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Un tank libico colpito dalla NATO |
DUE DISFATTE
Cronaca e analisi militare del conflitto
Tutto ha inizio a Bengasi, tra il 15 e il 16 febbraio quando le forze di Gheddafi spararono su una pacifica manifestazione di protesta di migliaia di giovani. A causa della cruenta repressione, tutta la città insorge. La lotta diventa armata. I rivoltosi danno l’assalto alle caserme dell’esercito, impossessandosi delle poche armi in esse ammassate (le armi più moderne ce l’hanno solo le milizie che ubbidiscono direttamente al clan di Gheddafi). Alcuni reparti dell’esercito passano coi ribelli. In pochi giorni la rivolta si estende ad altre città. Bengasi viene liberata. Non passa una settimana che il regime passa alla controffensiva, sbaragliando gli insorti male armati e male organizzati. Il 19 marzo scatta l’attacco dei paesi NATO, Francia in primis.I lealisti vengono respinti mentre gli insorti riguadagnano terreno.
I lealisti passano al contrattacco e martedì 29 marzo, approfittando di un rallentamento delle operazioni NATO, riguadagnano molto terreno e gli insorti battono in ritirata, lamentandosi dello scarso appoggio NATO.
Qui sotto segnaliamo ai lettori gli articoli di Guido Olimpio (uno che la sa lunga) sul Corriere della Sera, dal 23 febbraio ad oggi. Un diario di guerra parziale, ma utile per capire ciò che sta accadendo.
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Portacarri dei lealisti |
29 marzo
di Guido Olimpio
27 marzo
di Guido Olimpio
23 marzo
di Guido Olimpio
23 Marzo
di Guido Olimpio
21 marzo
di Guido Olimpio
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lanciarazzi dei ribelli |
20 marzo
di Guido Olimpio
14 Marzo
di Guido Olimpio
10 marzo
di Guido Olimpio
3 marzo
di Guido Olimpio
27 febbraio
26 febbraio
di Guido Olimpio
23 febbraio
di Guido Olimpio
di Guido Olimpio