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A LEZIONE DI GRECO

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Atene: 9 ottobre 2012
Fatevi un esame di coscienza

Malgrado ogni manifestazione fosse vietata almeno 100mila cittadini sono sfilati ad Atene fin sotto il Parlamento. Scontri erano in corso fino al tardo pomeriggio. Decine i feriti e gli arresti. 

La manifestazione “illegale” non era organizzata da “facinorosi” ma dai due sindacati Gsee e Dedy. Nonostante il tragitto della Merkel fosse stato blindato come ai tempi dell’arrivo di Clinton nel 1999 (c’era la guerra contro la Jugoslavia) numerosi cittadini sono riusciti a bersagliare l’autovettura della cancelliera. E’ accaduto vicino ad un ospedale, l’Henri Dunant. Il personale dell’ospedale è sceso anch’esso in strada (non prendono lo stipendio da otto mesi) a dar man forte ai manifestanti. Solo qui una decina di arresti.

Noi amiamo i greci, amiamo anzitutto quelli che manifestano la loro indignazione, che non si arrendono, che non hanno paura. Essi non tengono solo accesa la fiaccola della rivolta, ne tengono accesa una ancor più importante, quella della dignità umana. 

“Ma i loro metodi di protesta non pagano”, ci dicono alcuni, che sotto sotto si illudono che la salvezza sia ancora nelle urne. Si facciamo un’esame di coscienza tutti costoro (che tra l’altro si riempiono la bocca dell’Europa dei popoli). Cosa hanno fatto per dare man forte al popolo greco? Se i greci soffrono, se non riescono a vincere, è perché sono stati lasciati soli, perché non abbiamo raccolto il loro grido di aiuto.


6 pensieri su “A LEZIONE DI GRECO”

  1. la congiura degli eguali dice:

    condivido lo scritto; ecco perchè mi amareggia il fatto che non si sia avviato il processo di costituzione del "fronte popolare per il socialismo", troppe organizzazioni autoreferenziali, ognuna delle quali ritiene di essere la sola che sappia indicare la giusta via per il potere dei lavoratori; intenzioni di lavorare per l'unità, per stimolare alla lotta le demoralizzate masse popolari, nessuna!; infantilismo e minoritarismo sono duri a morire.

  2. Anonimo dice:

    Prendiamo esempio dalla Grecia e dalla Spagna e diamo finalmente vita al Fronte Popolare per il Socialismo.Le chiacchiere, come i compromessi, non servono a niente. O vinciamo noi o vincono loro e ci faranno a pezzi."Sollevazione" si faccia promotrice di questa idea.

  3. Anonimo dice:

    Dovremmo prendere esempio dai greci…a partire dal 27 ottobre. No alla solita sfilata

  4. barbaranotav dice:

    se penso che già i nostri ragazzi-studenti son stati lasciati soli a prendersi le manganellate…I greci dovrebbero andare a beccare quei banchieri, soprattutto quelli di GS presso il gov di allora che truccarono i conti per costringerli ad entrare nell'euro

  5. Anonimo dice:

    Anonimo Demetrio dice:" Malgrado ogni manifestazione fosse vietata almeno 100 mila cittadini …" E' una frase che fa venire i brividi: brividi di ammirazione per quei coraggiosi armati solo di disperazione e del loro orgoglio di persone umane! E' un diritto sacrosanto conferito dalla Natura ad ogni vivente quello di battersi per difendere la propria esistenza ed ogni uomo che abbia a cuore il concetto di Libertà, di fronte all'ardire di gente che sfida la frusta e i manganelli della coercizione legalizzata, non può che fremere dentro di sé di compassione e di solidarietà.In quanto al "Fronte Popolare per il Socialismo", forse la scelta della denominazione non é stata la migliore, perché ormai è abbastanza chiaro; il Fronte dovrebbe chiamarsi "Fronte di Legittima Difesa".

  6. ulisse dice:

    fronte di leggittima difesa mi piaceferraioli domenico

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