LIBIA: LA POSIZIONE DEL FRONTE POPOLARE DI LIBERAZIONE DELLA PALESTINA (FPLP)
«Condanniamo il massacro del regime fascista di Gheddafi»
«Gaza: la Resistenza palestinese dalla parte degli insorti libici»
«Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina chiede l’immediata cessazione del bombardamento e dei massacri contro l’eroico popolo libico, e condanna l’uccisione di manifestanti commesse dal regime di Gheddafi.
Il Fplp chiede la protezione del popolo libico e dei suoi diritti, e sottolinea il proprio sostegno alle rivendicazioni del popolo della Libia e delle masse arabe per la libertà, la dignità umana e nazionale, la democrazia, la giustizia sociale e alla lotta contro la corruzione e dittatura.
Il Fronte chiede la fine immediata dell’aggressione e della sanguinosa oppressione e invita tutte le forze del mondo arabo a mobilitarsi per i diritti e la dignità umana e chiama le pertinenti istituzioni internazionali ad intervenire immediatamente per fermare lo spargimento di sangue arabo nelle strade della Libia, afferma che il regime criminale di Gheddafi è interessato solo a preservare il proprio dominio anche a costo di ridurre in schiavitù la sua stessa gente.
Il Fronte chiama alla più ampia solidarietà umanitaria e nazionale con il popolo della Libia, invita tutti a partecipare a partecipare alla manifestazione che si svolgerà qui a Gaza, in Piazza Manara, indetta dalla rete di Ong e dalle forze nazionali e islamiche, per chierdere la fine dell’occupazione sionista della Palestina e la piena solidarietà coi popoli arabi, in Libia come altrove».
«Il compagno Hussein al-Jamal, membro del Comitato Centrale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, ha dichiarato il 24 febbraio 2011 che quello che sta accadendo ora in Libia dimostra che i regimi arabi, e in particolare, la la dittatura fascista in Libia, non hanno nulla a che fare con le masse del popolo arabo, mentre sfruttao le risorse e la ricchezza delle masse.
Il compagno al-Jamal ha parlato con la Voce del Popolo, la radio di Gaza, dicendo che la dittatura fascista in Libia sta cercando di difendere i governanti per proteggere i loro interessi privati, utilizzando le armi più potenti contro le orgogliose masse popolari in rivolta, impegnate nella rivoluzione in corso e determinate a ottenere la vittoria rovesciando il regime.
Al-Jamal ha poi fatto appello affinché il morente regime dittatoriale fascista sia portato davanti al popolo libico ed ai tribunali penali internazionali ad essere processato per i crimini atroci commessi contro l’eroico popolo libico.
Inoltre, ha espresso il suo saluto alle masse del nostro popolo arabo, e ai martiri libici che sono stati uccisi nei brutali massacri commessi dal dittatore Muammar Gheddafi, le sue bande e i suoi mercenari, sottolineando che tali sistemi di repressione, e i battaglioni di Gheddafi sono stati sponsorizzati dal Mossad, dai servizi segreti occidentali e dall’intelligence statunitense. Ha detto che questi apparati non saranno più forti della voce delle masse rivoluzionarie arabe che stanno spazzando via di tutti i regimi corrotti e dittatoriali arabi, in particolare la dittatura di Gheddafi.
(…)
In risposta alla domanda circa l’impatto di questi eventi sulla Palestina, il compagno al-Jamal ha sottolineato che questi sviluppi sono positivi, dicendo che l’imperialismo degli Stati Uniti e dell’ Europa è stato colto di sorpresa dal rapido sviluppo del cambiamento rivoluzionario nel mondo arabo, notando che la popolare delle masse arabe influenzare notevolmente il rapporto tra paesi arabi e l’entità sionista».