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ROMA A CINQUE STELLE (come volevasi dimostrare)

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[ 6 agosto ]

Roma. La giunta dei Cinque Stelle ha appena avuto il tempo di entrare in carica ed ecco che le corazzate mediatiche di regime hanno iniziato il fuoco di sbarramento, premessa a quello di annientamento.
Motivo del bombardamento l’incarico di assessore all’ambiente alla chiacchierata Paola Muraro, che era in effetti ammanicata ad alti livelli con le Giunte travolte da “Mafia Capitale”.
Il tempo è galantuomo, ed un giorno si capirà meglio, non solo se la Muraro sia effettivamente una corrotta e quindi se sia vero che lei sia stata imposta alla Raggi dalle potenti consorterie romane della monnezza. Capiremo le dinamiche che hanno spinto i Cinque Stelle a quello che ha tutta l’aria di un clamoroso autogol, ovvero ad arruolare in Giunta la Muraro medesima.

Sotto osservazione dei magistrati ci sono i rapporti che Paola Muraro aveva, da consulente dell’Ama, non solo con il famigerato Buzzi, ma con Manlio Cerroni, il ras delle discariche, detto “il Supremo”, pluri-indagato per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di immondizia. In particolare il ruolo che la Muraro ha avuto nella nota (qui a Roma) vicenda di Rocca Cencia, su cui è aperta un’indagine della procura che ipotizza reati pesantissimi: “Truffa, frode e associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti”. L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è che gli

La Raggi con la Muraro

impianti di trattamento meccanico biologico, due dei quali di proprietà dell’Ama e quindi controllati dall’assessore che allora era consulente, abbiamo smaltito meno rifiuti di quanto avrebbero dovuto. Di conseguenza il rallentamento avrebbe favorito lo smaltimento della “monnezza” nel tritovagliatore di Rocca Cencia, di proprietà proprio di Cerroni. A destare sospetto negli ambienti della procura, è stata poi una delle prime mosse della Muraro, appena diventata assessore della giunta pentastellata: la proposta di utilizzare proprio l’impianto di Rocca Cencia, inattivo da marzo perché sotto inchiesta.


Sta di fatto, dicevamo, che questa vicenda, viene utilizzata dai media di regime per mettere in croce l’incolpevole sindaca Raggi, alla quale la Muraro sembra sia stata imposta da altri settori romani di M5S.

E’ sceso in campo, nella campagna di sputtanamento e delegittimazione, addirittura il Financial Times!

In questa saga non potevano mancare i primi interessati sondaggi.
L’Huffington Post ne ha già commissionato uno, strombazzato col titotolo: «6 romani su 10 valutano negativamente il primo mese di Virginia Raggi in Campidoglio».

Tanta premura a mettere sotto le lenti, a nemmeno un mese e mezzo dall’insediamento, la Giunta della Raggi è quantomeno sospetta. Dove stavano questi sciacalli negli ultimi venti anni, mentre Roma sprofondava nella merda?

Torna in mente quanto si diceva prima delle elezioni comunali a Roma: “La capitale è sprofondata in un tale casino che proprio le forze di regime si augurano che vincano i Cinque Stelle. A quelle forze serve che  M5S faccia un clamoroso fiasco, così che col cavolo che vinceranno le eventuali elezioni politiche”.

A pensare male si fa peccato ma….

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