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SCISSIONE DELLA LEGA NORD?

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[ 28 novembre ]

Ne abbiamo parlato altre volte, della Lega Nord a guida Matteo Salvini. 

In un articolo del gennaio scorso sostenevamo che alta era la possibilità di una scissione della Lega Nord nel caso Salvini volesse davvero andare dritto al suo apparente obiettivo: la lepenizzazione del partito.
Scrivevamo che questa metamorfosi non sarebbe stata indolore. Restiamo della stessa opinione: non si passa da un partito anti-italiano, a vocazione secessionista, ad un partito italianista, come se niente fosse.
Riporta un dispaccio ANSA questa mattina:

«Rischia di cambiare la Lega? No, rischia di cambiare il segretario, la base non vuole più Salvini, non vuole più uno che ogni giorno parla di un partito nazionale”. Lo ha detto il presidente della Lega, Umberto Bossi, a margine della festa per i 30 anni della prima sede del Carroccio. Bossi ha chiesto che si tenga il congresso federale al più presto, visto che “il 16 dicembre scade il mandato di Salvini”. E chi dev’essere il nuovo segretario? “Lo deciderà il congresso – ha risposto -. Il congresso è sovrano”».

Per proseguire sulla sua strada Salvini ha un ostacolo di alto valore simbolico: deve cancellare, o quantomeno modificare niente di meno che il primo punto dello statuto della Lega, quello che recita che la “finalità è l’indipendenza della Padania”.
Quando si tocca il tasto dell’identità le cose si fanno davvero serie. Sovranismo italiano o sovranismo padano?

Contro l’idea di trasformare la Lega Nord in partito nazionale non ci sono solo ampi settori nordisti della base sociale, ci sono anzitutto molti notabili, amministratori, dirigenti a vario livello, legati a doppio filo a ciò che resta del Berlusconismo. Umberto Bossi, fungendo da cerniera di queste due anime della Lega Nord, non perde occasione per criticare Salvini e delegittimarlo, e lo aspetta al varco del congresso federale, che viene posticipato da oramai un anno, appunto perché c’è puzza di spaccatura.

Le sacre questioni identitarie nascondono un livello più profano: deve la Lega Nord restare nella alleanza con Forza Italia, quindi agire da stampella della destra berlusconiana, oppure rompere per sempre questa sudditanza e agire come forza egemonica indipendente?

Quale che sia il risultato del 4 dicembre sapremo presto che piega prenderà la questione.

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