UCRAINA: UN APPELLO CONTRO LA REPRESSIONE (primi firmatari)
[ 27 settembre]
Riconciliazione invece di repressione
«Siamo seriamente preoccupati per la sistematica pressione sull’opposizione in Ucraina.
Il 4 settembre scorso, radicali di destra hanno attaccato la stazione televisiva “Inter”. La sede è stata bruciata dai nazionalisti e solo per miracolo non ci sono state vittime.
Siamo anche molto preoccupati dalle informazioni secondo cui i radicali di destra sono controllati e diretti da funzionari statali di alto rango e ucraino e spalleggiati dalle autorità ucraine. Gli attacchi contro i media vanno di pari passo con la pressione delle autorità contro gli esponenti dell’opposizione.
Alla Alexandrovska, una ex-deputata di 68 anni del partito comunista è ancora imprigionata nella città di Kharkov. Uno dei capi della opposizione parlamentare, Vadim Novinsky subisce minacce di persecuzione penale per aver cercato di fermare i tentativi delle autorità di interferire negli affari della Chiesa ortodossa.
Oggi, l’Ucraina ha bisogno di riconciliazione nazionale, non di scontri e di caccia alle streghe.
Chiediamo alle autorità dell’Ucraina di aderire ai principi di pluralismo politico, il rispetto dell’indipendenza dei mezzi di comunicazione e dei diritti dell’opposizione».
Ci ho cliccato adesso, ci stanno 37 firme. Ma campo antimperialista, soprattutto come organizzazione internazionale, arriverà almeno a più di 37 persone o no? Le petizioni si fanno anche per contarsi. E' davvero una tristezza però.