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SE RENZI HA LE MANI SPORCHE DI SANGUE

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[ 4 ottobre ]

La foto accanto è di ieri, 3 ottobre: Matteo Renzi riceve in pompa magna il Presidente della Repubblica d’Etiopia Mulatu Teshome Wirtu. 

Solo poche ore prima, mentre il dittatore partiva per incontrare Renzi, le sue forze di polizia, spalleggiate dall’esercito, soffocavano nel sangue una pacifica manifestazione di protesta della minoranza oppressa degli homo.

Bishoftu:l’esercito attacca la manifestazione

Bilancio della repressione, una vera e propria strage: 175 morti e centinaia di feriti.

Da mesi l’Etiopia è teatro di massicce manifestazioni di protesta contro le crescenti diseguaglianze sociali (il Pil cresce a ritmi sostenuti in parallelo alla miseria di massa, alla distruzione delle comunità rurali, al super-sfruttamento e all’emigrazione) e per chiedere pane, libertà e diritti. 

Incurante del massacro, Renzi non solo non ha annullato l’incontro col dittatore ma gli ha stretto le mani ricevendolo come se niente fosse successo.

Vergogna!

Doppia vergogna che nessun organo di informazione, nessuna forza politica, abbia segnalato questo sodalizio incestuoso.

La morale è sempre la stessa, come per l’omicidio di Giulio Regeni: per il governo italiano gli affari (sporchi) delle nostre multinazionali vengono prima di ogni altra considerazione. Multinazionali, lo diciamo di passata, che coi loro investimenti predatori, col loro saccheggio, concausano le ondate migratorie che si riversano sulle nostre coste.

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