VERSO L’ASSEMBLEA NAZIONALE DEL 22 e 23 OTTOBRE
di Rivoluzione Democratica
Persone serie sono quelle che pensano al dopo, e che agiscono in base a dei fini
Un mese è passato da quando abbiamo annunciato l’ASSEMBLEA del 22 e 23 ottobre e diffuso il testo di convocazione. L’ampio interesse sin qui registrato ci fa ben sperare sul successo di questa iniziativa. La qual cosa si spiega anzitutto perché essa è in sintonia con l’evoluzione della situazione.
Come noi avevamo previsto non sarebbe bastata la “manovra” di luglio a fermare l’attacco della grande finanza predatoria contro l’euro e il debito pubblico italiano, considerato il boccone più ghiotto. Dopo quella di luglio è venuta la “Manovra” draconiana Bis di metà agosto, imposta d’imperio, dopo patetici e reiterati aggiustamenti, alle masse popolari e alla camere da un governo-zombi.
Neanche questo basterà a saziare i “mercati”. Non passerà molto tempo che, tappata la falla, se ne aprirà un’altra. L’effetto narcotico degli acquisti da parte della Bce e quello delle Manovre tremontiane finirà, e l’Italia potrebbe ritrovarsi prima o poi sull’orlo della catastrofe. Di qui lo spettro di un «governo dei tecnici», sostenuto da «larghe intese» a cui verranno attribuiti poteri emergenziali e diretta espressione del grande capitale finanziario.
Cancellare il debito e uscire dall’eurozona sono da queste forze considerate proposte irrealizzabili ed eversive. Noi pensiamo il contrario. Pensiamo che la tendenza oggettiva dominante è quella che porta alla fine dell’euro e con esso dell’Unione europea. Utopista e stolto è chi si ostina a non guardare in faccia la realtà e, in nome di un malinteso europeismo, frusta il cavallo morto dell’euro, e suggerisce cure drastiche che se poco incideranno sui portafogli dei ricchi, porteranno alla fame la povera gente, non solo i lavoratori dipendenti, ma chi fino a ieri veniva considerato “ceto medio”. Siamo contro al massacro sociale non solo perché è classista e ingiusto, anche perché, mentre fallirà l’obbiettivo, avrà strangolato l’economia italiana e aperto la strada alla catastrofe sociale.
Non tutti sono d’accordo con noi, nemmeno molti di quelli che parteciperanno all’ASSEMBLEA del 22 e 23 ottobre. L’ASSEMBLEA non è un raduno di adepti, vuole essere un’occasione di confronto libero ma serrato sul da farsi, non solo sul qui e ora, ma pure sul dopo. Poiché mai come in questo momento le persone serie si riconoscono non solo da quello che fanno, ma dal fine che perseguono, da come vogliono evitare il baratro, da come immaginano il dopo. L’ASSEMBLEA avrà dunque due momenti, strettamente intrecciati, l’analisi rigorosa della crisi sociale e la proposta politica che le forze antagoniste debbono avanzare se vogliono giocare un ruolo attivo e non essere travolte dallo sfascio e dalla minaccia di una svolta reazionaria.
Numerosi gli interventi previsti, tra i quali:
Stefano D’Andrea, docente di Diritto Privato, Università della Tuscia, curatore di Appello al Popolo
Sergio Cesaratto, docente di Politica economica, Università di Siena
Marino Badiale, Università di Torino, saggista
Danilo Zolo, giurista e filosofo del diritto
Maurizio Tani, docente storia italiana all’università di Reykjavík, Islanda
Piero Bernocchi, Portavoce nazionale Confederazione Cobas
Giorgio Cremaschi, Rete 28 aprile, presidente CC della Fiom
Lucio Manisco, Giornalista
Marco Ferrando, portavoce nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori
Marco Rizzo, segretario nazionale di Comunisti-Sinistra Popolare
Leonardo Mazzei, del Comitato esecutivo del Campo Antimperialista
Paolo Babini, direzione nazionale del Partito dei Carc
Moreno Pasquinelli, portavoce di Rivoluzione democratica, redattore di Sollevazione
Ordine dei lavori
L’assemblea si terrà presso la Sala convegni dell’Hotel Sole, via delle Rose 40, a Chianciano Terme.
Per chi vuole pernottare e usufruire dei pasti —costo della pensione completa dalla cena del sabato al pranzo della domenica: € 40,00. € 48,00 in camera singola. Chi volesse usufruie di un pasto e non del pernottamento il costo è di € 18,00.
Si raccomanda la prenotazione, inviando una mail a: riv.dem@gmail.com.
E’ ovviamente possibile partecipare all’ASSEMBLEA NAZIONALE sia per chi voglia arrangiarsi per fatti suoi, che per i pendolari.
Vi segnalo un articolo degli economisti Randall Wray (già noto a quelli di "Appello al popolo") e Stephanie Kelton, con la loro proposta per creare posti di lavoro tramite spesa governativa, purchè si abbia la sovranità monetaria. Già Paolo Barnard aveva provato a promuovere queste idee, senza troppo successo. A proposito, avete provato a contattare anche lui? Comunque, non sottovalutate queste idee!http://www.counterpunch.org/2011/09/09/toward-a-new-new-deal/
Sia per l'assemblea del 1 ottobre che per l'ass. nazionale del 22-23 si potrebbe pensare ad una trasmissione dei lavori sul web per favorire la partecipazione di chi non può spostarsi e per ridurre i costi
ci stiamo pensando