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NOI E NO TAV

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Luca Abbà

Noi e la No Tav

Esprimiamo, assieme alla nostra più decisa solidarietà al popolo di Val Susa, l’augurio più vivo di pronta guarigione a Luca Abbà, affinché familiari ed amici possano riabbracciarlo.
Mentre scriviamo la militarizzazione della valle continua e violente cariche della polizia sono in corso contro i manifestanti che bloccano l’A32. 


Il governo e le forze che direttamente e indirettamente lo sostengono, sono decisi ad andare fino in fondo, a piegare con ogni mezzo la resistenza dei valsusini. Essi sanno che questa loro protervia potrebbe causa nuove tragedie. Il governo e i suoi scherani devono sapere che i valsusini non saranno lasciati soli. 

Per piegare il potere, è tuttavia evidente che non sono sufficienti le forze che sin qui si sono mobilitate. C’è bisogno che la solidarietà si allarghi e diventi più combattiva. Non è solo in val Susa che si fermerà la No Tav, ma anche e forse anzitutto a Roma. Se non sapremo costruire un Fronte ampio di tutto il popolo lavoratore, dei giovani precari, degli studenti e dei disoccupati; se non faremo confluire tutti i rivoli in un unico grande fiume di sollevazione di massa, non solo il movimento No tav, ma tutti gli altri soggetti resistenti, saranno sconfitti uno a uno.

SOLO UNITI CON UN UNICO FINE SI PUO’ VINCERE !!

Massimo De Santi, Leonardo Mazzei, Moreno Pasquinelli
per il Movimento Popolare di Liberazione

2 pensieri su “NOI E NO TAV”

  1. Anonimo dice:

    "Sono pronto a resistere con ogni mezzo, anche a costo della vita, in modo che ciò possa costituire una lezione nella storia ignominiosa di coloro che hanno la forza ma non la ragione."Questa frase di Allende calza a pennello con la tragedia di Luca Abbà.A questa verità assoluta bisogna inchiodare il PD, la sua base acefala. Ma questa verità assoluta distruggerebbe il suo mostruoso vertice, e così dev'essere, per far spazio ad un opposizione vera. Berlinguer non avrebbe mai consentito tanta porcheria così concentrata, a prescindere da ogni altra considerazione politica. Torniamo ad essere umani! La storia ce lo chiede.Alberto Conti

  2. pasquino44 dice:

    Sono pienamente d'accordo, e citare Berlinguer è più che significativo per dare un senso al rinnovamento necessario per una sinistra che deve tornare ad essere tale, dopo le illusorie deviazioni a spaglio dei vertici in ogni direzione. Liberiamoci di questi ultimi e torniamo a fare comunismo.

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