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IL GOLPE BIANCO

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Spagna, 23 febbraio 1981: al comando di Antonio Tejero,
la Guardia Civil irrompe nel Parlamento

Il Gauleiter
della terza repubblica

La montagna questa volta ha partorito il mostro. Mario Monti si appresta a diventare Primo ministro e a formare un governo di emergenza. Con una retromarcia impensabile fino a pochi giorni fa, anche Berlusconi ha dato il via libera. Si vede che l’avviso che gli hanno mandato ieri i “mercati” (il crollo delle azioni Mediaset) ha centrato il bersaglio. La grande finanza globale, così, non ha solo fatto cadere un governo, sta imponendo il suo proprio.
Avremo un governo che coniugherà liberismo e rigore dei conti pubblici, che applicherà politiche di lacrime e sangue per salvare l’euro e l’Unione europea, quindi, in ultima istanza, il blocco imperialista occidentale.

Mario Monti
Mario Monti non è stato scelto a caso. Bocconiano, uomo di fiducia dell’eurocrazia, liberista, egli è anche presidente europeo della Commissione Trilaterale, membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg, Advisor per Goldman Sachs. Un uomo, un programma.

Monti sarà il gauleiter per conto della finanza predatoria, delle potenze imperialiste dominanti. Lo è diventato con un vero e proprio golpe bianco, imposto dall’esterno. Anche agli imbecilli dovrebbe ora essere chiaro che che l’Italia è oramai un protettorato. Neanche in Grecia si era giunti a tanto.

Ne andranno valutate tutte le pesantissime conseguenze. Se sul piano sociale si preparano misure draconiane pur di onorare il debito. Su quello politico assisteremo ad un profondo rimescolamento: non solo al riposizionamento di tutti i partiti, ma ad una loro metamorfosi. Ciò riguarderà il Pdl, il Pd, il Terzo polo, ma anche le forze di una sinistra imbelle che restavano attaccate alla sottana del Pd. Sul piano istituzionale il disegno dei “poteri forti” non è meno ambizioso: seppellire la “seconda repubblica” e dal suo grembo farne uscire una nuova, dopo un’inseminazione artificiale pilotata.

Dentro la crisi sistemica globale, si apre in Italia una fase nuova. Ognuno dovrà attrezzarsi.

Il principale fatto nuovo è che la questione sociale, quella della sovranità nazionale, e quella democratica si intrecciano in maniera indissolubile. Senza sovranità nazionale non v’è alcuna sovranità popolare possibile. Senza sovranità popolare non c’è democrazia, e senza democrazia le lotte sociali non possono che prendere forme radicali e fin’anche sovversive.

Che con il Golpe bianco si uscirà dalla crisi ne dubitiamo. L’Italia sprofonderà nella recessione e l’Unione europea non diventerà una solida costruzione solo perché al popolo italiano verranno imposti sacrifici inauditi. Né l’euro riuscirà a venir fuori dal marasma.

Ai lati del governo di emergenza sorgeranno nuove forze sociali e politiche. A destra, dalle ceneri del berlusconismo, verrà fuori un populismo aggressivo, che forse impugnerà in maniera reazionaria la questione della sovranità nazionale.

Dal lato opposto si creano le condizioni per la formazione di un fronte ampio del popolo lavoratore. Sorgerà nel suo seno una forza politica che saldi assieme difesa dei più deboli, l’uscita dall’Unione e dall’euro, il ripudio del debito, la primazia della politica e dello Stato sul mercato, la riconquista della sovranità nazionale e con essa della democrazia?


5 pensieri su “IL GOLPE BIANCO”

  1. Anonimo dice:

    Completamente d'accordo con l'aggiunta della vergogna del miglorista che anzichè migliorare porterà l'Italia nel baratro e i suoi conti correnti e pensioni all'estero.Piero deola

  2. Anonimo dice:

    Qualche anno fa un film di Troisi e Benigni da un titolo adatto a questo momento della nostra povere terra. Non ci resta che piangere.Ci stanno accompagnando verso la schiavitù, il controllo assoluto di ogni parte della vita. Che schifo, a 25 anni vedo solo fallimenti davanti a me.

  3. Anonimo dice:

    Oggigiorno è altrettanto grave essere ignoranti che disonesti. E per quanto riguarda la disonestà vi è una lieve differenza tra essere disonesti e il non essere onesti. Una sfumatura che si può apprezzare soprattutto in paesi a tradizione cattolica, laddove, per esempio, è considerato meno grave coprire un crimine con l’omertà anziché con la menzogna.Non cedo di dover ribadire il mio trentennale giudizio sulla torva figura di Silvio Berlusconi o sulla melma del suo governo, né quindi sul suo colossale conflitto d’interessi favorito in vari modi e ripetutamente dai cascami di quello che fu il partito comunista. Un conflitto d’interessi, scrivevo l’altro giorno, che a differenza di altri, è alla luce del sole. Punto.Il laticlavio conferito a Mario Monti è una mossa maldestra, poiché rivela anche a chi non voleva vedere quanto galleggia da mesi. Quali meriti possa vantare il Monti rispetto a moltissimi altri è cosa tutta da dimostrare. Che la sua nomina arrivi nel giorno più topico della crisi finanziaria dell’Italia è un altro indicatore della strumentalità di tale conferimento.Pertanto, ci dice il Quirinale, Mario Monti sarà, a meno di colpi di scena sempre possibili in un ambiente torbido come quello romano, il prossimo presidente del consiglio. Non l’ha eletto nessuno e il laticlavio conferitogli è appunto solo un’ammuina in stile borbonico. Suo sottosegretario sarà Letta (quello vero, non il nipotino) a garanzia degli interessi di Berlusconi.Ma chi è Mario Monti? È il presidente del gruppo europeo della Commissione Trilaterale. Da chi è composta tale commissione? Da industriali e banchieri, gente d’affari. E qual è il passatempo di questi galantuomini? Consigliare. È una commissione di consigliori. Inoltre Monti è un dipendente della Banca privata americana Goldman Sachs, un consigliere speciale per le questioni internazionali. Di cosa si occupa, oltre che di speculazione, questa banca? Anzitutto di mediazioni sulla compravendita dei beni patrimoniali che gli Stati sono costretti a privatizzare.Andreste mai da un notaio per la vendita della vostra abitazione sapendo che egli è un dipendente dell’acquirente della vostra casa?http://diciottobrumaio.blogspot.com/2011/11/il-golpe-e-i-suoi-notai.htmlL.

  4. Anonimo dice:

    La malafede e la collusione del migliorista con il Nuovo Ordine Mondiale sono sempre più evidenti. Il fatto che blatera su argomenti che non interessano nessuno dimostra che ha capito che l'ora della verità sta arrivando e cerca di coprire le sue malefatte dietro un nugolo di chiacchiere.Bellaciao

  5. Anonimo dice:

    OLTRE LA PADELLA E LA BRACE: ALLEANZA STRATEGICA COI BRICS E RIVOLTA POPOLARELe braci in cui stiamo cadendo sono quelle dei capitalisti BCE e anglo-americani, con la Goldman Sachs in sala regia: ad entrambi interessa saccheggiare quel che resta dell'apparato industriale italiano, e privatizzare i beni comuni, dopo aver già ridimensionato la presenza e le commesse italiane in Libia. Le braci sono: la svendita dell'apparato industriale italiano, a cominciare da ENI, Enel, Finmeccanica, Fincantieri (in particolare l'assalto strategico all'Eni, quindi anche al gasdotto SouthStream); la privatizzazione delle aziende di servizi pubblici. Le braci sono la pensione a 67 anni per tutti, l'inevitabile aumento delle tariffe pubbliche, la sostituzione dei contratti di lavoro nazionali con quelli aziendali, più precariato e più facilità di licenziamento, un calo dei salari reali. Le braci sul piano culturale saranno più sofisticate: tecnicismi economici, siamo sulla stessa barca, fare quadrato intorno la civiltà occidentale, le guerre come operazioni umanitarie. Per chi si illude di un cambiamento economico in meglio dopo l'uscita di scena di Berlusconi, occorre ricordare che, con il cambio di governo e l'intervento e gli "aiuti" della BCE, nessun Paese dei Pigs ha visto ridursi gli interessi dei titoli di Stato che, anzi, si sono ulteriormente alzati. Il "risanamento" dell'Italia viene affidato ad ex- impiegati della Goldman Sachs: Monti, Draghi, e contigui tra le ombre, Prodi, Letta, Amato. Una nota su Draghi: responsabile della Goldman Sachs per l'Europa, ha in prima persona aiutato il governo greco a camuffare i conti e ad indebitarsi, con l'esito che abbiamo sotto gli occhi. Una nota su Monti: rappresentante della Trilaterale (una potente e feroce cupola del capitalismo occidentale, con Rockfeller e Kissinger), consulente della Goldman Sachs e del FMI, ultra-liberista.Come è quindi possibile che risanino il bilancio italiano le stesse forze che hanno guidato l'attacco economico all'Euro, alla Grecia, alla Spagna, all'Irlanda, al Portogallo e alla stessa Italia? La governance franco-tedesca dell'Europa, già divisa sulla questione libica, non sembra all'altezza di sostenere l'attacco delle multinazionali anglo-americane all'Europa e all'Euro, e tutto lascia intendere la fine politica di questo esperimento di autonomia europea, con la frantumazione dell'Euro o l'uscita della Germania da questa area monetaria. Solo un forte sostegno dei Paesi Brics poteva contenere questo imponente attacco dell'area dollaro e proteggere l'Euro, ma Brasile Russia India Cina si sono giustamente defilati: sono appena stati cacciati a suon di bombe dalla Libia da una coalizione comprendente gli europei, perchè mai dovrebbero aiutarli? I paesi Brics presentano il conto all'Europa della sconsiderata partecipazione all' aggressione imperialista. Quando si comincerà a fare un bilancio dei costi politici, oltrechè economici ed umani, della partecipazione alla Nato ed alle sue guerre, allora saranno maturi i tempi per riconsiderare le alleanze internazionali. A mio parere solo una coraggiosa uscita dalla Nato ed un cambio di alleanze internazionali a fianco dei Brics, e un processo di reindustrializzazione con loro concordato, potranno aprire degli orizzonti meno cupi. Per intanto non ci resta che imitare la Grecia, preparare pazientemente scioperi generali, la paralisi del Paese e la rivolta della popolazione al programma di lacrime e sangue che i Papandreu italiani stanno mettendo a punto. Anche quanto successo nella americana Oakland può fare scuola: sciopero generalizzato auto.organizzato e paralisi della città. Il debito pubblico, creato dai nostri capitalisti per assorbire la loro sovraproduzione e salvaguardare i loro profitti, va pagato da quel 10 % della popolazione che ha accentrato oltre metà del reddito nazionale. Anche a rate.Luigi Ambrosi

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