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GIUDICATE VOI: ECCO LA PROPOSTA DI TSIPRAS E TSAKALATOS

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[ 10 luglio ]

«Dobbiamo confrontarci con decisioni cruciali».

«Abbiamo un mandato per strappare un accordo migliore rispetto a quello dell’ultimatum dell’Eurogruppo, ma non abbiamo certo un mandato per portare la Grecia fuori dall’Eurozona». 
«In tutto questo dobbiamo stare uniti».
Dal discorso di Tsipras ieri, 9 luglio

«Atene ha raggiunto un compromesso dell’ultima ora presentando in Parlamento e a Bruxelles una nuova proposta ai creditori che dovrebbe scongiurare la sua uscita dall’euro. Aumenta l’Iva per i ristoranti (ma gli hotel restano al 13% e pure l’elettricità al 6%), sparisce lo sconto del 30% alle isole, salgono le imposte societarie dal 26 al 28% per un gettito addizionale di 130 milioni di euro (sparisce la richiesta di tassare del 12% i profitti aziendali superiori a 500 milioni) , verranno penalizzate le baby-pensioni e si andrà in pensione a 67 anni dal 2022, ripartono le privatizzazioni di porti e aeroporti regionali. Aumenta la fiscalità sugli armatori con un aumento della imposta sul tonnellaggio.
la proposta greca del 8 luglio . clicca per ingrandire

Iva
Nel nuovo piano del governo di Atene è prevista una tassazione dell’Iva a tre livelli, con medicinali, libri, spettacoli d’arte e teatrali al 6%; alberghi, energia, prodotti alimentari freschi e generi alimentari di base al 13% e degli alimentari lavorati, ristoranti e altro al 23%. Si elimina lo sconto del 30% di sconto sulle aliquote Iva sulle isole, a partire dalle maggiori e più famose tipo Santorini, Mikonos a partire dall’ottobre 2015. Le isole più remote verranno compensate con altre indennità.

Tasse
Inoltre, il governo manterrà la controversa tassa sugli immobili (Enfia) nel 2015 e 2016 e aumenterà nel contempo gli sforzi per combattere l’evasione fiscale. L’Amministrazione fiscale del Paese diventerà un organismo indipendente, mentre saranno introdotti criteri più severi per auto-dichiararsi agricoltori ed evitare le numerose truffe. E’ previsto anche l’aumento della tassa di solidarietà come pure di quelle sul lusso e sui profitti delle società. Le imposte societarie passano da 26 al 28%. Meno spese militari di 100 milioni nel 2015 e di 200 milioni nel 2016. Verranno tassate gli yacht di lusso con una tassa che passa da 10 a 13%.

Pensioni

Risparmi su pensioni tra lo 0,25-0,50% del pil nel 2015 e l’1% dal 2016 in poi, tagliando progressivamente le baby pensioni (creando disincentivi) e innalzando l’età pensionabile a 67 anni entro il 2022. In dettaglio l’età sale a 67 anni entro il 2022 e chi si ritira in anticipo perderà il 10% del dovuto e non più il 6% precedente. L’indennità Ekas per le minime verrà eliminata dal 2019 a partire dal 20% dei pensionati con reddito maggiore a partire dal 2016. Aumentano i contributi sanitari per i pensionati dal 4% al 6%.

Privatizzazioni
Si privatizzeranno gli aeroporti regionali (in pole position i tedeschi della Fraport di Francoforte) , il vecchio aeroporto Hellenikon (è interessato il Qatar) , i porti di Salonicco e del Pireo (sono il lista di attesa i cinesi della Cosco). Le azioni ancora in mano al governo della Ote, il colosso della tlc già in mano in maggioranza ai tedeschi, dovranno passare alla agenzia delle privatizzazioni. Resta fuori la Dei, il monopolista dell’energia elettrica.

Il surplus primario
Lo stallo nei negoziati ha fatto salire il costo del piano di rientro. Ora si parla di 13 miliardi di euro con un surplus primario di 1, 2, 3 e 3,5% da 2015, 2016, 2017 e 2019. Questo il valore del nuovo piano di riforme. Il piano avrebbe quindi una consistenza superiore rispetto a quanto precedentemente ipotizzato, a causa del peggioramento dell’economia greca, entrata nuovamente in recessione. Le misure per 8 miliardi di euro che la Grecia aveva preventivato per il 2015 e il 2016 dovranno essere aumentate di 2,5 miliardi di euro all’anno, per un totale di 13 miliardi in due anni. Il governo greco stima per quest’anno una recessione pari circa al 3%, rispetto alla prevista crescita dello 0,5%, vanificata da mesi di incertezza e da quasi due settimane di misure per il controllo dei capitali. Il premier greco Tsipras ha fatto avere preventivamente il piano ai rappresentanti dei partiti greci To Potami, Nea Dimokratia e Pasok prima di consegnarlo ai creditori.

Salario minimo e contratti collettivi
Tutto questo spinoso dossier (Syriza vuole aumentare il salrio minimo a 751 euro, verrà rinviata all’autunno. Il governo greco vorrebbe abolire la legge varata dal precedente governo Samaras che permette i licenziamenti di collettivi. Tsipras vorrebbe reintrodurre la contrattazione collettiva nazionale oggi riservata solo a livello aziendale».*


* Fonte: Vittorio Da Rold, Il Sole 24 Ore del 10 luglio

2 pensieri su “GIUDICATE VOI: ECCO LA PROPOSTA DI TSIPRAS E TSAKALATOS”

  1. Anonimo dice:

    C'è poco da dire, io personalmente non ho mai creduto a quei due pagliacci, ma ho detto, sia mai che uno rimane folgorato sulla via di Damasco, qui gli unici folgorati saranno i poveri, come al solito.Per il resto, se la sinistra di Syriza ha una coscienza voteranno contro e se ne andranno, dal governo, non dal parlamento, non sarebbero loro che hanno tradito.Se rimangono dentro, possono andare a ….. anche loro.Credo che a questo punto ci debba essere un dibattito su quanti traditori e/o idioti e/o cagasotto ci sono a sinistra, e per favore non cominciamo col fatto che la pensano diversamente.Dopo tutto quello che sta capitando le cose sono chiare.Vedremo fino a che punto sono deficienti in Spagna adesso…Quanto alla Le Pen e Farrage, non so cosa pensare in ogni caso le colpe della sinistra sono immense e non si può scaricare sempre la colpa a destra.Riccardo.

  2. Ippolito Grimaldi dice:

    Se fosse vero proporrei di trasferirci in massa in Grecia e di mandare i greci a farsi governare qui in Italia , in alternativa esportiamo in Grecia Renzi et similia e prendiamoci inloro politici.

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