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UNITÀ POPOLARE/LAIKÍ ENÓTITA: BUONE NUOVE

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[ 31 agosto ]

Il 26 agosto informavamo che Zoe Constantopoulou (presidentessa del parlamento greco) aveva abbandonato SYRIZA. Le agenzie parlavano addirittura che Zoe avrebbe costituito un suo partito, in competizione non solo con SYRIZA ma pure con Unità Popolare (Laikí Enótita). [accanto il simbolo]


Giunge ora la bella notizia che Zoe ha invece aderito ad Unità Popolare. L’annuncio ufficiale dell’adesione è atteso per oggi in una conferenza stampa.

E’ stata così scongiurata la funesta ipotesi di due liste elettorali dei fuoriusciti da SYRIZA. L’adesione di Zoe, personaggio molto noto e rispettato dai greci, accresce le possibilità di un successo della lista di Unità Popolare alle prossime elezioni di settembre che Tsipras ha con tracotanza indetto per fatti suoi (come richiestogli dagli eurocrati) senza nemmeno riunire egli organismi del suo partito —di qui le dimissioni del segretario di SYRIZA Tasos Koronakis, uno dei più convinti collaboratori di Tsipras.

Un successo elettorale di Unità Popolare avrebbe un grande valore politico. Sarebbe il segnale che in seno al popolo greco non tutti si sono arresi e, non meno importante, che c’è un’alternativa alla eventuale deriva reazionaria rappresentata da Alba Dorata.
Zoe Konstantopoulou


Ricordiamo ai lettori che i compagni greci coi quali abbiamo costituito il Coordinamento europeo delle forze popolari e di sinistra per l’uscita dalla Ue e dall’euro, hanno deciso di aderire ad Unità Popolare. Ora lo sforzo è ottenere una vittoria nelle urne —superare il 5-6%, questo è l’obbiettivo—, poi si tratterà di decidere se Unità Popolare diventerà un partito o si darà la forma di fronte.

2 pensieri su “UNITÀ POPOLARE/LAIKÍ ENÓTITA: BUONE NUOVE”

  1. Anonimo dice:

    Anche Unità Popolare è chiaramente pseudo-sinistra!Unità Popolare è il tentativo di creare in Grecia Syriza 2.0 di Robert Stevens 26 agosto 2015 http://freebooter.altervista.org/

  2. Alessio Niccolai dice:

    C'era già una risposta credibile all'euro-debacle di Tsipras & C.: si chiama KKE. Perché continuare a perseguire indirizzi neo-keynesiani quando ciò che sta andando in scena è il rantolo del moribondo di un capitalismo giunto ormai al suo capezzale? Non è chiaro a tutti che l'Euro sia un improvvido tentativo di rallentamento della caduta tendenziale del saggio di profitto?!? Seguitare nella ricerca di un'Europa dei popoli senza pensare di minarne le fondamenta, è pura e semplice follia: l'abolizione dello stato di cose presente prima di tutto!

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