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DI MAIO: QUANDO È TROPPO È TROPPO

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[ 1 maggio ]

Roberto Fico, uno dei cinque membri del Direttorio di M5S, il 24 aprile scorso, sul Blog BeppeGrillo.it, così commentava la partecipazione della ministra Boschi ad una riunione romana con la Trilaterale:

«Nel 2012 era il Bilderberg, oggi è la Trilaterale, riunita per tre giorni a Roma sotto la protezione di un imponente apparato di sicurezza. Forse è il caso di ricordare cosa sia la Trilaterale, quanto questa organizzazione delle élite economiche abbia influito sulle politiche dei Paesi occidentali. La dottrina della Trilaterale è riassunta nel Rapporto del 1975: la democrazia entra in crisi quando ci sono troppi cittadini coinvolti e attivi; i cittadini non hanno gli strumenti per governare la cosa pubblica; troppa domanda politica e partecipazione ostacolano il funzionamento del sistema. Il fondamento della dottrina della Trilaterale è insomma la netta separazione fra potere (kratos) e popolo (demos): un pensiero antidemocratico penetrato nella società attraverso i media e realizzato progressivamente dagli esecutivi occidentali. Quando si comprimono i diritti perché altrimenti “non sono sostenibili”, quando si allentano i contrappesi della Costituzione e si restringono gli spazi di partecipazione perché “ci vuole governabilità”, dietro tutto questo c’è la dottrina della Trilaterale. Il Ministro Boschi convocato alla riunione dei potenti non è che il simbolo di un Governo senza autonomia, una misera pedina al servizio di interessi altri, non della volontà popolare. Tutto questo con il beneplacito di un Presidente della Repubblica che ha accolto serenamente una riunione della quale non ci è dato sapere nulla, perché non c’è uno straccio di giornalista che possa o voglia (come il Presidente della Rai) raccontare nulla. Questa vicenda non può essere chiusa sotto silenzio, utilizzeremo ogni strumento per vederci più chiaro».

Parole chiare, parole sacrosante.

Peccato che proprio mentre Fico denunciava quanto sopra, Luigi Di Maio (anche lui membro del Direttorio e Presidente del Consiglio in pectore) partecipava a Milano, esattamente il 22 aprile, ad un pranzetto (lunch talk) promosso dall’ISPI.

L’Ispi è il think tank più autorevole sulla politica internazionale, conta come presidente onorario l’ex capo dello Stato e golpista Giorgio Napolitano e come vice presidente Mario Monti. Non è tutto. 

Da notare chi c’era tra i compagni di merende: il professor Carlo Secchi (già rettore della Bocconi e presidente della berlusconiana Mediolanum), Mario Monti, i vertici di aziende e istituzioni tra i quali Pirelli, Intesa Sanpaolo, A2A, Eni, Dalmine”. C’era infine Paolo Magri, presidente della sezione italiana della Trilateral Commission.
Del pranzetto ne dava notizia, il 23 aprile, proprio il sito dell’ISPI, con un articolo accompagnato dalla foto di cui sopra. Il 30 aprile il fattaccio rimbalzava su IL FATTO QUOTIDIANO, con un articolo dal titolo: Prove da candidato: Di Maio al pranzo con i membri italiani della Trilateral. [foto a destra]

Che dire? 
Avevamo già denunciato il maxi-summit di Di Maio con gli ambasciatori e, pochi giorni dopo, la visita a Londra in cui il Nostro ha condannato la Brexit.
I dirigenti di M5S, sentendo aria di elezioni anticipate, confortati da sondaggi che li danno vincenti, stanno facendo l’anticamera, cercando di ottenere il lasciapassare per Palazzo Chigi da parte dei poteri forti. 
Che questi poteri forti tentino non solo di sondare il terreno ma di addescare i massimi esponenti di M5S al fine di normalizzarli e di corromperli, è nell’ordine delle cose. Ci stanno riuscendo? Forse sì.
Del resto, siamo nell’Italia dei gattopardi, degli inciuci e dei trasformismi dove, movimenti sorti fuori dal perimetro oligarchico come espressione dell’indignazione popolare, man mano che si avvicinano al potere, si liberano della loro radicalità per diventare ruote di scorta dei dominanti, finendo per essere nuovi strumenti del regime.

Proviamo a cambiare due parole di quanto scriveva lo stesso Fico e abbiamo:

«Luigi Di Maio, convocato alla riunione dei potenti non è che il simbolo di un movimento senza autonomia, una misera pedina al servizio di interessi altri, non della volontà popolare».

Del resto, dei balbettii e degli zig-zag di M5S, della sua incoerenza, della sua insipienza, di un cretinismo parlamentare fuori tempo, ne abbiamo avuto prova sulla questione dell’uscita dall’euro. Uscita declamata a quattro venti, salvo rimangiarsi il tutto sotto l’attacco della “casta”.
Per cambiare davvero questo Paese occorrono idee chiare, una visione strategica, coerenza e coraggio. Tutte qualità che evidentemente non abitano dalle parti di Di Maio e del Direttorio.











12 pensieri su “DI MAIO: QUANDO È TROPPO È TROPPO”

  1. Redazione SollevAzione dice:

    Vi faccio notare che il giudice Ferdinando Imposimato, sulla sua pagina Fb giustifica in questo modo Di Maio:«L'attacco a Luigi Di Maio da parte di alcuni giornali per una presunta partecipazione alla Trilateral è del tutto infondato. E' falso che gli sia andato alle riunioni della trilateral. Egli è andato all'ISPI, istituto per gli studi di politica internazionale. Partecipando a un pranzo sulla politica migratoria, dopo essersi coordinato con i parlamentari del M5S che si occupano della migrazione. E sono stati informati anche dopo la partecipazione. Il suo ruolo di vice presidente della Camera gli impone contatti anche con avversari e antagonisti , ma per fini istituzionali».https://www.facebook.com/FImposimato/?fref=ts

  2. dexxo dex dice:

    Due commenti off topic quindi cancellate, solo per informazione.Volevo solo segnalarvi l'editoriale di Eugenio Scalfari (che stia cambiando qualcosa ?) Ma il sito di P.101 è sotto attacco? nella barra dei vari link si vede sempre il sito con link di torrent e roba simile.

  3. dexxo dex dice:

    Mi sa che ci toccherà scrivere un libro tra qualche anno su chi non voleva vedere…A proposito di queste grandi opposizioni e dei loro capi, ho visto un video recente di Ferrero in cui ha dichiarato che Hitler è andato al potere aiutato dalla retorica sull'esercito tedesco pugnalato alla schiena durante la prima guerra mondiale e non sulle politiche austeritarie di Heinrich Brüning con i suoi 6 milioni di disoccupati.Se queste sono le analisi politiche di uno che in politica è da decenni, beh…Per quanto riguarda Di Maio, vedremo come la venderanno… Io ormai non ci credo più, magari saranno utili per scompigliare le carte a Renzi, ma nulla più.

  4. Redazione SollevAzione dice:

    ANCORA DI MAIO SULLA QUESTIONE DELL'EUROEXIThttps://www.youtube.com/watch?v=kGLjWO4yWck

  5. dexxo dex dice:

    Ho visto il video di Di Maio postato nell'ultimo commento; a parte il fatto che simili proposte non verranno mai accettate dai tedeschi, il referendum col cavolo che lo si farà, primo per ragioni costituzionali, a meno che Di Maio non pensa di modificare l'articolo che vieta di sottoporre i trattati internazionali a referendum, ma soprattutto perchè la Germania alzerà i tacchi da sola e per prima, poi ci sarebbe da discutere se per l'epoca saremo ancora la seconda potenza manifatturiera in Europa…Comunque… Vedremo.In ogni caso: 1. perchè non cominciano loro (m5s) ad informare l'opinione pubblica sulla questione della moneta, del deficit, del debito ecc.? Sarebbe già qualcosa.2. perchè non fanno già loro un piano economico in previsione del disfacimento della zona euro e probabilmente anche della stessa UE? Se succedono queste cose non hanno piani B? I veri politici hanno piani A, B, C, D, E, F, G, …..Z. Altrimenti alla prima follata di vento va tutto per aria.

  6. Giulio Bonali dice:

    Dopo la tragedia di Tsipras e Varufakis la farsa di Di Maio e Grillo!|

  7. Rosanna Spadini dice:

    Riporto un post che smonta tutte queste fandonie, con la buona pace dell'anonimo che ha scritto questo articolo usando l'odiosa arma del fuoco amico (un vaso di coccio?)Stefano Feltri s'improvvisa complottista sul Fatto (boicottate il Fatto anche quando travaglio ci liscia il pelo per un mese di fila…) e scrive: 'Di Maio al pranzo coi membri della trilateral" – FALSO. Di Maio era a un pranzo istituzionale all'ISPI di Milano e NON alla Trilateral. COS'È, l'ISPI. è una SCUOLA (Istituto) per futuri diplomatici, ambasciatori, equivalente italiano di Sciences Po di Parigi. Seconda bugia di Feltri, questa molto grave per un giornalista: "Ieri (28 aprile ndr), l'ispi ha dato la notizia". FALSO anche questo. L'ispi come è possibile vedere dal sito ufficiale ha dato la notizia il 23 aprile, quasi una settimana prima. Battere delle non-notizie, VECCHIE, in modo coordinato ad altri giornali e siti (per lo più di destra estrema, riferiti al leader fascista di CasaPound, Di Stefano subito dopo l'espulsione di una consigliera M5S da Ragusa per apologia di fascismo) non è giornalismo, ma propaganda di destra… Terza manipolazione di Feltri: assimilare alla trilateral la Pirelli. Pirelli è il FONDATORE dell'ISPI dal 1934. Alberto Pirelli era il braccio armato di confindustria x Mussolini. Di tutto si può accusare l'ISPI tranne che di essere mondialista come Trilateral. Quarta manipolazione di Feltri: "Napolitano è Presidente onorario". Cosa fa il presidente onorario in ISPI? Consegna le targhe alle cerimonie, FINE. Quinta manipolazione di Feltri: la foto con Carlo Secchi presidente della Trilateral italiana. Il Presidente di ISPI non è Secchi, ma Aragona e in quella foto Secchi non era in veste di presidente Trilateral Italia, ma di componente del board di ISPI. PERCHE' SECCHI E MAGRI della filiale italiana trilateral stanno anche nel board di ISPI? perché ISPI è FORNITORE delle conferenze… gli fa da coordinatore scientifico, modera i dibattiti, invita esperti, prepara le scalette, cura i rapporti con la stampa. Infine una considerazione del parallelo improbabile, per non dire ridicolo di Feltri tra ISPI e TRILATERAL… Perché ce la siamo presa con la Boschi e non con Di Maio? Perché la Boschi è andata alla TRILATERAL che è un'organizzazione MONDIALE, che con la sua forza impone il potere del capitale, mentre l'ISPI al più mette in rete le energie e le professionalità di imprese e Cittadini ITALIANI… ci passa la differenza come tra il giorno e la notte. (Stefano Ragusa)https://www.facebook.com/stefano.ragusa.7/posts/1172762926080951

  8. Anonimo dice:

    A mio avviso è presto per giudicare. Stiamo parlando di un movimento nato l'altro ieri che non ha mai ricoperto incarichi di governo importanti salvo Parma dove quantomeno non hanno peggiorato la situazione.Considerando che l'alternativa sono il PD di Renzi, Berlusconi, Salvini e Meloni o – li elenco solo per ridere – la sinistra di quel fulmine di guerra di Ferrero e i vari Civatini, Cuperlini, Vendolini, non è che ci sia molta scelta al momento di andare alle urne. O il M5S o l'astensione.Credo quindi che si debba aspettare a giudicare. La prova del nove sarà Roma dove non è nemmeno detto che riescano a vincere qualora la Meloni dovesse fare un passo indietro.Marchini fino adesso è pulito come i grillini e se magari qualcosa su di lui si potrà dire è solo perché è un imprenditore che ha "fatto" delle cose muovendosi in questo mondo e non nella bambagia delle buone intenzioni dei Di Maio e Di Battista.Dico questo perché la sinistra si deve decidere a sostenere tutta unita il M5S sorvolando sui difetti veri e eventuali. Una possibilità bisogna dargliela e comunque, ricordiamolo, hanno una efficace funzione anti Renzi. Una botta forta al PD alle elezioni romane e possibilmente di qualche altra città (Fassino a Torino sta calando molto) sarebbe un grande viatico per il referendum costituzionale.Poi se il movimento tradisce non lo si vota più ma personalmente non sono ancora sicuro che succederà nonostante le frequentazioni di Di Maio.La Trilateral, la City, le banche esistono e hanno un potere immenso. Se vuoi andare al governo devi per forza oarlare anche con loro senza che questo voglia dire automaticamente che si sta tramando un tradimento.Può essere e anzi succede molto spesso ma esistono (per noi) degli obiettivi intermedi che oggi può realizzare solo il M5S.Facciamo finta che siano il Pope Gapon…

  9. Marco Giannini dice:

    Imposimato ha spiegato benissimo la cosa.Fino a un minuto prima che venisse postata da VOI la cosa di Imposimato non intervenivo perché pensavo "sanno benissimo che stanno giocando scorretto questi di Sollevazione perché Di Maio non è andato alla Trilateral ma a un incontro dovuto al suo RUOLO Istituzionale con ISPI".Sull'euro il M5s non ha cambiato posizione ed è ancora contro l'euro.Unico appunto: alcuni nel M5s dovrebbero studiare la macroeconomia. Alcuni lo hanno fatto.MG

  10. Anonimo dice:

    A proposito della macroeconomia nei 5S faccio presente che pare che l'assessore al bilancio con la Raggi sarà nientedimenoche Luciano Vasapollo.Se gli economisti di sinistra seri si muovono verso i 5 stelle dovremmo trarne alcune conseguenze.NON VI PARE???

  11. Giulio Bonali dice:

    Ma Rosanna Spadini (che solitamente apprezzo non poco) e i commentatori successivi hanno ascoltato il video che compare in questo articolo in cui Di Maio (non ho voglia di risentirlo per riferire le parole esatte: mi verrebbero conati di vomito!) nega recisamente di volere l' uscita dall' euro e da "Eurolandia" ma, esattamente come Tsipras e Vaufakis, ciancia di fantascientifiche, preternaturali (o miracolistiche che neanche Pasdre Pio…) "modifiche dei trattati"???

  12. Rosanna Spadini dice:

    @Giulio Bonali e @all’autore anonimo dell’articolo (la parte oscura di Sollevazione?), il video mi sembra particolarmente fazioso , perché prende di mira alcune affermazioni di Di Maio, fatte durante una trasmissione de La7, da sempre molto critica nei confronti del MoV, per poi darne una versione trasfigurata, dove si avvicendano Borghi e Bagnai a spiegare le ragioni per cui il MoV sbaglierebbe, Di Maio sarebbe un truffatore, un secondo Tsipras, ecc. ecc. … conosciamo il metodo purtroppo, è una modalità scorretta di ragionare e proporre analisi critiche, assolutamente inadeguata per un confronto serio … si parte da un assunto, la manipolazione faziosa del video … una "patacca" costruita ad arte, per camuffare la verità, di matrice fascio/leghista ben riconoscibile, dove vengono appunto proposti i commenti dei due economisti che lanciano messaggi subliminali per screditare i 5 stelle e appoggiare invece la Lega, di cui Borghi è anche un esponente di spicco , che in realtà se dovesse finire al governo, dovrebbe sottoporsi all’autorità del Berluska, (senza il quale non potrebbe vincere), o alla cretinaggine demenziale di Borghezio , con tutto quello che ne consegue … ricordiamo anche i diamanti della Tasmania, e il fatto che Salvini non si sia potuto proporre parte civile al processo contro il “tesoriere Belsito” (come mai?) … un assunto assolutamente irrilevante, se riflettiamo sul fatto che una forza politica che sta sfiorando il 30% dei consensi e che sembra destinata a governare, debba per forza presentarsi ai poteri finanziari europei, come una forza conciliante e non determinata a rompere su tutti i fronti … infatti una realpolitik seria presuppone l’acquisizione dei numeri in parlamento, la presa del potere e solo allora potrà prendere le decisioni del caso … fino a quel momento non può dire esattamente quali siano le sue precise intenzioni … diversamente il sistema le impedirebbe la presa del potere … quindi ecco perché l’invettiva scorretta, di un autore che non ha nemmeno il coraggio di manifestarsi, e che mi sembra di tendenze marcatamente leghiste … mi lascia molto perplessa …

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