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P101: 2-3 luglio 2016 – ASSEMBLEA NAZIONALE

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[ 20 maggio]

I lavori saranno divisi in tre sessioni, con l’intento di affrontare altrettante questioni strategiche che riteniamo di grande attualità (vedi più sotto gli abstract)

L’assemblea nazionale si terrà presso l’Hotel Sole, via della Rose,
CHIANCIANO TERME (SI)

COSTI

I costi a persona della pensione completa (pranzo e cena del sabato, pernottamento, colazione della domenica) sono i seguenti: – in camera doppia: euro 40 – in camera singola: euro 50.


PRENOTAZIONI

Per esigenze alberghiere si chiede a tutti di prenotare per tempo scrivendo ad: appello@programma101.org o telefonando al 347 7815904 (Leonardo)



PROGRAMMA DEI LAVORI

Sabato 2 luglio
– Ore 11:00 Prima sessioneCrisi sistemica, sollevazione popolare, rivoluzione democratica
Relatori: Norberto Fragiacomo e Moreno Pasquinelli
– Ore 13:00 – pranzo
– Ore 14:00 – ripresa dei lavori
– Ore 16:00  Seconda sessioneIl nuovo soggetto politico e la questione del populismo
Relatori: Manolo Monereo e Diego Melegari
– Ore 19:30 – cena
Domenica 3 luglio
– Ore 9:00 Terza sessioneCLN: quali alleanze e quali idee per la liberazione dalla gabbia europea
Relatori: Ugo Boghetta e Marco Mori
– Ore 12:30 – fine dei lavori
La sera di sabato 2 si terrà una riunione degli aderenti e simpatizzanti di P101 per discutere delle prossime attività, della campagna di adesioni e di varie questioni organizzative, inclusa l’elezione del nuovo Consiglio nazionale
Perché questi tre temi?

1. Crisi sistemica, sollevazione popolare, rivoluzione democratica
E’ una crisi senza fine. L’avevamo detto subito che, data la sua natura sistemica, quella scoppiata nel 2008 non sarebbe stata una crisi come le altre. Le classi dominanti, specie in Europa, non hanno alcuna ricetta per uscirne se non perseguire politiche neoliberiste e antipopolari che aggravano il marasma.
Ma così non può continuare. Questa consapevolezza è forte nei più ampi strati popolari, ma c’è un nemico: il pessimismo, la rassegnazione, l’idea che in futuro andrà ancora peggio. Nei settori più politicizzati c’è un altro nemico: l’idea che il popolo non sia più capace di ribellarsi, di riprendersi la sovranità che gli spetta.
Non bisogna basare la politica sull’umore dei cittadini, mutevoli per loro natura, ma sulle condizioni oggettive. Da questa crisi generale, volenti o nolenti, si uscirà solo con svolte radicali, che cambieranno a fondo l’Italia e l’Europa.
Una rivoluzione democratica non è solo necessaria, è possibile. In caso contrario le classi dominanti tenteranno di trasformare in vere e proprie dittature gli attuali regimi oligarchici.
Quanto è realistica questa nostra visione? A quali condizioni una sollevazione popolare potrà vincere? Quali gli ostacoli da superare? Quali le forze protagoniste? Queste le domande alle quali i relatori, ed il successivo dibattito, cercheranno di dare una risposta.
  2. Il nuovo soggetto politico e la questione del populismo
Un nuovo fantasma si aggira per l’Europa: il populismo. Ogni movimento, ogni forza politica che osa opporsi al regime ed al pensiero unico delle oligarchie viene etichettato come populista. Ma cos’è il populismo?
Dal punto di vista teorico, ormai non siamo più soli a sostenere che ci si debba confrontare seriamente con questa categoria. Ma è dal punto di vista pratico che la questione ha un’importanza capitale. Oggi, in un certo senso, l’intera lotta politica, e la stessa lotta di classe, sembrano svolgersi dentro il “campo da gioco” del populismo.
Vi è dunque un populismo dei dominanti (si pensi a Renzi), ed un populismo dei dominati. Se per il potere il populismo è una necessità dovuta alla straordinaria crisi di consenso di cui soffre, per le classi popolari esso può essere, dopo il tracollo verticale delle tradizionali organizzazioni politiche e sindacali, lo strumento della riscossa.
Occorre perciò attrezzarsi per combattere la battaglia su questo terreno. Da ciò derivano conseguenze assai rilevanti sul tipo di soggetto politico da costruire, sulle rotture teoriche da operare, sulle modalità dell’azione politica, su modi e linguaggi utili a veicolare il nuovo messaggio politico, sociale ed anche ideale.
3. CLN: quali alleanze e quali idee per la liberazione dalla gabbia europea
Se lo scontro si farà davvero duro come pensiamo, l’esigenza di costruire un fronte ampio non sarà solo nostra. Da tempo parliamo, e non solo noi, della necessità di costruire una sorta di CLN. Ma un vero Comitato di Liberazione Nazionale potrà sorgere solo nel vivo della lotta.
Ora è il momento di porsi in concreto tre questioni: quali le idee-forza in grado di mobilitare i più ampi settori popolari per arrivare all’uscita dalla gabbia europea? Quali forze sociali e politiche saranno spinte a coalizzarsi contro il nemico comune? Cosa fare già oggi affinché prenda forma domani il fronte ampio della liberazione?

6 pensieri su “P101: 2-3 luglio 2016 – ASSEMBLEA NAZIONALE”

  1. Massimo Sernesi dice:

    Un embrione di CLN sta già nascendo, con http://www.sovranitapopolare.it.Siamo in contatto con voi come siamo in contatto con Alternativa per l'Italia.Spero vorrete unirvi alla Confederazione che sta nascendo.

  2. Redazione SollevAzione dice:

    Gentile Sernesi,non ci risulta affatto, come invece lei sembra credere, che esista e nemmeno che stia nascendo una "confederazione" tra tutte le realtà associative citate nel sito che lei segnala.Non ce ne voglia, ma l'impressione che abbiamo è che si tratti di un guazzabuglio, senza né capo né coda.Siamo certamente favorevoli, nello spirito del CLN, all'unità di tutte le forze democratiche che vogliono liberare il paese dalla gabbia eurista e riconsegnare la sovranità al popolo lavoratore.Ma si tratta di un obiettivo tutto da costruire, cosa che richiede una visione strategica ed una piattaforma tattica che sono di là da venire.Bando quindi alla fretta, ed al pressappochismo politico.

  3. Massimo Sernesi dice:

    Il sito segnala le varie associazioni che hanno in qualche modo partecipato agli eventi organizzati finora. La fase costituente é in via di ultimazione, l'atto costitutivo é giá pronto e verrá presentato questa Domenica a Roma. Staremo a vedere chi poi aderirá in seguito. Il lavoro prosegue fin dal Novembre 2015 e quindi non stiamo agendo in fretta, anzi. Ma l'emergenza democratica e sociale in Italia é sempre piú stringente. Spero potremo trovare forme di collaborazione anche con voi e con Alternativa per l'Italia.

  4. Ippolito Grimaldi dice:

    Ho dato una scorsa veloce, a dir la verità sul vostro sito, non ho letto alcun riferimento all' euro o mi è sfuggito qualcosa?

  5. Massimo Sernesi dice:

    Nei documenti che presenteremo Domenica c'è anche il ritorno alla sovranità e l'uscita dall'euro. Siamo orientati a farlo in maniera graduale attraverso i certificati di credito fiscale.

  6. Brenno dice:

    "Certificati di credito fiscale" per uscire dall'euro….E QUI CASCA L'ASINO!

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