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DIVERGENZE A SINISTRA. La disputa tra Cremaschi e Pasquinelli

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26 gennaio. In rete sono oramai disponibili quasi tutte le video-registrazioni dei lavori del Convegno “OLTRE L’EURO” (nella foto). Ciò grazie a diverse equipe, tra cui segnaliamo quelle di Bottega Partigiana (tra i promotori del Convegno), quelle degli amici della Me-Mmt, ed infine quelle di Eco della Rete —c’era anche un operatore di Libera TV, ma non abbiamo ancora traccia delle loro registrazioni. 
Noi abbiamo scelto, per la loro migliore qualità, le riprese fatte da Eco della Rete. Abbiamo iniziato a pubblicarle sul canale you tube di SOLLEVAZIONE
L’elenco delle prolusioni e degli interventi sin qui pubblicati lo potete vedere sulla colonna di sinistra nella home di questo sito.

Vogliamo segnalarvi gli interventi della Tavola Rotonda svoltasi la sera di sabato 11 gennaio e presieduta da Valerio Colombo. Il tema era impegnativo: “Quale società per il futuro”. Partecipanti alla Tavola Rotonda: Ernesto Screpanti, Giorgio Cremaschi, Claudio Martini, Norberto Fragiacomo. Cinque diversi punti di vista che certo non coprono la vastissima gamma delle posizioni e delle ipotesi che circolano a sinistra.

Chi abbia modo di ascoltare i diversi interventi —dieci in tutto, dato che ci sono stati due giri— verificherà quanto denso e interessante sia stato il confronto. Degni di nota non solo i due interventi di Screpanti, che pur nei tempi stretti, ha disegnato l’architettura di un socialismo possibile, ma pure quelli di Fragiacomo e Martini.

Qui vogliamo segnalare la controversia tra Giorgio Cremaschi e Moreno Pasquinelli. Siamo al secondo giro di interventi. Il confronto è sulla questione del blocco sociale e delle alleanze per battere i poteri dominanti. Il giudizio di Cremaschi sul Movimento 9 Dicembre è tranchant, i “Forconi non sono nostri alleati”. Ancor più categorico il suo rifiuto di ogni forma di nazionalismoe sovranismo: “Non scenderei mai in strada col tricolore”, ha affermato. Ha infine concluso sostenendo che “nessuna alleanza con le detre e i fascisti, nemmeno per uscire dall’Unione europea, è possibile!”.

Ferma la risposta di Pasquinelli il quale, dopo aver spiegato come il MPL si è mosso dentro il Movimento 9 dicembre, e messo in guardia da ogni approccio superficiale alla questione nazionale, ha sottolineato come nessun cambiamento rivoluzionario è possibile, tanto più in Occidente, se non si conquista il consenso almeno di ampi settori di ceto medio, tanto più di quelli distrutti e gettati sul lastrico dalle politiche della “aristocrazia capitalista dominante”, se non si strappa a quest’ultima la sua base sociale di massa. Il pericolo di una rinascita del fascismo si evita solo se si va incontro alla protesta di questi strati sociali, lottando per l’egemonia, sbarazzandoci dei tabù di una sinistra che oramai è prigioniera della sua “bolla ideologica operaista”.

L’INTERVENTO DI CREMASCHI



LA RISPOSTA DI PASQUINELLI


10 pensieri su “DIVERGENZE A SINISTRA. La disputa tra Cremaschi e Pasquinelli”

  1. Anonimo dice:

    La rivoluzione, se si farà, si potrà fare con uno sponsor adeguato come in questi giorni in Ukraina. Cioè per conto di qualcuno a cui fa comodo per i suoi scopi di ulteriore dominio e che certo non è di quelli che i soldi (per altro e fra l'altro "raggranellati" con procedure capitalistiche le più audaci ).Fu così anche nel '17, che non si creda. E con le "primavere arabe" come si sa.Chi fa lo schizzinoso per le alleanze queste cose le sa di certo. Chi non fa lo schizzinoso ma fa omaggio ai proverbi "L'unione fa la forza" e "Il nemico del mio nemico è mio nemico" non cerca il pelo nell'uovo o il latte di gallina mora tenendo comunque conto che il peggior avversario di chi vuol instaurare l'Impero è il concetto di Sovranità Nazionale..

  2. nino quartarone dice:

    Apprezzo la vostra cultura, frutto di addottrinamenti, apprezzo la vostra dialettica costruita da studi e letture ideologiche,retta anche da passione ed esperienze dirette o indirette, individuali o collettive. Ma la storia è passato ed è cultura,così come la storia è nel presente quando è capace di formare nuova cultura adattandola al futuro. A condizione, però, che si abbia la capacità di analizzare la realtà contingente per trarre giuste strategie al fine di realizzare quelle soluzioni fattibili per concretezza e realismo. Trovato un comune denominatore che sia, perchè comune,aggregante (strategia), porre una nuova, e ripeto nuova, ideologia (soluzione) che faccia presa sulle coscienze e breccia sulle intelligenze di qual si voglia natura. Essere quindi innovativi e credibili è indispensabile per ridare fiducia al popolo e dignità alla politica.

  3. Georgejefferson dice:

    Repubblica di Weimar. 37 Partiti, 7000 candidati che si spartivano la torta, e una corruzione stellare. Situazione economica. Nel 1931 Inghilterra e Giappone uscirono dal Gold Standard, svalutarono la moneta e i popoli non soffrirono.La Germania restò attaccata al cambio fisso (vi dice qualcosa con l'EURO di oggi?) e perciò non volendo svalutare la moneta fecero svalutazione interna cioè, tagli, tasse, salari diminuiti, disoccupazione e recessione (vi dice qualcosa con le politiche odierne?).Era una politica di austerity feroce. Fatta da Bruning, Cancelliere dal 1930 al 1932. Con in più anche le rate da pagare di Versailles.Se ci fu un colpo di Stato,Cremaschi,e' legittimo specificarne anche le cause,non solo gli effetti che furono poi.

  4. Anonimo dice:

    La cosa che fa abbstanza ridere è che le forze di destra con cui allearsi non esistono.I forconi?Non ci sono più e comunque avrebbero fatto lo zero virgola.La Le Pen sta in Francia, non in Italia.Ma di cosa parliamo?Esiste solo Grillo ma la sinistra trasmigrerà in massa da Tsipras.A sto punto ci meritiamo quello che ci stanno facendo ("vi", fra l'altro…).

  5. Anonimo dice:

    Boh…. per me Cremaschi è un mistero. A me sembra intellettualmente onesto, colto, intelligente. Come fa a sostenere certe sciocchezze? Nando

  6. Anonimo dice:

    Nando, ci andrei piano che Cremaschi è "intellettualmente onesto". Quand'era esponente di primo piano della FIOM ha sottoscritto anche lui accordi bidone ai danni dei lavoratori metalmeccanici. E davanti alla proteste dei lavoratori ha spesso voltato le spalle, Ora si lagna di Landini e Airaudo, ma al tempo anche lui seguiva la realpolitik e difendeva l'apparato burocratico e gli accordi capestro sulle RSU (ai danni dei sindacati di base). Ora vuole far credere che la FIOM quando c'era lui tutto andava bene…. ma quando mai!?!?

  7. Anonimo dice:

    Mo sbaglio o Giorgio Cremaschi è oggi il portavoce nazionale di ROSS@? E ROSS@ non è quel cartello di residuati bellici della sinistra-sinistra che dicono di essere contro questa Unione europea ma NON chiedono di abbandonare l'euro? Non sono forse gli stessi che dicono che ogni difesa della sovranità monetaria…=sovranità nazionale =nazionalismo=uguale fascismo?Insomma la stessa posizione della setta trotskysta del PCL. Manco coi FORCONI vuole allearsi. E chi con vuole costui cambiare l'Italia? Nel confronto con Pasquinelli ha vinto sette a zero.

  8. Robespierre dice:

    Il problema di Cremaschi è proprio ROSS@, la gente che si porta dietro. Lui è la figura che funge da mediatore e punto di sintesi tra le diverse correnti di ROSS@, la quali sull'euro hanno posizioni opposte e divergenti.Tre sono le posizionic'è chi è contro (Sinistra Critica, Franco Russo, Russo Spena);c'è chi chiede l'uscita ma solo a condizione che sia simultaneamente condivisa dai paesi del sud europa e dentro la prospettiva di una moneta euro-mediterramea (Rete dei comunisti di Cararo e Casapollo)C'è poi anche chi, in netta minoranza, sostiene apertamente l'uscita dall'Euro (Frati della CUB) e Piobbichi del Prc.Cremaschi fa il suo mestiere di sindacalista, quello di mediare. Si media, si media, per non dare fastidio a nessuno.Rob.

  9. Anonimo dice:

    L'atro giorno avevo postato un commento di apprezzamento e di elogio per il dott. Pasquinelli e non è stato ricevuto. Il dott Pasquinelli è una persona che stimo molto per le sue prese di posizione ispirate a saggezza, razionalità , realismo e buon senso.Mi dispiace.

  10. Anonimo dice:

    Ho visto solo adesso gli interventi di Cremaschi e quello di Pasquinelli. Non posso che accodarmi a quanto è già stato scritto da altri e cioè che Pasquinelli ha chiaramente esposto la situazione mentre Cremaschi ha fatto il solito discorso, secondo me, senza senso. Non entro nel merito della figura di Cremaschi, non mi interessa, ma quello che mi interessa dire è che trovo lucida l'analisi di Pasquinelli, la realtà è quella che dice lui, poi possiamo fare i voli pindarici o di pura illusione come fa Cremaschi, ma la realtà, caro Cremaschi non cambia.Giancarlo

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