXELLES, 1 DIC – Dall’ottobre 2008 all’ottobre 2010 la Commissione Ue ha

approvato 4.588 miliardi di euro di aiuti alle banche europee, in base alle regole del regime speciale che oggi è stato prorogato per tutto il 2011. Di questa cifra, 957 miliardi sono stati utilizati nel 2009 e poco più di 1.000 miliadi nel 2009. Il 75% delle misure di sostegno consiste in prestiti o garanzie statali, il 12% in ricapitalizzazioni e il 12% in salvataggio di asset deteriorati. Dall’inizio della crisi a beneficiare maggiormente degli aiuti sono state le banche britanniche (850 miliardi), seguite da quelle irlandesi (723 miliardi), danesi (599 milairdi), tedesche (592 miliardi), francesi (351 miliardi) e spagnole (334 miliardi). Le banche italiane hanno beneficiato di 20 miliardi. Nella tabella che segue gli aiuti approvati da Bruxelles per il sistema bancario dei principali Paesi della Ue».


Pur consapevoli (e i nostri lettori lo sanno) di quanto il capitalismo reale, sia oramai un “capitalismo-casinò”, quanto cioè sia enorme la metastasi della speculazione finanziaria (rendita), e di come questa divori l’economia reale (leggi lo stesso plusvalore), noi all’inizio eravamo perplessi sull’ammontare della cifra che la Commissione Ue avrebbe “approvato” a favore del sistema bancario, anzitutto, guarda un po’, di quello inglese, che non fa parte dell’Eurozona.


Abbiamo quindi cercato nel portale ANSA, l’originale della notizia da essi ripresa, ma non ne  abbiamo trovato traccia. Abbiamo quindi temuto che quello dei compagni di controlacrisi.org, fosse stato un abbaglio. Per niente! Essi ci hanno girato l’originale del dispaccio, lanciato alle ore  19.08 del 1 dicembre, e circolato nel circuito riservato alle testate giornalistiche. Notizia autentica dunque.


Torneremo presto a commentare la “notiziola” (il ciclopico piano di sovvenzionamento per salvare sistema bancario, ovvero del cuore stesso della finanza speculativa) non senza prima porci e porre la domanda: come mai la notizia non è stata pubblicata dall’ANSA nel suo stesso portale? E perché nessuna testata, nemmeno Il Sole 24 Ore o Finanza Oggi, o siti finanziari specializzati, l’hanno ripresa? (1)


Come affermò Bertold Brecht, ci sono due modi di dire il falso: il primo è appunto dire una bugia, il secondo è nascondere la verità. Ed è chiaro perché una simile notizia la si nasconde: perché non si deve sapere fino a che punto è enorme la rapina sociale europea ai danni dei cittadini, dei lavoratori, dei popoli.


Se volevate una prova provata che testate, giornalisti e analisti economici mentono, e per questo son pagati dai loro padroni (banche, gruppi finanziari e assicurativi, fondi più o meno sovrani, governi sodali), ora l’avete.


Note


(1) Furbescamente le testate economiche passavano solo la notizia che il Commissario Ue alla concorrenza, Joaquin Almunia, informava che la Commissione aveva appena deciso di «prorogare a tutto il 2011 il regime provvisorio sugli aiuti di stato per banche e imprese». (Il Sole 24 Ore del 2 dicembre) Guardandosi bene tuttavia dal fornire le cifre.

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