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LA “BUONA SCUOLA”: GLI INSEGNANTI ITALIANI TRA I MENO PAGATI D’EUROPA

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[ 23 ottobre ]

I dati di un’indagine sulle retribuzioni degli insegnanti nei diversi paesi europei. L’Italia in fondo alla classifica.


Gli stipendi degli insegnanti crescono in tutta Europa, tranne in Italia (2013/2014)
di Luca Tremolada*
A fronte di un primo aumento nella maggior parte dei paesi Ue dopo gli anni della crisi, in Italia lo stipendio degli insegnanti continua a restare bloccato. E’ quanto emerge dal rapporto annuale di Eurydice, il network della Commissione Ue che monitora i sistemi educativi in Europa. Nel 2014/2015, spiega lo studio, la maggior parte dei paesi ha registrato un aumento negli stipendi degli insegnanti rispetto al 2013/2014, citando tra le ragioni principali riforme salariali e aggiustamenti al costo della vita. 

Un nuovo trend che inverte la rotta rispetto ai tagli effettuati in molti paesi negli anni precedenti dovuti alla crisi economica. Croazia, Slovacchia e Islanda, per esempio, hanno effettuato riforme nel sistema di retribuzione, mentre in Spagna sono aumentati i supplementi eliminati o ridotti negli anni precedenti. In Lussemburgo, Repubblica ceca, Romania e Malta, invece, sono stati rivisti al rialzo gli stipendi dei dipendenti pubblici, in cui rientrano anche gli insegnanti. Un’altra decina di Paesi, invece, ha visto aumenti minimi sino a un massimo dell’1%, anche se con cambiamenti non significativi. Questi sono Belgio, Irlanda, Francia, Polonia, Finlandia Gran Bretagna e Montenegro. Unica ad avere visto ancora lo scorso anno un taglio agli stipendi dei docenti è la Serbia, paese candidato all’adesione Ue. Solo sei Paesi, tra cui L’Italia, invece, applicano ancora il congelamento dei salari. Gli altri sono Grecia, Cipro, Lituania, Slovenia e Liechtenstein.

Il rapporto contiene numeri poco lusinghieri per la nostra scuola. Lo stipendio di un insegnante italiano va da un minimo di 23.048 euro lordi nella scuola primaria e dell’infanzia, ad un massimo di 38.902 euro nella secondaria di secondo grado (i licei). Tutti compensi che al netto si riducono di circa la metà (difficile superare i 1.800 euro al mese). Soprattutto, compensi che sfigurano al confronto dei vicini di casa. 

In Spagna un insegnante può guadagnare fino a 46.513 euro, in Francia fino a 47.185 euro, in Germania addirittura fino a 70mila euro. 
Eurydice ci colloca nella fascia centrale della classifica degli stipendi: lontanissimi dai miseri 6mila euro dei prof della Bulgaria, ma anche dai 141milaeuro di quelli del Lussemburgo, in testa alla particolare graduatoria. (Ansa)

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