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Il caso Lupi e la liquefazione di Ncd di MdS

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( 22 marzo)

Ncd. Non possiamo farci nulla: quell’acronimo ci ha sempre ricordato un insetticida, mai un partito. E neppure un partitello o un partituncolo. Al confronto il vecchio Ccd, che pure ci faceva venire in mente un compact disk un po’ allungato, ci fa la figura di un gigante. Insomma, una sigla più fastidiosa di un insetto, degna solo di chi l’ha pensata.

Ora, di fronte alle malefatte del Bomba, è chiaro che Ncd è un problema minore. Ma se Renzi è la malattia, la creatura di Alfano è pur sempre un fastidio. Non piangeremo, dunque, sulla sua liquefazione. Un evento che il “caso Lupi” parrebbe avvicinare.

Il fanatico nemico dei No Tav è finito come altri della sua congrega. Casti e pii, come si conviene ad ogni ciellino che conta, ma sempre intimi del sottobosco incestuoso che costruisce i fili della rete che assembla affari e potere. Vi viene forse in mente un altro nome? Per caso quello dello svampito Formigoni? Ma dai, magari è solo perché anche “il Celeste” è un enneciddino, o se preferite un ennecidiota…

Fatto sta che la dipartita di Lupi dal governo sembra annunciare qualcosa di più grosso. Intanto, questi dell’insetticida sembra proprio che non li voglia più nessuno. La Lega gli fa la faccia dura come agli immigrati, confermando l’epico coraggio del Salvini con i poveracci d’ogni specie. Renzi se li mette in tasca quando vuole, mentre tra gli elettori non sono al momento segnalate scene di panico.

Il loro leader, Angelino da Agrigento, quello che gli mancava il quid, il ciellino se l’è venduto al principale poco prima di barricarsi al Viminale. Ministro per caso e per grazia ricevuta, non vuol certo rischiare la poltrona. “Tradimento!” – hanno gridato molti dei suoi. Ma se il capo tradisce, che ne sarà di chi gli sta sotto? Ecco allora che sembra in vista un piccolo esodo: mentre la Lorenzin viene annunciata in direzione Pd, la De Girolamo penderebbe verso Forza Italia, a meno che non gli si aprano le porte di un nuovo incarico governativo. Nel qual caso potrebbe anche cambiare idea…

Insomma, ad Alfano gli scappano da tutte le parti. Tutti indecisi su quale barca salire, ma tutti ben determinati ad abbandonare quella dell’agrigentino che affonda. Dicono le cronache che i maggiorenti di Ncd – Cicchitto, Giovanardi, Formigoni, Schifani – siano semplicemente imbufaliti per il tradimento del ministro dell’interno. La cosa più carina che gli viene detta è che ormai il segretario di Ncd è Renzi.

Il quale riesce a passare come vincitore anche di questa partita. Non tanto per la furbesca gestione dell’immagine, ma per il suo cinico doppiopesismo. Da una parte ha liquidato le dimissioni imposte a Lupi come frutto di una “valutazione personale”, dall’altro ha difeso a spada tratta i sottosegretari inquisiti, in larga parte piddini, ma tra i quali spicca il fedelissimo di Alfano, Giuseppe Castiglione.  Costui – recentemente distintosi come “grande elettore” di Mattarella – è infatti coinvolto nell’inchiesta sul mega-appalto truccato (98 milioni di euro) per il centro di accoglienza di Cara Mineo. Che Renzi abbia fatto il puro con Lupi, per tutelare invece gli uomini del traditore del Viminale? Dalle parti di Ncd è questo che si dice, aggiungendo che magari lo fa per favorire qualche mossa utile a vincere le elezioni regionali anche in Campania…

Ora però lasciamo queste miserie agli appassionati del putrido. Ma allora perché occuparsi di Ncd? In realtà le ragioni non sono molte. Anzi, a pensarci bene, ce n’è soltanto una. Il problema è che questa basta e avanza. Costoro, signori, sono gli alleati indispensabili a Renzi per portare a termine lo scardinamento della Costituzione repubblicana.

Non c’è solo il “Nazareno”, che ora pare saltato ma chissà. C’è un governo che di fatto è un monocolore Pd, ma che abbisogna degli indispensabili voti degli omuncoli dell’insetticida. Nanerottoli senza alcuna prospettiva che non sia quella di aggrapparsi ad una qualche poltrona, che è poi l’unica cosa che sanno fare. Renzi lo sa e se li gioca come vuole.

Ecco, per una volta guardiamo allo stato dell’Italia da questa prospettiva, e forse ci si potrà render conto di quanto la situazione sia grave non solo sul versante dell’economia.

Concludiamo allora tornando all’insetticida. Finalmente abbiamo scoperto perché ci veniva naturale associarlo a Ncd. Una forzatura? No, è che proprio non ci è mai riuscito pensare questa imbarazzante accozzaglia di zecche istituzionali come un partito. Questo però ci ha fatto fare un errore, perché con costoro è proprio un’insetticida che ci vorrebbe. Viva il NeoCiD! (vedi QUI)

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