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LETTERA AD UN COGLIONE di Simone Boemio

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[ 4 novembre ]

Lettera dedicata al solito disinformato (quando va bene) o decerebrato che dice: “scordatevelo il posto fisso è roba da raccomandati”.

E’ difficile scalfire trent’anni di condizionamento mediatico liberal-darwiniano e quindi va tutto bene così:

– il posto fisso è roba da raccomandati

– scuola e sanità devono diventare “buone” a suon di tagli (prima) e privatizzazioni (poi)

– le riforme vanno fatte per decreto perchè il senato è un doppione e i partitini “fanno opposizione”

– la Costituzione è vecchia

– e così via


Poi un giorno ci si sveglia:

– ci si accorge che quella di cui siamo protagonisti non è la nostra vita, ma una forma di schiavitù in cui si viene sfruttati e privati di ogni elementare diritto

– si realizza che i beni che prima potevamo permetterci, ora devono essere (s)venduti e che i risparmi sono finiti

– avere una casa ed una famiglia è divenuta una sventura
– e così via


Allora si comincia a ragionare (chi ne è in grado, va da se):

– si smette di credere a tv e giornali

– si comincia a porsi domande e fare confronti col passato

– si fa caso al fatto che la nostra Carta Costituzionale (frutto di una civiltà millenaria e garante dei propri cittadini) è stata esautorata e con essa spazzati via diritti, democrazia e giustizia
– e così via


Ma ognuno, ha i propri tempi e sopratutto le proprie risorse da “proteggere”; presi dalla propria pigrizia e dal proprio impegno egoistico, non ci si rende conto che la strada è tracciata e che la fine della libertà e della democrazia è giunta da un pezzo e quando ce se ne rende conto, spesso, è già troppo tardi, per se stessi, per la propria famiglia, per la propria comunità.


Se lei è contento:

– di sbattersi giorno dopo giorno il doppio di quello che faceva prima, per racimolare la metà

– di non aver tempo per se stesso e per la sua famiglia, impegnato com’è nel farsi sfruttare da un sistema ingegnato per impoverirla (si proprio a lei)

– di impoverirsi ogni giorno di più e di pagare tasse per riempire le tasche dei finanzieri internazionali divenuti padroni dello Stato
continui pure così amico mio, faccia pure, ma poi non si azzardi a lamentarsi, perchè sarebbero lamentele da rivolgere a se stesso,
ma sopratutto si prepari a ricevere in silenzio, la sacrosanta deprecazione da parte della sua discendenza (sempre che questa sia capace di ragionamento autonomo, visto il patrimonio genetico di cui dispone) per ciò che lei e quelli come lei hanno lasciato loro.


Cordialmente,

9 pensieri su “LETTERA AD UN COGLIONE di Simone Boemio”

  1. pigreco san dice:

    Tutto bene non fa una piega ma nulla contro le locuste dei pensionati vera causa di tutti i mali in una società costruita per i vecchi. Come fai a risvegliare le coscenze con queste locuste? le fai fuori?

  2. Ippolito Grimaldi dice:

    C' è un aspetto su cui pochi si sono soffermati: la convinzione diffusa che l' austerità sia redentiva mentre dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che anni di austerità espansiva non hanno avuto questo effetto sperato ed anzi… Prendiamo uno dei corollari della durezza del vivere: la precarizzazione del lavoro; la vulgata austeritaria la propone, tra l' altro, come la fine della concessione del posto fisso in funzione clientelare; in realtà il moltiplicarsi di lavori temporanei e non stabili ha aumentato a dismisura i questuanti consentendo a politici, amministratori e datori di lavoro di operare in modo mafioso operazioni clientelari a danno dei lavoratori subordinati. Qualche giorno fa in un bellissimo post Fiorenzo Fraioli richiamava, per tramite di uno scritto di Blondet, la suggestione Shopenaweriana della gioia intesa come la fine di una sofferenza. Immaginate quante di quante gioe potrebbe goderenella sua vita un lavoratore ogni volta che gli viene concesso un lavoro precario.Sono emozioni che cui i nostri padri avevano preferito rinunciare rifugiandosi nella noia del lavoro stabile.

  3. Simone ArticoloUno Boemio dice:

    Vorrei far notare che le locuste di cui parla pigreco san sono le stesse che, usciti dalle tragedie del secondo conflitto mondiale, hanno:1) aiutato i propri genitori (nostri nonni) a risollevarsi, a costruire un tetto dove molti di noi ancora soggiornano2) non stanchi, hanno permesso poi ai propri figli (noi) di crescere nel benessere (forse a volte anche troppo)3) e per finire ora aiutano perfino i nipoti (nostri figli) quando noi non ce la facciamo.Direi che dopo esser stati la colonna vertebrale di quattro generazioni (compresa la loro) forse è il momento di affrancarli da ogni altro oneree e lasciarli in pace a godersi gli ultimi anni della loro travagliata vita.Mentre mi sembra sacrosanto che sia giunto il momento di fare noi qualcosa per loro:dargli una speranza che tutto ciò che hanno saputo costruire non finirà in mano a qualche speculatore, o quantomeno dimostrare loro il nostro attaccamento a quanto ci hanno lasciato, battendoci contro chi ci vuol dominare.

  4. Ippolito Grimaldi dice:

    E però sono proprio i pensionati che sono i più accanitamente attaccati alle loro pensioni in euro.E sono anche gli assuefatti alla precarietà da cui ricevono le mille gioie che citavo prima ad essere i più difficili da convincere.A chi dobbiamo rivolgerci per uscire da questo schifo?

  5. Anonimo dice:

    "il posto fisso non esiste più"distinguiamo però da chi lo dice con soddisfazionee chi lo dice con amarezza."travagliata vita"chi? quelli che hanno vissuto gli anni migliori'50 '60 '70 '80 '90 in cui si trovava il postofisso anche se analfabeta? ma dai…Oggi per fare il bidello ci vuole il diplomaed è un miraggio.Un tempo bastava la quinta elementare,il posto era fisso ma pochi volevano farlo.Hanno lavorato come somari votando DC e PSIche saccheggiarono il paese e adessotengono inchiodato il paese votando PD.che vadano aff……

  6. Simone ArticoloUno Boemio dice:

    Vedi Ippolito, se si continua ad indirizzare la critica al solo euro, non se ne esce.Spiega agli anziani, come ho fatto con i miei, quello che accade realmente da quando siamo entrati nell'unione europea, vedrai che ti ascolteranno.Spiegagli che con l'unione europea viene demolita ogni cosa che i nostri vecchi hanno costruito e vedrai come ti ascoltano.Se si insiste con questo cazzo di euro invece che parlare di democrazia e diritti non andiamo da nessuna parte.Anche usare euro per semplificare intendendo unione europea è profondamente sbagliato sia dal punto di vista formale che da quello della comunicazione.L'euro è una moneta che tutti hanno in tasca, è quindi un dio nell'immaginario collettivo.Il giorno che tutti noi che abbiamo capito avremo eliminato questa merda di parola dal dizionario, inizieremo la nostra ascesa.Incredibile che nel 2015 avanzato, bisogna ancora spiegare 'sta cosa.Mo' ci faccio un post

  7. Simone ArticoloUno Boemio dice:

    Vorrei puntualizzare, e non per rispondere agli anonimi che non intendo considerare, che quando ce se la prende con una categoria si fa il gioco del nemico, il quale ci vuole divisi.Avete presenti quelle campagne televisive che si riperquotono per settimane nella rete (l'ultima sull'uso della carne)? bene altro non servono che a creare dissapori tra le persone, le quali una volta che si sono accapigliate su qualcosa, poi difficilmente si uniranno contro qualcos'altro.In buona sostanza, se si va dietro alla comunicazione ufficiale dei mass media si finisce per dividerci su tutto, ed ecco che gli anziani che hanno fatto l'Italia diventano capre ignoranti ed i giovani diventano bamboccioni.

  8. Ippolito Grimaldi dice:

    Sono d' accordo Simone, bisogna unire e non dividere dando sempre la colpa agli altri, poi se proprio uno non ci arriva pazienza, ma bisogna provarci argomentando bene ed ad ascoltando i timori delle persone, la mia domanda era provocatoria, me ne scuso.Uno dei miei scontri sul Blog del prof.Bagnai fu proprio sui pensionati in cui usavo gli argomenti che tu hai esposto.

  9. Anonimo dice:

    Vorrei puntualizzare e non per rispondere a Boemio di cuiho considerazione che nel mondo esiste anche il piaceredi mandare affanculo il pensionato e la casalinga filogovernativa.Le conosco bene io queste casalinghe over 50 e 60dato che frequento le balere.Molte di loro hanno perso il lavoro recentementee nonostante arranchino da un lavoretto ad un altrocontinuano ad avere fiducia e speranza incondizionatain chi le governa.Non conoscono l'abc della politica perchè ai talk-showpreferiscono le telenovele. Esse sono aprioristicamente prevenute verso ciò che lontanamenteodora di socialismo. Per l'amor del cielo, nessuno hala verità in tasca ma allora parliamone discutiamonecerchiamo di tenere viva e versatile un opinione pubblica.CONFRONTIAMOCI!!!Ma loro non ci stanno, non intendono discuterenon possono discutere perchè la loro testa è totalmente vuota.Se subodorano che sei un antigovernativo la lororeazione può variare dalla chiusura ermetica all'orroreal disprezzo oppure si accarezzano la panciacome ha consigliato loro di fare la littizzetto.Mi dica signor Boemio, cosa devo pensare io che sonodisoccupato da tempo immemorabile e mi sto lentamente spegnendo?Posso avere io il tatto la pazienza e il rispettodi un giovane parlamentare pentastellato?Mi dispiace per lei ma non rinuncerò mai al piacereinteriore di mandarli affanculo.

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