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SALERNO 22 APRILE: INCONTRO PUBBLICO DI P.101. INTERVENGONO: LUCIANO BARRA CARACCIOLO E MORENO PASQUINELLI

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[ 16 aprile ]

Venerdì 22 aprile, alle 16h.30, presso la Sala della Giunta della Provincia di Salerno, il MLP-P101 (Movimento di Liberazione Popolare-Programma 101) organizza una conferenza-dibattito sul tema: “Crisi dell’Europa e difesa della Costituzione. Le analisi e le proposte del MLP-P101”. 


Interverranno, dopo i saluti istituzionali, il Dott. Luciano Barra-Caracciolo, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato, costituzionalista e Moreno Pasquinelli, Consiglio nazionale del movimento. Introduce Nello De Bellis, modera Maurizio del Grippo, conclude Francesco Maggio.

“Abbiamo organizzato questa conferenza-hanno dichiarato gli esponenti locali del movimento-poiché tramite la rigorosa riflessione del Dott. Caracciolo, alto magistrato ed eminente giurista, e l’esposizione dei punti programmatici di MLP-P101, a cura di Moreno Pasquinelli, studioso e militante politico, intendiamo presentare al pubblico della nostra città le nostre analisi, frutto di un percorso di pensiero e di lotta, e formulare la nostra proposta .L’iniziativa di oggi costituisce il nostro contributo critico alla campagna referendaria su legge elettorale e costituzionale. Noi partiamo dal dato concreto della autentica tragedia sociale che sta vivendo da anni il nostro Paese. Siamo passati dal 7 al 23 posto dei paesi industrializzati, abbiamo perso il 9% del PIL, il 25% della produzione, il 15% della capacità industriale,r addoppiato il tasso di disoccupazione e ridotto la ricchezza nazionale del 10%, mentre il 56% dei pensionati italiani vive con meno di 600 euro al mese. 

Per noi vi è un rapporto strutturale tra euro e crisi economica. Il sistema finanziario che l’Europa si è data da Maastricht in poi ha intaccato le condizioni di vita della gran maggioranza della popolazione italiana ed europea in generale. Ricordiamo, per converso, insieme a Massimo Bontempelli, l’epoca in cui l’Europa veniva presentata come il luogo ideale di razionalità,m odernità ,efficienza,in cui il nostro Paese doveva inserirsi a tutti i costi per superare il proprio ritardo e la propria inadeguatezza,per cui rimanerne fuori sarebbe stata causa di declassamento se non di degradazione. 
Di qui l’esigenza di creare un nuovo grande spazio europeo al di sopra dei tradizionali Stati nazionali, che dovevano progressivamente spogliarsi della loro sovranità. A 14 anni dall’ingresso dell’euro, appare ormai chiaro a tutti, tranne agli illusi e ai collusi, che l’Europa come luogo ideale in cui siamo stati costretti forzosamente a entrare è stata una fata Morgana, che l’unica Europa che abbiamo trovato (e che alcuni avevano ben compreso), abbandonando la sovranità, è l’Europa della moneta unica, delle banche, dei grandi poteri finanziari. Al di là dei luoghi comuni e dell’asfissiante retorica che ci ha accompagnati in questi anni, che sono stati i peggiori della nostra vita, tutto ciò che è stato ferreamente imposto non è stato altro che un sistema rigidamente normativo ed un apparato tecnocratico volti a realizzare il dominio ormai totalitario sulla società da parte dell’economia e dei mercati finanziari globalizzati: il loro carattere sovranazionale non è la marxiana estinzione dello Stato ,ma serve soltanto ad aggirare gli ostacoli nazionali alla circuitazione senza limiti ,ed esclusivamente secondo i parametri di un’economia rigorosamente neoliberista, di capitali e merci. Il sogno di un’Europa democratica e federale, erede quasi naturale del vecchio internazionalismo socialista, si è dissolto nella fredda realtà fattuale del cosmopolitismo ultracapitalistico della finanza predatoria globale.”

“Già nella Dichiarazione delle Sinistre europee anti-euro, scaturita dall’importante incontro di Assisi di due anni fa —ha dichiarato Moreno Pasquinelli, portavoce di MLP-P101—, individuavamo nelle decisioni dell’Unione Europea, la causa indubitabile delle violente politiche antisociali che, con l’intento di risanare i conti pubblici, determinano in realtà una continua e massiccia diminuzione della spesa statale, deflazione salariale, estesa privatizzazione di beni e servizi essenziali, smantellamento dei servizi sociali, finanziarizzazione dell’economia e dei bilanci statali. L’euro si è rivelato un’arma di distruzione di massa contro l’occupazione. La moneta unica funziona soltanto per proteggere le rendite di capitale, mantenendo intenzionalmente elevatissimo il tasso di disoccupazione. La sostanza della costruzione europea ,a partire dal Manifesto di Ventotene, si rifà agli interessi e ai valori delle classi dominanti occidentali: l’atlantismo, il capitalismo e, in modo ormai sempre più evidente, l’autoritarismo. 

L’UE —ha proseguito Pasquinelli— si è rivelata il sistema più micidiale e sofisticato per costruire una forma inedita di civiltà insieme mercantile e totalitaria in cui anche i principi liberali classici delle libertà politiche e civili e della separazione dei poteri sono (ora più che mai cogli attentati di Parigi e Bruxelles) fortemente a rischio.I n tal senso l’UE è diventata una mostruosa macchina di alienazione dei popoli da cui occorre al più presto emanciparsi, per non fare una triste fine come i Greci. La principale caratteristica di questo sistema è di agire con fredda determinazione per distruggere la sovranità dei popoli in ogni nazione per permettere lo sviluppo illimitato del potere del grande capitale,come ad es. nel progetto del TTIP. Per le classi dominanti distruggere le nazioni, a partire dalla Costituzione, è la garanzia che nulla potrà più opporsi ai disegni neoliberisti. 
Al contrario, per noi, Costituzione e popolo inteso quale comunità democratica cosciente, sono un binomio inscindibile. In quanto cardine del totalitarismo neoliberista o capitalismo assoluto a livello mondiale, l’UE è determinata a distruggere la sovranità dei popoli di ogni nazione, ecco perché lotta anticapitalistica e lotta di liberazione nazionale, a partire dalla difesa non acritica ma intransigente della Costituzione repubblicana, per noi devono di nuovo coincidere, come è stato in altri momenti storici fondativi, come la Liberazione, di cui celebriamo con questo convegno di oggi a Salerno, il LXXI anniversario. C’è bisogno di un soggetto politico come il nostro che sappia individuare le cause reali della crisi, “riapra la catena dei perché e scriva i nomi dei nemici”, come voleva Franco Fortini, indicando nella costituzione di un nuovo CLN,a  partire da un vasto fronte popolare, la prospettiva del superamento della crisi strutturale che il sistema italiano ed europeo sta vivendo”.

“Ci sforziamo con questa ed altre iniziative in cantiere di rendere visibile nella nostra città il nostro impianto di analisi e la nostra proposta per costituire una effettiva individualità politica” —hanno concluso gli organizzatori.

Per il MLP-P101: Nello De Bellis (tel.339/6412408)

Salerno,16-04-2016.




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