DOPO LA TRUFFA (dei banchieri) LA BEFFA (di Renzi)
[ 11 dicembre ]
Ci vediamo domenica alla Leopolda!
LE ULTIME PAROLE FAMOSE
Draghi: «Le banche italiane sono solide». (01-07-2010)
Frattini: «Le banche italiane sono solide». (12-10-2011 )
Monti: «Le banche italiane sono solide». (06-10-2012 )
Saccomanni: «Le banche italiane sono solide». (04-10-2013 )
Visco: «Le banche italiane sono pronte per l’esame BCE». (15-11-2013 )
Padoan: «Le banche italiane sono solide come ha recentemente riconosciuto il Fmi». (18-06-2014 )
Padoan: «Le banche italiane sono solide». (05-05-2015 )
Abbiamo già detto giorni fa l’essenziale sul cosiddetto “salvataggio” delle quattro banche (Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti), ovvero sulla truffa ai danni di circa 130 mila loro clienti, la gran parte dei quali modesti risparmiatori raggirati dalle banche stesse a sottoscrivere titoli ad alto rischio, leggi titoli tossici, le cosiddette “obbligazioni subordinate” (Vedi scheda tecnica).
Che si sia trattato di una truffa perpetrata dalle banche lo conferma lo stesso Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d’Italia, che al Corriere della sera di ieri ha dichiarato:
«Prodotti inadatti e figli della cultura finanziaria anglosassone sono quelli che hanno dato luogo nel 2007 alla più grande crisi dal ’29 a oggi. La verità è che il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, in tempi non sospetti ha chiesto di arrivare a vietare la vendita di obbligazioni subordinate agli sportelli in modo che solo investitori istituzionali potessero acquistarli e non i semplici risparmiatori».
Luigino D’Angelo, suicidatosi a Civitavecchia |
«I cittadini truffati vanno invece tutelati e gli deve essere restituto il maltolto.
La soglia dei 100mila euro che tutela i correntisti, dev’essere estesa a coloro che erano stati spinti ad acquistare obbligazioni e azioni.
Con la clausola di una bail-in popolare: vanno rimborsati non i milionari che nel loro portafoglio avevano tra le altre, azioni delle banche in questione, ma solo i cittadini di modeste condizioni, che a causa della truffa sono stati gettati nel lastrico.
Devono essere rimborsati a spese della fiscalità generale?
No, devono essere rimborsati dalle banche, precisamente dal fondo inter-bancario. E se serve i soldi vanno presi dove stanno, applicando ai banchieri la norma adottata per i capi mafiosi: requisizione dei loro beni!»