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STRADE LASTRICATE D’ORO di Vincenzo Baldassarri

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[18 aprile]

Crolla il mondo crolla la terra tutti giù per terra! 


Così recitava una filastrocca della mia infanzia, non avrei mai creduto che si trasformasse in realtà. Da tempo oramai noi autisti ci troviamo di fronte a strade sempre più dissestate, sembra quasi che continuamente strade e autostrade crollino e nei comuni e nelle strade provinciali se troviamo dei lavori in corso sono sempre più spesso postumi, cioè interventi a disastro avvenuto, e sempre meno si trovano lavori in corso per semplice manutenzione, i manti stradali di tutta italia si stanno sgretolando sotto i nostri occhi. Di chi è la colpa?

La nostra è che pensiamo che ancora esistano delle strutture del comune, della provincia, della regione che si occupano di manutenzione, ma questo non esiste più. Mi ricordo ancora quando meno di 20 anni fa ci si lamentava delle strutture pubbliche e molti chiedevano sull’onda del Berlusconismo e del neoliberismo, più privatizzazioni, ecco che ora si vede l’effetto di queste politiche, politiche che tagliano la spesa pubblica e foraggiano i privati delle lobby, lasciando il deserto nelle opere pubbliche e distruggendo un paese. In un paese pieno di lavori da fare si dice che non ci sono i soldi, ma questo è chiaramente un paradosso, perché se esiste tanta richiesta di manutenzione non possono mancare i soldi, tanto lavoro dovrebbe generare tanti soldi, ma questo non è più vero in un mondo di pazzi che non sanno più cosa sono i soldi e a cosa servono. Siamo arrivati al punto in cui i soldi sono diventati un’entità superiore generata non si sa dove e da chi, che regolamentano come un dio la vita del pianeta e del nostro paese. 


E’ tutto falso, il lavoro e non i soldi genera ricchezza, la ricchezza è data dalla laboriosa attività dell’Uomo e quindi per essere ricchi non si devono avere soldi ma si deve invece avere la capacità di lavorare e del lavoro da svolgere, e queste due cose non sono in carestia nel nostro paese, invece si usano i soldi per bloccare questa attività solo perché i pochi ricchi non vogliono concorrenza e non vogliono dover lavorare per vivere. Ecco qui allora che ci ritroviamo con milioni di ore di lavoro potenziale e quindi ricchezza potenziale bloccata da un’idea, servono i soldi? No! Non servono i soldi, serve solo che si lavori e che lo stato stampi dei foglietti che danno credito alle persone che contribuiscono ai lavori che riguardano il sociale, una specie di attestato di merito scambiabile tra la popolazione, cioè moneta, ma non una moneta fittizia generata da terzi per terzi che può essere accresciuta sulla base di opinioni di gente con il colletto della camicia inamidato, ma vera moneta, moneta che non accresce in base ad opinioni ma che rappresenti il LAVORO. Quindi se avete la strada per il lavoro piena di buche sappiate che state camminando su una via lastricata d’oro che qualcuno ha deciso di lasciare lì a marcire.

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