Li segnaliamo:
Proprio ieri l’Oim (Organizzazione internazionale per le Migrazioni) e l’Unhcr (agenzia Onu per i rifugiati) hanno fornito la contabilità ufficiale sulle migrazioni nel 2015.
Ebbene per quanto concerne l’Unione europea è stata superata lunedì la soglia simbolica del milione di ingressi, per l’esattezza la cifra è di 1.005.504.
Il fenomeno delle migrazioni non investe solo l’Europa, esso ha infatti dimensioni mondiali ed è in gran parte Sud-Sud.
E’ in atto uno spostamento senza precedenti: nel solo primo semestre del 2015 era già stata superata la cifra di 50 milioni di persone, mente nel 2014 i migranti sono stati 59 milioni.
Dal 2011 ad oggi il numero dei migranti è aumentato del 45%.
La maggioranza di questi spostamenti riguarda l’Africa subsahariana (4,1 milioni), seguono Asia e Pacifico (3,8 milioni), Medio oriente e Nord Africa ( 3 milioni). C’è poi l’esodo di massa che riguarda la Cina, dalle zone rurali interne a quelle industriali della costa, che riguarda decine di milioni.
Il fenomeno è quindi enorme, dirompente, soprattutto per quei paesi del Sud del mondo con un basso sviluppo economico la cui miseria è stata aggravata dalla globalizzazione capitalistica, che ha accentuato gli squilibri tra paesi e aree del mondo.
E’ infine evidente poi che l’impennata delle migrazioni di massa dopo il 2011 ha a che fare con l’esplosione della crisi finanziaria esplosa nel 2008, che si è poi riversata sul resto dell’economia.
Le migrazioni di massa, al netto del fenomeno di chi fugge dalle guerre e dei profughi politici, sono quindi causate dall’impoverimento a cui molti popoli e nazioni sono condannati dall’attuale sistema economico, capitalista e liberista. Si fugge dalla miseria e dall’indigenza. Si tratta dunque di una vera e propria deportazione, altro che la retorica sulla “libera scelta”, che è la foglia di fico dei liberisti per imbellettare il loro sistema predatorio.
Queste migrazioni di massa non sono solo moralmente inaccettabili, sono insostenibili, e lo sono da entrambi i lati da cui le si guarda: da quelle dei paesi da cui si fugge, che si impoveriranno sempre più, come da quelli in cui si cerca rifugio, i cui tessuti sociali verranno devastati fino a spingerli nel caos, in un’inevitabile guerra tra poveri, di uomini disposti a tutto, anche a vendersi per salari da fame pur di tirare a campare. Questo a tutto vantaggio di un’esigua minoranza di ricchi capitalisti che sulla pelle dei nuovi schiavi ingrasseranno.