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UCRAINA: FERMARE I NEONAZISTI!

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3 maggio. Mentre l’Ucraina sembra precipitare verso una vera e propria guerra civile, concausata dalla spinta espansionista NATO-UE, i compagni di Odessa denunciano la strage avvenuta ieri nel quale ha tra gli altri perso la vita il giovane militante Andrea (nella foto). A loro va la nostra solidarietà.

«Andrea Brazhevsky è stato ammazzato ad Odessa dai neonazisti. Con altri compagni di Borotba, stava difendendo il Campeggio “Kulikova Fields”. Insieme a loro, a causa dell’assalto di forze soverchianti neonaziste che hanno attaccato e bruciato le tende del campeggio, si dovette ritirare verso la Casa dei sindacati


Successivamente i neonazisti hanno attaccato la Casa dei Sindacati dandola alle fiamme. Durante l’incendio, Andrea si era rifugiato su uno dei piani superiori. Si è gettato dalla finestra per sfuggire al fuoco. Dopo essere precipitato a terra,  Andrea era ancora vivo. Le bestie neo-naziste si sono quindi accanite su di lui, uccidendolo.
Andrea era un compagno fedele, coraggioso, disciplinato. Ha lavorato come programmatore, ma la sua vera vocazione era l’attività politica militante. Andrea era un comunista convinto, che aveva dedicato un sacco di tempo alla auto-educazione, a leggere i classici del marxismo, nonché dei moderni autori di sinistra. Odessa ricorda questo ragazzo modesto, intelligente, che è sempre voluto stare in prima linea.
Il simbolo di Borotba


Quando il potere in Ucraina è passato alle forze neo-naziste, Andrea si è arruolato nelle milizie popolari di Odessa per difendere la città dagli squadristi nazisti. Purtroppo, quel giorno fatale, la superiorità, era dei nostri nemici.

Nella vita e nella morte, Andrea ha mostrato quale dev’essere il percorso del vero combattente comunista.

Andrea, la tua morte non rimarrà impunita. 

I neo-nazisti non saranno padroni nelle nostre città, nelle nostre strade. 
Ci impegniamo a ricordare ed a combattere.

Eterna memoria a te, Andrea».

Associazione Borotba


* Fonte: Borotba
** Traduzione dal russo a cura della Redazione

7 pensieri su “UCRAINA: FERMARE I NEONAZISTI!”

  1. Alberto dice:

    Quel povero ragazzo è stato ammazzato dai nazisti, ma dietro la loro bestialità c'è un intera categoria di giornalisti e intellettuali venduti che ne condivide le colpe.Un piccolo esempio è Mario Platero, corrispondente a New York del sole24ore, che dal centro del problema amplifica la propaganda imperiale, facendo disinformazione sui nostri media (es. radio24).Un esempio dei suoi ultimi tweet:"Putin, senza vergogna, alza il tiro: che le truppe di Kiev si ritirino dall' Ucraina orientale. Minacciano i ribelli russi.Putin ha fatto le sue richieste telefonando a Angela Merkel. Tensione. La minaccia di sanzioni non fa un baffo a Putin. Sempre + pericolosoLa manovra di Putin e' chiara: vuole delegittimare elezioni ucraine del 25 maggio, spaccare il paese e vuole negoziato subito (separatista)Lo spiega la scienza politica: linea Obama win win, linea Putin e' zero sum. Win win, entrambi viciamo. Zero sum: solo uno vince.Appunto, Putin ha scelto la sfida, la sfida dura, nel breve termine gli funzionera', ma nel lungo termine problemi x RussiaA Ginevra accordo su un processo. Non rispettato. Tutela integrità' territoriale e' dovere di qualunque governo. Parlano i fatti" (ma dal vivo è molto peggio)

  2. Anonimo dice:

    Il cavallo di Troia.Non che qui si avessero dubbi, ma adesso anche il mainstream ci conferma quello che già sapevamo sulla lista Tsipras.Dalla rivista Limes:http://temi.repubblica.it/limes/alexis-tsipras-laltra-europa-che-puo-andar-bene-ad-angela-merkel/60960Il succo è alla fine: In secondo luogo, Tsipras si è ripetutamente schierato a favore dell'euro, anche contro parte del suo partito. Ciò non consente di definire la sua proposta politica come una versione di sinistra dei nazional-populismi, come quello del Front national o dell'austriaca Fpö – destinati ad affermarsi in molti paesi – che sono fortemente contrari alla moneta unica e alla stessa Unione. La politica europea, bloccata da innumerevoli vincoli e compromessi, ha certamente bisogno di stimoli per uscire dalla crisi di consenso in cui si trova. Il successo di Syriza nel 2012 è stato uno dei fattori che ha spinto – un mese dopo le elezioni greche – la Bce di Mario Draghi all'impegno diretto contro il fallimento contabile degli Stati (default) che risolse la crisi degli spread, permise ai vari governi di tirare un grande sospiro di sollievo e blindò l'eurozona. Chissà che "l'effetto Tsipras", declinato in salsa brussellese, non finisca per portare qualche altra novità positiva.Riccardo.

  3. Anonimo dice:

    Giusto commemorare la morte di Andrea e fissare nella memoria di Noi italiani il suo giovane volto ,ma non dimentichiamo che il capo di questi Nazisti che lo hanno massacrato e ucciso e' stato ricevuto con tutti gli onori di un capo di Stato ,dal Presidente del Consiglio italiano Renzi e dal Capo di Stato Vaticano Francesco .Facciamo che la Sua Morte sia anche un monito e una possibilità di Riscatto di Noi italiani .la questione Ucraina riguarda anche Noi tutti Europei ,non restiamo complici di questa Violenza .

  4. Anonimo dice:

    Sono riusciti ancora una volta e gettare "cani e gatti" in una contesa sanguinosa e potenzialmente capace di innescare un conflitto mondiale.E' il solito gioco del divide et impera che purtroppo ancora una volta rischia di riuscire in pieno.MI viene in mente un vecchio film , quello del "Mulino nero" in cui il Mugnaio Nero aveva saputo aizzare uno contro l'altro due fratelli trasformandone uno in una belva feroce e aggressiva. Nessuno ora ricorda quel film che voleva essere un'allegoria di tedeschi e russi coinvolti nella seconda guerra mondiale a sbranarsi fra loro pur essendo dello stessa stirpe.

  5. Anonimo dice:

    @RedazioneUna domanda, per cortesia.Penso che una classe dirigente sia necessaria ma il problema è che nel giro di una o due generazioni si trasforma inevitabilmente in un'oligarchia chiusa che si peroetua per via familistica o comunque in maniera da distaccarsi dalla sua originaria funzione di leadership "per" e "nel" popolo. L'unico fine diventa il mantenimento della propria posizione di egemonia tralasciando il ruolo di effettiva "direzione".Secondo voi come è possibile progettare una società che contempli un continuo ricambio della classe dirigente da un lato imoedendo il formarsi di oligarchie parassitarie e dall'altro permettendo un alternanza che consenta una maggiore partecipazione a tutti i settori e classi della comunità?Più precisamente, mettendo da parte per il momento il punto di arrivo finale che immagino oensiate sia il socialismo, quale può essere allo stato il sistema possibile sul quale potrebbero convergere gli interessi della borghesia medio alta e quelli dei lavoratori (oggi entrambi minacciati allo stesso modo quindi più propensi ad accettare l'idea di un percorso in comune)?

  6. Anonimo dice:

    Non voglio fare polemiche ma uno dei problemi fondamentali è stata la mancanza di radicalismo della sinistra in questi anni, soprattutto quella comunista. Quindi i discorsi divide et impera stanno a mio avviso diventando triti e ritriti.

  7. Anonimo dice:

    Quanto successo ad Odessa chiarisce perfettamente che le differenze tra destra e sinistra e la questione fascismo/antifascismo sono tutt'altro che superate dalla storia …

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