[ 24 aprile ]
Dunque un drone nordamericano ha ucciso il cittadino italiano Giovanni Lo Porto.
Obama si è scusato, stendiamo un pietoso velo. Lo pseudo-ministro degli esteri Gentiloni che va in un Parlamento deserto a raccontare barzellette. Stendiamo un altro velo pietoso. Matteo Renzi che certamente sapeva ma che fa finta di no. Già questo è grave.
Un cittadino italiano è stato ammazzato. C’è una palese notizia di reato e l’azione penale in Italia, se non andiamo errati, è ancora obbligatoria.
Abbiamo dunque una domanda —che a quanto ci risulta non è stata posta da nessuno, nemmeno da M5S— ed è questa: c’è una qualche Procura della Repubblica (in questo caso quella di Roma) che apre un fascicolo? Disposta ad incriminare i responsabili, Obama nella fattispecie, dato che ha ribadito pubblicamente di essere il Comandante in Capo delle forze armate USA?
E ove questo non accadesse, c’è qualcuno in Parlamento che data la sua funzione ed in base all’Art. 328 del Codice penale [1] sia disposto a denunciare per omissione di atto d’ufficio la suddetta Procura?
Qualcuno ci risponderà: è del tutto inutile, gli americani sono legibus solutus… Andrà a finire come per Nicola Calipari, [2] caduto a Baghdad il 4 marzo 2005 per mano americana. Il colpevole (il marines Lozano) fu identificato ma casa Bianca e Pentagono si rifiutarono di estradarlo e le servile autorità italiane derubricarono in fretta e furia.
Altri ancora ci ricorderanno Nessuno la strage del Cermis, del 3 febbraio del 1998, quando un aereo militare USA partito dalla base di Aviano tranciò le funi della funivia in Val di Fiemme, causando la morte di venti persone, non solo italiane.
Un anno dopo, il governo presieduto da D’Alema, avallò la tesi della Procura di Trento per cui i militari americani non fossero perseguibili in Italia, e lasciò che i colpevoli facessero ritorno negli USA. Lo stesso D’Alema che in quei mesi fece dell’Italia la portaerei USA per l’aggressione alla Jugoslavia, D’Alema che, poi sapremo, mentì spudoratamente, visto che i fatti confermeranno il coinvolgimento diretto dell’aviazione italiana nel bombardamento di Belgrado accanto ai compari americani.
Non c’è due senza tre, ci si dirà. E di sicuro anche questa vicenda finirà insabbiata. E’ il prezzo da pagare per fare parte della NATO ed essere un protettorato militare degli USA.
IN SOLIDARIETÀ CON LA RESISTENZA ANTIFASCISTA e ANTI-NATO IN DONBASS
Martedì 28 Aprile 2015, a Roma, in Via Galilei 53,
presso l’Associazione Esquilino Domani,
Promuove: il Coordinamento della Sinistra contro l’Euro
NOTE
[1] « Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.
Fuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l’atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a euro 1.032. Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa».
L'omicidio perpetrato dalla CIA del cooperante Giovanni Lo Porto – gli si nega pure di chiamarlo pacifista-non suscita nessuna indignazione in un paese di vinti che dei valori del 25 Aprile ha perso ogni memoria.Maurizio
Quanto qui denunciato é certamente gravissimo.Ma c' é (mi si conceda la licenza grammaticale) qualcosa di ancora più mostruosamente grave in questa vicenda che nessuno mi risulta abbia notato (siamo di fronte a qualcosa di "enormissimo" e tutti fanno ipocritamente finta di non vederlo, o addirittura in qualche caso non lo vedono proprio; e -sia detta en passant- in questo esercizio corrente di mostruosa ipocrisia nessuno supera l' insopportabile pseudobuonista Boldrini: una specie di navigatissimo puttanone che pretende di passare per una ingenua verginella).E' gravissimo che gli Amerikani abbiano ucciso per errore un civile (anche se questi autoproclamantisi "generosi volontari" alla Boldrini suscitano sempre in me per lo meno qualche dubbio).Ma l' errore é avvenuto nell' esercizio di qualcosa di non erroneo ma perpetrato di proposito e che é assolutamente aberrante, negatore assoluto di secoli di civiltà universale e innanzitutto (di fatto) europea, occidentale:l' esecuzione di condanne a morte senza processo arbitrariamente (tirannicamente) decise al di sopra della legge nazionale e delle convenzioni internazionali da un autocrate che in confronto Gengis Kan o Nabuccodonosor erano mammolette (altro che le pretese "tirannie" di Saddam o di Gheddafi che tanto scandalizzavano -e pour cause- le anime belle e i ben pensanti alla Boldrini!), perpetrata oltretutto in patente violazione della sovranità di stati stranieri e sparando deliberatamente nel mucchio, ben consapevoli di sterminare anche moltissimi civili di tutte le età "colpevoli" solo di trovarsi casualmente nei paraggi delle vittime designate dell' ignobile, incivile, barbara carneficina.Che tutto ciò, che questa mostruosa enormità venga ignorato e si veda solo la microscopica inezia (in termini relativi, a confronto di ciò che viene fatto passare senza fare una piega, come qualcosa di "normalissimo") che colpisce un nostro connazionale mi sembra sintomatico dei tempi oscurissimi nei quali ci tocca di vivere e di lottare.Giulio BonaliP. S.: E la retorica corrente sul 25 Aprile rende la cosa ancor più mostruosa.
Los pistoleros ammericanos usano da siempre… la strategia del resolver…bum…bum. E quando devono uccidere un civile, lo fanno siempre per "errore"… Siamo tutti ammericanos…rocche, gezze e bollicine.Ci hanno liberato…no?