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4 DICEMBRE: E DOPO? di Consiglio Nazionale di P101

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[ 12 novembre ]

Mai un politicante aveva usato una tale valanga di frottole per abbindolare gli italiani.

A sentirlo avrebbe fatto miracoli. Invece, dopo 33 mesi che occupa abusivamente Palazzo Chigi,  il lavoro non si trova, i soldi mancano,  i giovani emigrano, i diritti sociali calpestati, la scuola va in pezzi, i risparmi vanno in fumo, l’economia  ristagna e la sola cosa che cresce sono i poveri —mentre i ricchi sono sempre più ricchi (e per questo votano SÌ).

Come se non bastasse il Mostro di Firenze ha fatto approvare dal Parlamento una legge elettorale di tipo fascista e una modifica brutale della Costituzione per fondare un regime oligarchico di dittatura della minoranza. Altro che “svolta” e “rottamazione”! Renzi l’ha confessato: “Finalmente realizzo il disegno di chi mi ha preceduto“. Chi lo ha preceduto sappiamo: la P2 di Licio Gelli, i D’Alema e i Berlusconi che sempre hanno inneggiato al presidenzialismo come chiedevano i loro padroni della grande finanza.

Col referendum del 4 dicembre ci giochiamo molto. Votando NO possiamo mandare a casa il Mostro, licenziare il suo governo di servi, dare una sberla alla casta bipolare. Un NO per difendere il principio che la sovranità spetta al popolo.

E dopo? Se vincono i NO che si fa? Si dia finalmente la parola ai cittadini, si vada subito al voto. Qualsiasi Parlamento, sull’onda del NO, sarà più degno di quello attuale di nominati e voltagabbana. Meglio andare subito ad elezioni anticipate che dare ai poteri forti il tempo di riprendersi dalla batosta e di congiurare in segreto per rimpiazzare Renzi con un altro loro fantoccio. 

Ricorda che quello del 4 dicembre è un referendum, si vince anche solo con un voto in più. Il tuo è decisivo!

Il Consiglio Nazionale di P101-Movimento di Liberazione Popolare
7 novembre 2016


6 pensieri su “4 DICEMBRE: E DOPO? di Consiglio Nazionale di P101”

  1. Anonimo dice:

    Scusate vi ho fatto una domanda Visto che non vi convince l idea di un referendum per l'uscita dall euro in che altra maniera pensate che l Italia debba abbandonare la moneta unica?Forse è una domanda che vi mette in imbarazzo?

  2. Anonimo dice:

    Manca un mese al referendum. Avete fatto tuttoil possibile per far vincere il NO ?Ve lo chiedo perchè se fossi in voi non mi fiderei tanto dei sondaggi.Da un mio sondaggio personale fatto nelle baleredel veneto mi risulta che i pensionati e lesolite casalinghe renziane siano schierate per il si.Non ho visto volantini del P101 nella cassetta della posta.Se non volete avere brutte sorprese sarebbe megliofare un ultimo sforzo per sostenere il NO.

  3. Redazione SollevAzione dice:

    AhinoiCome P101 non siamo dappertutto… Non troverete i nostri volantini in ogni cassetta della posta… Ci vorrebbero decine di migliaia di militanti… Che non abbiamo, anche perché i più preferiscono stare alla finestra magari emettendo sentenze…Pochi tirano la carretta e si fanno il mazzo..PsGiudicare dalla qualità delle idee e proposte no è?

  4. Redazione SollevAzione dice:

    Referendum euro….Caro lettore, dovresti provare a seguire il nostro ragionamento -critico non ostile-, dovresti poi tirare le somme del referendum in Grecia.Certo che non ci opponiamo a consultare i cittadini!La questione che poniamo è di altra natura, sostanziale: alle porte dell'eventuale referendum, proprio come accaduto in Grecia, le forze sistemiche faranno la campagna elettorale a colpi di terrore finanziario, chiudendo i rubinetti della liquidità, le banche saranno obbligate a chiudere….In questo caso un eventuale governo sovrano deve sciogliere il nodo gordiano, prendere la decisione di stampare moneta nuova per non far crollare il Paese… Capisci di che stiamo parlando?

  5. Anonimo dice:

    Io capisco benissimo di cosa state parlando, non vi preoccupate.Siete voi mi pare che non capite il mio punto di vista.Il terrore finanziario verrebbe comunque messo in atto primo perché la sensazione che si sta per uscire dall'euro verrebbe percepita immediatamente e anche dall'uomo comune (non si tratta di decidere una sciocchezzuola e nemmeno l'abbandono di un peg, si tratta di creare una nuova moneta ossia un'operazione estremamente impegnativa per la quale si dovranno mobilitare ampi settori dello stato e molte persone); secondo, il terrore verrebbe messo in atto comunque dopo l'uscita improvvisa, con la stessa intensità e la stessa violenza. La gente penserebbe subito che è stata presa una decisione azzardata, si risentirebbe del fatto di non essere stata consultata e i problemi sarebbero tutti del governo che aveva preso la decisione spingendo una grande massa di elettori verso chi è favorevole alla moneta comune.Il referendum almeno dà la sicurezza che i cittadini lo vogliono davvero questo passo decisivo.Poi se avete sfiducia nella gente è un problema vostro, non dei cittadini che in tutto il mondo si stanno risvegliando in nome della rivendicazione del potere decisionale democratico (unico ideale rimasto e contro il quale fra l'altro le oligarchie non hanno argomenti validi per contrastarlo).In ogni caso non si uscirà dall'euro per referendum né per decisione nel weekend chiudendo l'accesso ai conti correnti (nel paese dei più grandi risparmiatori d'Europa, follia totale).Si uscirà solo quando verranno meno le condizioni della permanenza quindi sensibilizzare la gente parlando di referendum è molto importante.Poi qui sono solo chiacchiere, vedremo cosa succederà nel 2016 e certamente ne riparleremo.

  6. Redazione SollevAzione dice:

    caro lettore,si vede che nutri un certo astio.Chiami "chiacchiere" i nostri ragionamenti.Seguissimo il tuo metodo dovremmo liquidare M5S come una profondità… piena di chiacchiere, il più delle volte, antitetiche fra loro: Chi dice una cosa, chi dice il suo opposto….

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