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CASALEGGIO: C’È O CI FA? di Piemme

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22 aprile. Senz’altro interessante l’intervista rilasciata da Casaleggio a il Fatto Quotidiano del 20 aprile. Alcuni nostri lettori ci hanno subito segnalato la risposta pelosa sull’euro. Alla domanda: “La campagna elettorale sarà giocata contro l’euro?”, Casaleggio ha risposto

Noi non abbiamo impostato la campagna elettorale sull’uscita dall’euro. Ma per rimanere dentro l’Europa (e intendiamo l’Europa economica, perché quella politica non c’è, è scomparsa) noi pretendiamo di avere delle garanzie e di poter far sentire la nostra voce come Stato italiano. Noi vogliamo uscire solo se non avremo garanzie e la nostra voce non sarà ascoltata. Ma non diciamo: l’euro è sbagliato. Diciamo: l’applicazione del sistema euro non sempre è gestibile. Il fiscal compact, per esempio. Ormai è chiaro che in Italia il Pil non aumenterà, l’altra variabile su cui intervenire è il debito pubblico. A farlo diminuire ci hanno provato tutti: ci ha provato Tremonti, Monti, Letta, ci sta provando Renzi, ma ormai è normale che ogni anno noi ci portiamo a casa centinaia di miliardi di debito pubblico in più. Con la speranza che non aumenti lo spread, sennò le cose peggiorano ulteriormente. L’euro è un problema, non in sé, ma come viene gestito.

Niente di nuovo sotto il sole. L’ideologo riconferma la linea oramai ben nota di M5S, quella del

manifesto in sette punti in vista delle elezioni europee (vedi accanto). Un ambiguo “NI” all’euro. Ci si poteva aspettare che Casaleggio andasse più in profondità, che spiegasse il NI. Evidentemente non ne è capace. Che l’economia non fosse il suo forte lo si sapeva. In medio stat virtus, qui banalmente comincia e banalmente qui finisce il discorso su una questione dirimente, che evidente non si preferisce non dirimere. Una posizione che di scientifico, di rigoroso, non ha niente, e che forse non si giustifica solo con un elettoralismo tendente al paraculo.


Questa posizione mediana tra pro-euro e anti-euro ha evidentemente radici più profonde, che attengono alla natura sociale e di classe della sua creatura, l’M5S, un movimento che come altre volte abbiamo segnalato, è un “movimento borghese, ma che, come movimento borghese pensa di barcamenarsi tra keynesismo e liberismo. Ciò emerge chiaramente dalla supercazzola con cui Casaleggio risponde alla domanda: “Chi se la prende con l’euro dice che la crisi italiana non dipende da corruzione, burocrazia, sprechi, evasione fiscale…”

L’euro e l’Europa non devono essere un alibi. Noi abbiamo oggi 800 miliardi di spesa. Di questi, 100 sono tasse sul debito. Degli altri 700, possiamo tagliarne 200. Io discuterò con l’Europa sulla gestione, ma non per questo sono esonerato dal fare pulizia a casa mia.

Tabella n.1 Spesa pubblica al lordo degli interessi
Roba da mettersi le mani nei capelli! Lo sanno anche i profani che la spesa pubblica italiana, al netto degli interessi sul debito, è inferiore alla media europea, e molto più bassa di paesi dalla tripla A (per quanto ancora) come la Francia [vedi Tabella n.1]. 


Invece di parlar a vanvera, in compagnia di tanti “economisti” di regime, Casaleggio potrebbe tentare di informarsi, basta poco. Forse il Nostro non c’è, ci fa. E se ci fa non è solo per raccattare voti, ma per la ancora meno nobile ragione di non inimicarsi i settori di alta borghesia che lo stanno corteggiando, quello che lo avevano inopinatamente invitato nel settembre scorso al Forum Ambrosetti.

Che Casaleggio non fosse un anticapitalista lo sapevamo. Ora sappiamo, al di la della chimera del reddito di cittadinanza, che non è nemmeno un keynesiano. E’ di una gravità inaudita che un leader politico oramai di prima grandezza, tanto più di un movimento che pretende di essere alternativo al blocco bipolare di regime, dica, sulla questione della spesa pubblica,  le stesse idiozie dei servi che dice di combattere.

Tabella n.2. Andamento della spesa pubblica italiana
Suggeriamo a Casaleggio di fare mente locale alla Tabella n.2, dalla quale si evince, al di là di ogni ragionevole dubbio, che il debito pubblico si impennò a partire dal 1981, ovvero dal cosiddetto divorzio tra Banca d’Italia e Ministero del Tesoro, che inaugurò un vero e proprio nuovo regime di politica monetaria. In piena offensiva liberista, sotto la pressione di Fmi, Banca mondiale e tecnocrati della Comunità europea, alla banca d’Italia veniva proibito di garantire in asta il collocamento dei titoli di Stato. Quello fu il tornante che si rivelerà decisivo: l’ingresso dell’Italia nel casinò-capitalismo, l’adozione della terapia liberista per entrare poi nel club dell’euro.

Il 7 dicembre scorso, tentando si spiegare l’indifferenza per certi versi ostile di M5S rispetto al nascente movimento di protesta del 9 dicembre , scrivevo: 

la principale causa politica è il religioso legalitarismo, il rispetto di M5S delle leggi e delle autorità costituite, quindi il vero e proprio timor panico della lotta diretta e dell’azione di massa. Al fondo la spiegazione sta nella natura stessa del movimento “grillino”, che non è né cucca né noce, né di governo né tantomeno un movimento di lotta. Forte sul web, su facebook, non è minimamente in grado di stare nel sociale. I suoi attivisti sono in gran parte virtuali, impregnati oltretutto da una inguaribile mentalità elettoralistica.  [M5S E IL 9 DICEMBRE: NÉ DI LOTTA NÉ DI GOVERNO]

Come abbiamo scritto altre volte, per M5S vale un criterio generale: un movimento politico il cui gruppo dirigente non si considera anticapitalista è giocoforza un gruppo borghese, che si colloca insomma nel campo del capitalismo. 

Sento sussurarmi all’orecchio: “e come avete potuto votare l’anno scorso M5S se lo considerate un movimento borghese?”. Proviamo a ripetere come la vediamo.

Il fatto è che in quel campo, tanto più adesso, è in corso una lotta accanita, che lascerà sul campo diversi cadaveri. Non abbiamo cambiato opinione. In queste circostanze, già eccezionali e segnate dall’assenza nel campo da gioco di un protagonista sovranista rivoluzionario, non è solo utile ma necessario sostenere tatticamente quei movimenti che, pur con tutti i limiti, contrastano il regime dominante, che mettono i bastoni fra le ruote al nemico principale.

Che avessimo visto giusto in occasione delle elezioni del febbraio 2013, solo dei testardi prevenuti possono negarlo. La gran parte delle battaglie ingaggiate da M5S, seppure solo sul piano parlamentare, è stata giusta —a dimostrazione che in M5S c’è una corrente ben più avanzata del calvinistico “Casaleggio pensiero” e che prima o poi se ne separarà.

Vale questo criterio anche per le imminenti elezioni europee? Ne stiamo discutendo in redazione e in Mpl. 

21 pensieri su “CASALEGGIO: C’È O CI FA? di Piemme”

  1. Anonimo dice:

    Sembra quasi secondario il fatto che il movimento 5stelle sia stato eletto da circa nove milioni di italiani dei quali solo una minima parte frequentano il blog Grillo e sono iscritti al movimento.Quei nove milioni di elettori sono prevalentemente lavoratori salariati ,,autonomi ,disoccupati stanchi di un Regime tecnocratico che ci sta affamando per arricchirsi Loro.La questione No Euro No Europa non può esse re oggetto di interpretazioni da parte di Casaleggio,il cui Nome prima delle Elezioni e' stato tenuto guarda caso Nascosto,quindi bando alle chiacchiere e ai fanatici questo movimento ha tradito le aspettative della gente.E necessario che i Cittadini Siano Informati.

  2. Falso Profeta dice:

    Un uomo è maturo quando è in grado di dire: mi sono sbagliato.La vostra analisi sull'm5s era che dopo la spallata elettorale sarebbe arrivata quella sociale. Se l'm5s avesse sfondato e il senato non fosse riuscito a dare una maggioranza non solo alla coalizione PD-SEL, ma anche a quella allargata PD-Monti-UDC-SEL, questo avrebbe provocato una crisi profondissima anticipatrice di una vera e propria sollevazione popolare.Questa profezia non si è avverata. Lo volete riconoscere una buona volta?

  3. Pigghi dice:

    Niente di nuovo sotto il sole.Cosa vogliamo aspettarci da uno che va a farsi bello ai vari meeting a cernobbio?L'impressione che il m5s stelle non sia altro che tangentopoli e i "movimenti referendaristi" del 93 fatti partito è molto forte.La speranza di chi come me li votò alle politiche era quella di smuovere le acque e di portare in parlamento una manciata (forse minoranza nei 5s) di deputati davvero critici in parlamaento.Il dilemma si pone ora per le europee.Che posizione assumerebbe il m5s rispetto al TTIP?Sappiamo che un'affermazione dei 5stelle sarebbe comunque vista come euroscettica, ma quel poco che potranno fare nel parlamento europeo lo faranno?

  4. Anonimo dice:

    Tuttavia, forse solo per una fortunata coincidenza, a forza di sgattaiolare tra euro si ed euro no, senza mai assumere una posizione netta, il M5S si è venuto a trovare nella posizione ottimale per sferrare il colpo vincente.Magari a pochi giorni dalle elezioni, dopo che le fazioni avverse degli euro-si e degli euro-no hanno sparato le loro ultime cartucce mediatiche, il M5S se ne potrebbe uscire al centro, bello bello in mezzo ai due contendenti e tirare fuori una soluzione per l'euro, la soluzione moderata, il classico uovo di colombo che ti permette di uscire dall'euro senza uscire dall'euro. Ovviamente non so se lo farà, non ha dato segnali significativi in tal senso, a Grillo potrebbe non interessare fare il pieno di voti.

  5. Anonimo dice:

    @RedazioneI grafici sono fuorvianti, a meno che non li abbia capiti in pieno.Nella tabella 1: da un momento, tra il 1985 e il 1990, in poi la linea Italia supera quella MediaEuropea, inoltre mancano le linee dei paesi tripla A, insomma sembra contraddire quanto scritto nell'articolo. O magari sono io che nn ho capito.Nella tabella 2: il grafico riporta solo i dati dal 1981 in poi, per capire il cambiamento di rotta andrebbe riportato l'andamento pre 1981.Per il resto condivido appieno quanto scritto nell'articolo.V

  6. Anonimo dice:

    Un'ostilità per il M5S ampiamente e continuamente esternata dai media di regime, non vi dice niente? Ora sembra che vi stiate unendo al coro dei "bravi bambini".Spero sia solo un'impressione infondata. Quando si lotta non c'è solo la tattica da applicare, ma anche la strategia.

  7. Fiorenzo Fraioli dice:

    Diciamo che al m5s è stata data una cambiale, che non è stata onorata. Ora io penso che, sul piano politico, dobbiamo essere SPIETATI con il m5s almeno quanto il capitale lo è con i creditori.

  8. Anonimo dice:

    Scusate, ma al parlamento italiano hanno fatto abbastanza bene quindi direi che è inutile disquisire sulle affermazioni di uno che in realtà non detta la linea.Le opzioni sono due: o si esce con un movimento alternativo (come mai non è nato da nessuna parte e solo adesso cominciano a svegliarsi?) o si vota 5 stelle e si valuta con attenzione il loro comportamento a Strasburgo. Se davvero il 5 stelle applicherà le stupide idee di casaleggio non lo si vota più e amen.O forse pensate di astenervi? O di votare Lega?La mia opinione è che se casaleggio si incaponisce nel suo cripto liberismo la base lo sfiducerà.Fatto sta che gli altri pontificano dall'alto della loro impotenza mentre Grillo si è dato una mossa.Ora se pensate davvero che il popolo sia tutto scemo dovete (attenzione) trarne anche la conclusione che ormai tutto è perduto e non resta che abbandonarsi in balia degli eventi.

  9. Peter Yanez dice:

    Votare M5S è il modo migliore per lasciare le cose come stanno

  10. Anonimo dice:

    Sono , sostanzialmente , d'accordo.Premesso che ho votato M5S alle precedenti elezioni mi sembra di capire che tra le forze politiche emergenti in Europa solo tre sono , per certi versi, antisistema. Orban in Ungheria , con forti tendenze verso un nazionalismo autoritario. La Le Pen che sembra l'unica ben attrezzata , anche da un punto di vista economico ad ipotizzare un modello sociale diverso da quello che portano avanti le elites economiche ed il grande capitale. La Le Pen si porta dietro il peccato originale , rappresentato dalle origini del suo stesso partito il FN , ma il suo programma appare coerente e Lei stessa credibile. Tralascio il partito di Farage , euroscettico ma pienamente inserito nel filone liberista. Arriviamo dunque a Grillo o meglio all'intervista a Casaleggio. La ho trovata sgradevole e per certi aspetti inquietante. Non vi è analisi e progettualità sul piano economico , nessun modello o proposta sociale. C'è una sorta di purismo giacobino applicato anche contro il povero Pizzarotti , ma soprattutto c'è un'idea di democrazia liquida dove tutto ed il contrario di tutto è possibile. Con questo non voglio misconoscere i meriti del M5S ed anche la buona opposizione che stanno facendo e neppure le tante buone idee di cui è portatore il partito di Grillo. Però farei attenzione la Democrazia è altra cosa dalla protesta e dalle buone intenzioni e quando l'intransigenza moralistica si sposa con una certa dose di fideismo messianico i guai sono certi.GioC

  11. Anonimo dice:

    "in quel campo, tanto più adesso, è in corso una lotta accanita"qualcuno mi può spiegare come può esserci una lotta accanita all'interno di una proprietà privata (perchè questo è, carte alla mano, il M5s)?

  12. Lorenzo dice:

    Voi vorreste arrivare al cambiamento sulla base di programmi conformi alle vostre idee. A mio avviso sbagliate. In una società in profondissima decadenza atomistica e totalmente egemonizzata dai media, le idee serie non fanno presa sulla massa. Per creare movimenti ci vogliono gli imbonitori professionisti – come sono Berlusconi, Renzi e Grillo – che rifilano a ciascun pezzetto di gregge un boccone propagandistico studiato a tavolino e modulato sul can-can mediatico prevalente: l'unica forma di comunicazione politica che l'umanità attuale sia in grado non dico di capire ma di introiettare.E modulato vuol dire far incazzare la gente ma non spaventarla con soluzioni radicali, perché i figli di papà teledipendenti imbevuti di consumismo non hanno la minima intenzione di giocarsi quel che resta del loro meschino benessere per pestare i piedi a chi li sta riducendo in miseria.Grillo porta avanti l'unica forma di opposizione vincente se non si vuole aspettare che il sistema vada a rotoli da solo: sfidare i politici di regime sul loro terreno, quello della demagogia e della banalità, allo scopo di spezzare il nesso finanza-politica che in questi 30 anni è stato il principale elemento di forza del regime neoliberista. Se riesce a spezzare la logica bipolare del sistema partitico il danno in termini di macrostabilità sarà gigantesco. A quel punto vedremo se lui e Casaleggio tenteranno di opporsi al capitalismo di rapina – e in quel caso andranno in brevissimo tempo incontro a una rottura rivoluzionaria, che secondo il gioco delle circostanze potrà inclinare verso destra o verso sinistra – o soltanto prendere il posto dei vecchi ceti politici.

  13. Anonimo dice:

    Ormai non esistono più i partiti o movimenti che rappresentano il Popolo ,bensì partiti o movimenti Azienda che attraverso strumenti di comunicazione gabellano i cittadini in buona fede ,ma curano solo gli interessi di coloro che appartengono alla Banda.E' la Moda delle L'obby o delle Corporescion chiamatele come vi pare ,ma questa e' la Storia.Qualcuno crede che necessariamente bisogna Votare a qualunque costo ,io sostengo invece che il Voto va dato Solo se si è convinti diversamente lasciare perdere .Per ora il mondo e' nelle loro mani quelle dei Criminali.

  14. Anonimo dice:

    Rosolarsi nella filosofia del "non mi va bene niente e tutti sono delle schiappe" è il vero modo per sprofondare nel nulla.

  15. Anonimo dice:

    L'Anonimo del 22 aprile (19.03) sa ragionare con prudenza senza lasciarsi disorientare dalle urla e dagli sghignazzi della canea che, come era da prevedersi, si sarebbe scatenata innalzando alle stelle i suoi più inverosimili latrati contro un movimento politico che finora ha dimostrato in più occasioni di essere l'unica forza politica valida di opposizione in questo paese.Ripeto comunque: c'è la tattica e la strategia. E' sconsigliabile lasciarsi frastornare dai dubbi dell'ultimo momento e, ripeto ancora una volta, l'astensionismo sarebbe deleterio in tutti i casi.

  16. Anonimo dice:

    L'unico movimento politico che ha dimostrato di fare opposizione , A chi? Ai Gonzi .L'astensionismo sarebbe comunque deleterio , perché votare ha un senso? Non avete capito che ormai siamo in un vicolo cieco?la sola consapevolezza del problema da parte della maggioranza dei cittadini potrà cambiare le cose ,per adesso siamo solo dei burattini come vedo spesso inconsapevoli.

  17. Anonimo dice:

    Diventare dei burattini inconsapevoli è un rischio che si corre inconsapevolmente quando si cede alla tentazione di uniformarsi al "coro" ben orchestrato e diretto da chi si sforza – riuscendoci nella maggior parte dei casi – di realizzare una pseudo democrazia piduista strutturata secondo le istruzioni dettagliate dei protocolli di Castiglion Fibocchi (rileggerli prego, nel caso si siano dimenticati o non si conoscano) la cui principale trovata è stata quella della finta opposizione. Questo ruolo è stato svolto egregiamente nel sistema bipolaristico dal PD in cui tanta gente ancora continua a riporre fiducia nonostante tutto. L'unico a far notare il trucco (PDL / PD-ELLE) coram populo è stato il M5S checché ne dicano i coristi e i direttori d'orchestra. Chi non sa riconoscere al M5S questo merito o è appisolato o mente sapendo di mentire.

  18. Anonimo dice:

    Ieri grillini fascisti, pd e pdl hanno votato a Roma solidarietà alla polizia e la richiesta della chiusura del centro ai cortei.Ecco chi avete votato!Questi qua vanno presi ai comizi e picchiati per strada

  19. Anonimo dice:

    All'esimio anonimo del 23.4 10.04Il fatto citato non significa niente: è solo tattica mimetica.E' mai andato a caccia Lei?Per arrivare allo scopo "strategico" di catturare una preda si adottano comportamenti che sembrano contraddittori: pause, arretramenti, mascheramenti ecc. Di solito il bersaglio grosso ci casca.E si ricordi sempre: c'è la tattica e c'è la strategia. Sono cose diverse.

  20. Anonimo dice:

    Personalmente non ho nulla contro le persone in generale del movimento 5Stelle ,ma quello che non mi va giù e' dover assistere mio malgrado a questi due banditi Casaleggio / Grillo che come il Nano stanno a prendere per il culo gli Italiani ancora una volta.

  21. Anonimo dice:

    Per l'anonimo 24.4 13.59Attenzione ai termini: potrebbe prendersi una querela. Le discussioni si fanno con gli argomenti possibilmente non gratuiti. Non si dovrebbero fare con gli insulti.

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