PODEMOS: LA SINISTRA INTERNA CRITICA PABLO IGLESIAS di Miguel Muñoz
[ 13 febbraio]
Nel frattempo a conferma di quanto scrivevamo l’Eurogruppo, per bocca del solito
Dijsselbloem, ha fatto sentire la sua voce intervenendo a gamba tesa sui negoziati in corso a Madrid per formare il governo: “Nessuna ulteriore flessibilità sarà concessa alla Spagna“.
Il testo degli Anticapitalisti, di cui fanno parte tra gli altri Teresa Rodriguez, Miguel urbano e José María González “Kichi”, è stato inviato attraverso il canale ufficiale di questo gruppo sulla piattaforma Telegram: «Il programma di governo presentato dal PSOE continua a rispettare i parametri stabiliti dalle élite europee, l’Eurogruppo e la Troika, allevia soltanto alcune riforme fatte dal PP di Rajoy, assume lo stesso punto di partenza negativo che adottò il Partito socialista quando era al governo. Si tratta di una proposta social-liberale che non ripristina nemmeno i diritti sociali che c’erano prima della crisi».
La critica al partito guidato da Sánchez continua dicendo che il PSOE immagina un governo che rispetterà “i pilastri economici stabiliti dell’Unione europea”, tra cui il “patto di stabilità e crescita”. «Si tratta di un governo che onorerà il rimborso del debito pubblico e rispetterà ilconsolidamento fiscale».
Passando ora alle questioni specifiche in materia di lavoro gli anticapitalisti ritengono che il PSOE “propone una riforma che sarebbe a metà strada tra di loro impiantato nel 2010 e quello adottato dal PP nel 2012”. Si riconosce che “introduce idee interessanti come la definizione di tre livelli contrattuali, impedendo che un’assunzione permanente sia occupata da un lavoro temporaneo, in base ai soli interessi dell’azoenda”. Ma in ogni caso essi sostengono che i socialisti non vanno oltre a mere politiche di sussidio”, del tutto inutili a creare occupazione vera: “servono solo a ridurre il costo del lavoro. Si rileva inoltre che queste politiche continuano sul solco tracciato dal governo del PP riguardo allo smantellamento dei contratti collettivi.
Per quanto riguarda le politiche sociali, totalmente ignorate dal PP, gli Anticapitalisti ritengono che quelle proposte dai socialisti di Sanchez “sono timide”. Mettono in evidenza che i socialisti “non vogliono cancellare la la riforma delle pensioni e propongono solo palliativi per le le situazioni sociali di estrema indigenza”, come un reddito minimo vitale per le famiglie senza reddito. Le misure ambientali “rappresentano solo un’aspirina davanti ad un problema ecologici paragonabile al cancro”.