29 gennaio
Andiamo in stampa mentre M5S comunica i risultati della consultazione in rete sui nove candidati al Quirinale avanzati dai parlamentari pentastellati. Ecco i risultati comunicati dal blog di Beppe Grillo:
«Hanno partecipato alla votazione 51.677 iscritti certificati. Il primo è risultato Ferdinando Imposimato con il 32%, secondo Romano Prodi con il 20%, terzo Nino Di Matteo con il 13%.
Il dettaglio dei risultati: Ferdinando Imposimato, 16.653 voti, Romano Prodi, 10.288, Nino Di Matteo, 6.693, Pierluigi Bersani, 5.787, Gustavo Zagrebelsky, 5.547, Raffaele Cantone, 3.341, Elio Lannutti, 1.528, Salvatore Settis, 1.517, Paolo Maddalena, 323.»
I Cinque Stelle e il Quirinale: note su un movimento allo sbando
Per favore, qualcuno gli spieghi almeno chi è Romano Prodi…
Non ci siamo occupati finora della cosiddetta “corsa al Quirinale”. Non perché l’esito non sia importante, ma solo perché il toto-Quirinale è un hobby che lasciamo volentieri ad altri. I quali, benché apparentemente più informati, di solito non azzeccano mai una previsione.
Vedremo se alla fine la spunterà un uomo del “Nazareno”, od un personaggio appena un po’ più indipendente. Nel primo caso sarebbe una vittoria di Renzi e Berlusconi. Nel secondo canterebbe vittoria anche al minoranza del Pd, con l’ex cavaliere che dovrebbe decidere se salire anch’egli sul carro oppure no.
Di certo, sia nella prima che nella seconda ipotesi, Renzi vorrà un presidenticchio che non gli faccia ombra. Un po’ come i ministricchi e le ministricche che compongono il suo governo.
Qui però vogliamo occuparci di un’altra questione. Perché mentre il nuovo presidente della repubblica uscirà fuori dalle alchimie segrete dei conciliaboli di palazzo – protagonisti massimi il pregiudicato di Arcore e lo spregiudicato di Pontassieve – il principale partito di opposizione non riesce a smettere di giocare con la tastiera.
Per scegliere il suo candidato, il M5S si affida di nuovo alla votazione online, un metodo che se poteva essere forse comprensibile 2 anni fa, oggi fa semplicemente pena. Un procedimento che ha già fatto troppi danni, ad esempio selezionando candidati totalmente sconosciuti agli stessi attivisti del movimento. Un’assurdità che verrà pagata di certo in termini elettorali alle prossime regionali di maggio.
Errare è umano, perseverare è diabolico: ma per ora non c’è segno di ravvedimento alcuno. Tuttavia non di solo metodo si tratta. Perché qui c’è qualcosa di più. E quel di più si chiama Romano Prodi.
Leggiamo dal blog di Grillo:
«Oggi si vota online per il candidato alla Presidenza della Repubblica del Movimento 5 Stelle dalle 9.00 alle 14.00 (per finire prima dell’inizio della votazione in Parlamento). Dall’assemblea del gruppo parlamentare è uscita una rosa di nomi che è in votazione oggi. A questa rosa è stato aggiunto Romano Prodi perché riteniamo di dover onorare l’impegno preso con i parlamentari del PD attraverso l’email inviatagli. Dopo che Lorenza Carlassare ha declinato la candidatura la rosa completa di nove nomi è la seguente: Pierluigi Bersani, Raffaele Cantone, Nino Di Matteo, Ferdinando Imposimato, Elio Lannutti, Paolo Maddalena, Romano Prodi, Salvatore Settis, Giustavo Zagrebelsky».
Sorvoliamo sugli altri nomi, ma Pierluigi Bersani che c’azzecca? Per noi è stato l’uomo della liberalizzazioni e tanto basta, ma per i pentastellati non è più la stessa persona della penosa scena di autismo politico mandato in onda via streaming due anni orsono?
Ma lasciamo perdere e concentriamoci su un altro nome, questo assolutamente scandaloso, anche perché inserito nella rosa su espressa decisione del gruppo parlamentare. Stiamo ovviamente parlando di Romano Prodi da Scandiano. Il cui nome accenderebbe gli entusiasmi pure di Sel e della minoranza Pd… Siamo messi davvero bene!
C’è ancora bisogno di dire chi è veramente Romano Prodi? Evidentemente sì, almeno per quanto riguarda gli amici di M5S.
Romano Prodi è stato il re dei privatizzatori, negli anni d’oro (per lorsignori, si intende) della svendita del patrimonio pubblico italiano. Per tutti gli anni ’90 ha operato in questo senso, prima come presidente dell’IRI, poi come presidente del consiglio. Ed in quel periodo l’Italia ha stabilito il record mondiale delle privatizzazioni! Bene, adesso premiamolo mandandolo al Quirinale, che qualcosa da privatizzare ancora resta!
Ma Prodi è stato anche il protagonista della svolta più decisa verso la precarizzazione del lavoro. Il “pacchetto Treu” del 1997 è ancora lì che grida vendetta. E ancora lì, pronti a dargli il voto, sono certi suoi sostenitori di sinistra (brr…) che anche allora, guidati dal Pavone Bertinotti, gli consentirono la porcheria chiamata “lavoro interinale”.
Ancora: Prodi è stato uno dei padri dell’euro (a proposito, ma il M5S non è anti-euro?), nonché presidente della Commissione Europea dal 1999 al 2004. Quella che ha contribuito non poco a determinare le politiche europee di cui il popolo italiano è vittima.
Dobbiamo continuare?
Ad ognuno le sue responsabilità. Chi guida una forza di opposizione, che ha mietuto consensi anche in virtù di una forte spinta al cambiamento sociale, dovrebbe vergognarsi solo per aver inserito il nome di Prodi nella lista dei papabili.
Vabbè, dirà qualcuno, è solo una buffonata. Può essere, ma sarebbe appunto il momento di essere seri. Almeno per una volta.
OT sulla GreciaMentre Ambrose Evans Pritchard scrive che con Tsipras stiamo assistendo a una rivoluzione democraticahttp://www.telegraph.co.uk/finance/economics/11376031/Investors-have-woken-up-to-Greeces-nuclear-risk.htmlL'economista de noantri afferma che Tsipras comatte con le stesse armi delle élites europee cioè le menzognehttp://vocidallestero.it/2015/01/08/importanza-sistemica-partiti-radicali-e-democrazia-nelleurozona/che Tsipras non combinerà nulla di buonohttp://goofynomics.blogspot.it/2015/01/grecia-segni-e-segnali.htmle quihttp://goofynomics.blogspot.it/2015/01/in-europa-lo-vedono-cosi.htmlEntro pochi mesi scopriremo chi aveva ragione.Io mi fido di Tsipras e del suo economista Varoufakis ma anche dovessero fallire o addirittura tradire avranno fatto comunque baleare al popolo l'idea della rivolta contro il potere e le conseguenze saranno in ogni caso un progressivo risveglio di tutti i popoli europei.Ma sicuramente non tradiranno e forse non falliranno checché ne dicano i sarchiaponi.
Assolutamente d'accordo.Purtroppo anche Giannuli ha preso questa cantonata, insieme ai 10.000 sventurati che hanno votato Prodi online."Padre perdona loro, perchè non sanno quello che fanno!"Questo direbbe ancor oggi il Nazareno.Questa è la cannonata fatale per affondare il M5S, e con esso le speranze degli italiani di buona volontà ancora rimasti.Machiavelli ha colpito ancora, con la motivazione assurda di voler ammazzare un morto vivente.Manco la maledizione di belfagor riuscì a tanto.
Albertino nostro ormai fa la pon-pon girl di Salvini, e quindi deve demonizzare la sola idea che l'opposizione all'austerity sia solo quella fascista della Lega.Quanto ad Aldo, siccome non è un cretino, se posta sul suo blog robaccia come quella che si legge contro la Russia, evidentemente non è che prende cantoante, è che tiene famiglia…
L'anonimo del 29 gennaio 2015 23:24 scrive: "…. demonizzare la sola idea che l'opposizione all'austerity sia solo quella fascista della Lega".Ci vuole un po' a capire cosa significhi, con tutte quelle negazioni concatenate. Alla fine però pare mi attribuisca la tesi che, qui in Italia, "l'opposizione all'austerity sia solo quella fascista della Lega".Visto che siamo nel campo dell'interpretazione dei sogni di freudiana memoria, sappia l'anonimo compagno che il sottoscritto è tuttora grillino regolarmente iscritto e localmente militante, e proprio per questo particolarmente deluso e amareggiato dai continui scivoloni del padre-padrone del 5*, e ancor di più dei suoi parlamentari che sponsorizzano l'ipotesi Prodi, visto che non ipotizzo dietrologicamente una diretta dipendenza di questi ultimi dai loro datori di lavoro. Che è come dire che la critica riguarda il 5* nella sua composizione reale, prima ancora di attribuirne la responsabilità ai capi, e i 10.000 "compagni che sbagliano" lo confermano.Quanto a lui, all'anonimo, mi permetta di ricambiare la cortesia, dicendo che mi ricorda la stasi, più che un fine psicanalista.
Bersani ci azzecca! Se non c'era il suo nome a toglire voti a Prodi quest'ultimo finiva primo …
Le accuse contro Prodi sono quelle tipiche e in gran parte infondate della forsennata propaganda della destra. Mi sarei aspettato da intelligentoni di estrema sinistra qualcosa di più argomentato e sorretto da prove.
quello che hanno votato prodi lo hanno votato per il 90% con l'idea che se eletto avrebbe spaccato il patto del nazarenolo so e' folle ma e' cosi non ce' ne uno che in rete mi abbia detto "lo voto perche il migliore"tutti con la motivazione del patto del nazarenofollia pura inutile dirvi che ho tentato nel fargli cambiare ideabersani l'ha proposto di battista ( credo con la motivazione di togliere voti a prodi )non avevo altresi dubbi vincesse IMPOSIMATO