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GIU’ LE MANI DALLA LIBIA!

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«Non abbandoneremo mai Gheddafi!» (Nelson Mandela)

UN PUNTO DI VISTA DIVERSO DAL NOSTRO


Per la Difesa della Sovranità, delle Risorse e delle Conquiste sociali del Popolo libico! No alla “somalizzazione”!  Non c’è nessun “genocidio”, c’è una guerra civile, tragica: ma se la devono risolvere loro. 
La Libia, intera o meno, è dei libici.

Terra e LiberAzione – Sicilia, 22 febbraio 2011


Riceviamo e pubblichiamo

«La borghesia di stato libica cresciuta dentro il fiume di petroldollari ha consumato il suo fallimento. E’ guerra civile tribale, non “rivoluzione modernizzatrice”. Il peggio deve venire.
Il rischio di una “somalizzazione” della Jamahiria, con tanto di “intervento multinazionale” e ipocrisia umanitaria, impone il sostegno alle forze riformatrici, moderne, emancipate dal tribalismo e dalle illusioni, tanto “occidentali” quanto “terzomondiste”.
L’ultima battaglia di Muammar Gheddafi -al quale non abbiamo mai risparmiato critiche sensate- è per difendere la Sovranità del paese che ha “inventato” dalle macerie del feroce colonialismo italiano. E’ una Battaglia giusta, in una Guerra persa.

Si scandalizzi chi vuole, per l’ultima volta:
VIVA GHEDDAFI! 
FERMARE IL MEDIOEVO CHE AVANZA! 
LA LIBIA NON E’ LA TUNISIA, NE’ L’EGITTO!»

L’Esecutivo Centrale di Terra e LiberAzione

2 pensieri su “GIU’ LE MANI DALLA LIBIA!”

  1. roberto grienti dice:

    però gheddafi ci ha messo abbondantemente del suo, e anche in modo criminale, per ciò che sta avvenendo; ha creduto di rimanere sempre in sella saltando il fosso, aggregandosi all'impero, per essere cancellato dalla lista dei demoni stilata da reagan; ha voltato praticamente le spalle al terzomondismo ed alla causa palestinese; poichè la concorrenza della cina è letale per l'economia e la primazia dell'impero yankee, quindi il petrolio libico fa gola, allora quale migliore occasione quella, che ipoteticamente mi viene da pensare, di programmare un cambio di regime con la borghesia nemica del rais, sfruttando il malcontento e l'anelito di libertà e democrazia dei proletari della cirenaica, per poi soffocare il bisogno di autogoverno del popolo con l'appoggio della superpotenza a stelle e strisce; parafrasando cesare, "alea iacta est", il dado è tratto, auguriamoci che la rivolta popolare, si trasformi in rivoluzione proletaria, per l'autogoverno dei lavoratori e lunita della libia nazione e popolo.

  2. Anonimo dice:

    Sono d' accordo sia con i compagni siciliani sia con Grisenti.Mi ricorda molto Saddam: antiimperialista soggettivamente coerente fino al supremo sacrificio (sofferto fra l' altro con straordinaria, eroica dignità: e non é poco! Nel caso di Gheddafi spero non ci si arrivi ed eventualmente vedremo) ma autore di macroscopici errori, tergiversazioni, cedimenti oggettivi.Giulio Bonali

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