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UCRAINA: UN APPELLO CONTRO LA REPRESSIONE (primi firmatari)

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[ 27 settembre]


La nutrita delegazione di amici ucraini al III. Forum internazionale no euro ha chiesto aiuto per denunciare la stretta repressiva in atto nel loro paese, domandando di sottoscrivere il breve appello che pubblichiamo qui sotto.
L’appello è stato immediatamente firmato da una serie di esponenti del mondo politico e culturale europeo.

Riconciliazione invece di repressione

«Siamo seriamente preoccupati per la sistematica pressione sull’opposizione in Ucraina.

Il 4 settembre scorso, radicali di destra hanno attaccato la stazione televisiva “Inter”. La sede è stata bruciata dai nazionalisti e solo per miracolo non ci sono state vittime. 

Minacce di violenza fisica sono state rivolte ai giornalisti ed ai redattori di canale “NewsOne”. 
Tutti i media indipendenti si trovano ad affrontare la violenza diretta o le minacce di violenza da parte delle organizzazioni nazionaliste.

Siamo anche molto preoccupati dalle informazioni secondo cui i radicali di destra sono controllati e diretti da funzionari statali di alto rango e ucraino e spalleggiati dalle autorità ucraine. Gli attacchi contro i media vanno di pari passo con la pressione delle autorità contro gli esponenti dell’opposizione.


Alla Alexandrovska, una ex-deputata di 68 anni del partito comunista è ancora imprigionata nella città di Kharkov. Uno dei capi della opposizione parlamentare, Vadim Novinsky subisce minacce di persecuzione penale per aver cercato di fermare i tentativi delle autorità di interferire negli affari della Chiesa ortodossa.

Oggi, l’Ucraina ha bisogno di riconciliazione nazionale, non di scontri e di caccia alle streghe.

Chiediamo alle autorità dell’Ucraina di aderire ai principi di pluralismo politico, il rispetto dell’indipendenza dei mezzi di comunicazione e dei diritti dell’opposizione».


Primi firmatari:

GERMANIA

* Inge Höger, MP Die Linke
* Ulla Jelpke, MP Die Linke
* Alexander Neu, MP Die Linke
* Karin Binder, MP Die Linke
* Jürgen Aust, member leading body Die Linke North Rhine-Westphalia
* Thomas Zmrzly, activist, Duisburg
* Thomas Schmidt, Vice President ELDH European Association of Lawyers 
for Democracy & World Human Right, German section: Association of 
Democratic Lawyers
* Sylvia Gabelmann, scientific staff for Dr. Alexander S. Neu MB Die Linke
* Harri Grünberg, member leading body Die Linke
* Rainer Rupp, Journalist
* Heinrich Bücker, Coop Anti-War Cafe Berlin

ITALIA

* Stefano Fassina, former vice finance minister and MP
* Alfredo D’Attorre, MP Sinistra Italiana
* Marco Zanni, MEP for Movimento Cinque Stelle
* Moreno Pasquinelli, Programma 101

AUSTRIA

* PD Dr. Gernot Bodner, Assistant Professor at the University of Natural 
Resources and Life Sciences BOKU Vienna
* Dr. Leo Gabriel, Scientific director of the Institute for 
Intercultural Research and Cooperation, Member of the International 
Council of the World Social Forum, Co-chair of the NGO-Commitee for 
Sustainable Development of the United Nations, Coordinator of 
www.peaceinsyria.org <http://www.peaceinsyria.org>
* Hermann Dworczak, Austrian Social Forum
* Dr. Dipl. Ing. Mohamed Aburous, chemist and chairman Austrian-Arab 
Cultural Centre
* Imad Garbaya, Tunisian House
* Wilhelm Langthaler, author and activist
* Dr. Albert F. Reiterer, docent for sociology, retired
* Dr. Werner Murgg, member of Styrian regional parliament
* Martin Mair, Initiative for unemployed

GRECIA

* Panagiotis Sotiris, member of political secretariat of Popular Unity, 
Greece
* Yiannis Rachiotis, ELDH European Association of Lawyers for Democracy 
& World Human Right Greek section Alternative Intervention of Athens Lawyers
* Antonios Markopoulos, MP Syriza, chairman foreign policy committee of 
the Greek parliament

FRANCIA

* Jacques Nikonoff, candidate of the Party of Deglobalization (Pardem) 
at the election of the French Republic

SPAGNA

* Pedro Montes, President Socialismo 21

Per firmare:

Un pensiero su “UCRAINA: UN APPELLO CONTRO LA REPRESSIONE (primi firmatari)”

  1. Anonimo dice:

    Ci ho cliccato adesso, ci stanno 37 firme. Ma campo antimperialista, soprattutto come organizzazione internazionale, arriverà almeno a più di 37 persone o no? Le petizioni si fanno anche per contarsi. E' davvero una tristezza però.

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