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COSMOPOLITISMO INDIVIDUALISTA di Ruggero Arenella

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[12 maggio ]

Quello che le elites neoliberiste sono riuscite a fare é così grande che non riusciamo neanche ad accorgecene.

La sinistra é morta. Morta. Sopravvive in piccole nicchie, intllettuali o no. Ma dire una goccia nell’oceano forse è dire troppo.

Che cos’é il cosmopolitismo? Ognuno è cittadino del mondo.

Che cos’é l’individualismo? L’individuo è al centro del mondo.

Questa sera ad Atene ho avuto una discussione con una ragazza spagnola e un ragazzo greco. Lui 36 anni, di Atene. Lei molti meno, credo meno di 25. Entrambi hanno girato parecchio. Lei molto di più.

Fra noi ci si parla in inglese. Tre nazioni del sud Europa per capirsi fra di loro devono parlare una lingua del nord Europa.

Come fare a cambiare il mondo?

Lei e lui dicono all’unisono: “per cambiare il mondo bisogna che ognuno di noi cerchi di cambiare se stesso e le persone che gli stanno vicino”. Poi il mondo cambierà.

Io a lei le ho detto, mentre lui era in bagno: “Marx diceva che non é la coscienza degli uomini a creare il loro essere sociale, al contrario, é il loro essere sociale che crea la loro coscienza”. Per lei non era giusto.

Lui mi dice: “Se il figlio del padrone della Nike fosse un mio amico, io parlando con lui riuscirei a cambiarlo. E poi quano prenderà il posto del padre non sarà una merda come lui.” E io gli rispondo: “ma lui ha interessi diversi dai tuoi, dai miei. Davvero speri di cambiarlo?”. Lui mi risponde deciso: “Si”.

Lei: “non credo nei muri e nelle frontiere”. Lui: “Il cmbiamento deve partire da noi stessi”, e poi sparecchia al posto della cameriera.

Perché dei valori buoni finiscono ad asservire gli interessi del grande capitale internazionale?

Lei ha una fotocamera Canon, lui una macchina giapponese credo, non so la marca. Mi dicono che i soldi non sono niente. Io gli dico: “allora la birra che ci stiamo bevendo é niente?”. Sguardo in un altra direzione.

Nel frattempo i manager dell’Hitachi stavano brindando per l’acquisto dell’Ansaldo. I soldi che faranno non saranno redistribuiti fra i lavoratori, verranno investiti in borsa in qualche titolo ad alto rendimento.

La discussione é iniziata perché lui nota al mio polso un braccialetto comprato dai giamaicani in piazza Monastiraki. Loro dicono che i giamaicani sono invandenti, non rispettano il volere degli altri e assillano la gene finché non comprano un braccialetto. Io provo a dire loro che per i giamaicani immigrati é questo il lavoro che possono fare perché la comunità giamaicana qui fa così. Poi si é passati ai pakistani che lapidano le donne. Da li gli ho detto che dobbiamo lasciare in pace quei popoli e dare loro la possibilità di autodeterminarsi. Da li i lavoratori sfruttati della Nike, ecc.

Persone che viaggiano molto, vedono diverse culture, diverse storie poi non capiscono un cazzo di come funziona la società.

Perché l’individuo sta al centro, le genti si mischiano, ecc.

Ma in un mondo di genti mischiate se noi viaggiamo in realtà sarà come viaggiare sempre nello stesso posto.

E gli individui saranno tutti così uguali che parlare diventerà come pensare fra noi stessi.

Della politica non gliene frega un cazzo. Non conta dicono. A lui gli ho detto io l’ultima proposta di legge di Varoufakis.

Lei fa video girando il mondo, prendendo due soldi di qua e di la. E li spende tutti viggiando. Lui non so che lavoro fa. Ma a 36 anni se esci la sera a bere é perché non guadagni abbastanza.

Quando provo a dirgli che i nostri genitori alla nostra età guadagnavano più di noi il discorso si blocca.

La politica, l’economia, non contano un cazzo. Siamo tutti cittadini del mondo. Dobbiamo avere rispetto gli uni degli altri e tutte le cose andranno bene. Il mondo cambierà.

Elites neoliberiste brindate. Un esercito di schiavi consapevoli della loro libertà vi sta dinnanzi.

La spagnola me la sono giocata. E ci stava. Ma non riesco a fare si con la testa.


* Fonte: Vox Populi

3 pensieri su “COSMOPOLITISMO INDIVIDUALISTA di Ruggero Arenella”

  1. Alberto Capece Minutolo dice:

    Sebbene condivida la tesi iniziale, non credo proprio che essa possa essere dimostrata dalla conversazione (vera o inventata poco importa) con due cretini, probabilmente con alle spalle denaro di famiglia e molto, visto che non si sa come campino. Del resto è l'autoritratto di molte figli e figlie di papà de sinistra che vedevano gente e facevano cose negli anni '80, sempre in inglese naturalmente, poi hanno fatto funzionare i loro privilegi piccoli o grandi che fossero e magari oggi sono in Parlamento. Non c'è nessuno stupore che personaggi del genere aderiscano alle tesi e alle suggestioni liberiste, né alcun interesse alle loro parole anche se per caso si rilevassero più intelligenti di quanto non siano ( e non ci vuole molto a progredire dal mondo Disney nel quale sembrano vivere). Forse sarebbe più interessante e significativo parlare con l'operaio della fabbrica veneta o piemontese, con la turnista della coop di pulizie. Ma certo, caspita npon si può fare in vacanza.

  2. Redazione SollevAzione dice:

    Hei!Ruggero non era in vacanza ad Atene, al contrario!In quanto videomaker era lì, aiutato da diversi amici greci, a fare un documentario-denuncia sulla drammatica situazione i quel Paese.

  3. Anonimo dice:

    che ci possano essere coglioni e saggi a prescindere dalla classe sociale dimostra proprio che la coscienza individuale non è data meccanicamente.per non scandalizzarsi, dopo, delle scarpe da 1000 euro dei compagni sarebbe opportuno farsi qualche domanda, prima, e comprendere la propria individualità.quanti scazzi ancora tra persone che dovrebbero avere lo stesso interesse di classe? marx cosa avrebbe detto dei compagni rivoluzionari come stalin o robespierre?cosa succede dopo che sono stati abbattuti gli ostacoli esteriori del cambiamento?non è forse il mondo interiore a prefigurare quello esteriore?sveglia!!!https://www.youtube.com/watch?v=tgTLhKCLW3U&list=PLkW5yL2jWQnDDuu6FFzK1jFmD_Doj-ozN francesco

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