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CHI SI FERMA È PERDUTO (O QUASI)

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[ 9 novembre ]

Già dallo scorso anno si è aperta una discussione in seno al Coordinamento della Sinistra contro l’euro, sulla necessità di dar vita ad un nuovo movimento politico, giungendo da più parti l’esigenza di costruire una casa comune in Italia per tutti coloro che vedono come inconsistenti e del tutto inadeguati i soggetti politici esistenti, per combattere il sistema euroliberista, corresponsabile della catastrofe sociale che stiamo vivendo.

Un primo risultato di quella discussione produsse, nell’aprile del 2015, l’allargamento del Coordinamento a diversi altri amici con i quali si decise di dar vita ad “ORA-Costituente”.E’ stato grazie a questo passo in avanti che ieri a Bologna si è riunito il Consiglio Nazionale allargato di ORA, in vista del seminario del prossimo 12 e 13dicembre.

Il seminario è finalizzato a sfornare le linee programmatiche del Nuovo Movimento politico il cui congresso fondativo si svolgerà nella primavera del 2016.
 

Quattro i punti all’ordine del giorno snocciolati nell’intensa discussione di ieri.

In un clima di fraterno dialogo, infatti, i lavori si sono concentrati sull’analisi dei quattro documenti proposti dai compagni che li avevano redatti.Il primo sul Programma politico del movimento, il secondo sull’analisi della società attuale e delle alleanze per il cambiamento, il terzo sulla forma e la struttura che il movimento politico dovrà darsi e i suoi metodi comunicativi, infine il quarto sulla futura società socialista così come noi la immaginiamo (e le ragioni del fallimento dei socialismi reali).

Siamo partiti dal tema più controverso, quello della Forma organizzativa che il nuovo movimento dovrà darsi e sui metodi e strumenti comunicativi.

Su questo tema due infatti sono le visioni in campo.Allo scopo di trovare una sintesi prima del seminario del 12 e 13 dicembre, è stata formata una piccola commissione. 


Si è invece riscontrata una sostanziale unanimità su tutti gli altri punti in discussione, così che la riunione si è conclusa rispettando le migliori aspettative e con l’impegno di tutti affinchè il prossimo seminario programmatico vada a buon fine, ovvero licenzi i documenti che apriranno il processo costituente del nuovo movimento politico e approvi un appello conclusivo per l’adesione.

6 pensieri su “CHI SI FERMA È PERDUTO (O QUASI)”

  1. Anonimo dice:

    Scusate redazione di sollevazionenon disturbatevi a pubblicare, era solo unafantasia della notte che mi è venuta.Detto semplicemente:L'umanità subisce un attacco senza precedentida parte dei poteri dominanti, multinazionali, banche,finanza e politici loro camerieri.Come la Sade costruiva indisturbata la sua diga sul vajont,i dominanti costruiscono oggi i loro trattatiinternazionali: ttip tisa ceta tpp.Anche noi vorremmo oggi fare il nostro consorzioper la difesa della valle ertana ma forse lo facciamonel modo sbagliato perchè ci aspettiamo che nasca nell'ambitopolitico. Fondare movimenti politici richiede tempi lunghissimie anche se tale movimento va al governo può agire solonell'ambito territoriale nazionale.Mi chiedevo: non si potrebbe sollecitare a consorziarsi a livellomondiale tutte quelle associazioni tipo CODACONS ADUSBEF sindacaticomitati acqua pubblica no tav no muos ecc ecc in modo da creare un superconsorzio per la difesa dell'umanità che combatte i dominanti a suondi avvocati e class action e che può gestire in modo professionalee soprattutto mondialmente coordinato la complessità dei problemiche ormai sfuggono anche ai cittadini più informati?

  2. Anonimo dice:

    L'idea sarebbe ottima. Il difficile e lungo sarà attuarla. Tuttavia esistono praticamene in ogni nazione Associazioni e/ o Comitati che potrebbero coalizzarsi e dar vita ad una speciee di consorzio internazionale, una "Alleanza per la sopravvivenza" che potrebbe anche collegarsi con associazioni politiche atte a sostenere l'idea nelle opportune sedi parlamentari.

  3. Anonimo dice:

    Coalizzarsi ma su quale idea?I beni comuni, perché i beni comuni non sono particolari merci dotate della caratteristica che li fa bene comune MA SONO DELLE RELAZIONI COMUNITARIE. Quindi le varie comunità si uniscono in nome di una nuova visione che mette il bene comune come idea fondante di un nuovo modo di essere della società in cui NON E' PIU' IL PROFITTO INDIVIDUALE IL MOTORE DELL'ECONOMIA MA "IL PROFITTO COLLETTIVO".Questo potrà nascere solo se fondato su delle radici culturali forti e preesistenti ossia le comunità locali.QUESTA E' L'IDEA RIVOLUZIONARIA E IL PRIMO CHE SE NE APPROPRIA VINCE.

  4. Anonimo dice:

    Le varie comunità si uniscono in nome di una nuova visione che mette il bene comune come idea fondante di un nuovo modo di essere della società in cui NON E' PIU' IL PROFITTO INDIVIDUALE IL MOTORE DELL'ECONOMIA MA "IL PROFITTO COLLETTIVO".Questo concetto si ispira al contratto sociale di Rousseau e costituisce la spina dorsale filosofica della Rivoluzione Francese del 1789. Quando sono cominciati i guai per la nostra infelice Nazione?Con la privatizzazione, in primis quella della Banca d'Italia, capolavoro di Andreatta e Ciampi che ha tolto allo stato il diritto-dovere di battere moneta, privilegio principe per millenni dei governi sovrani. Poi, negli anni '90 è iniziato lo sfascio tragico del "più Stato e meno privato" trasformando radicalmente l'economia italiana con il tragico motto "Meno stato e più provato" che ha conseguito ì'apoteosi con l'avvento dell'era UE e dell 'Euro. Perciò sarebbe inesatto parlare di "nuova visione"; più corretto sarebbe parlare di ripristino della natura sociale e collettiva dello Stato. Hanno fatto di tutto i malandrini internazionali per farci regredire e per derubare il Popolo delle sue prerogative fondamentali!

  5. Anonimo dice:

    Noneeee!!! Devi dire che è una NUOVA VISIONE se no non te la comprano.A parte che è veramente nuova ma non stiamo a sottilizzare, dobbiamo imparare a vendere bene la nostra mercanzia.

  6. Anonimo dice:

    Lo stile di dare lampade nuove per quelle vecchie ha avuto successo nella favola "La lampada di Aladino" in cui la moglie del medesimo ignara dei trucchi dei mercanti scambiò la lampada magica con una lampada lucida e nuova di zecca. Questo perché gli sprovveduti, di solito, sono convinti che il nuovo sia invariabilmente migliore del vecchio. E' così che certe "Riforme" vengono sempre approvate a maggioranza.

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