VIRGINA RAGGI: SENZA PAROLE…..
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[ 26 gennaio ]
«Il Codice di comportamento del MoVimento 5 Stelle ha lo scopo di garantire una condotta, da parte dei portavoce eletti, ispirata ai principi di lealtà, correttezza, onestà, buona fede, trasparenza, disciplina e onore, rispetto della Costituzione della Repubblica e delle leggi».
Dunque, sulla torbida vicenda della nomina del fratello di Raffaele Marra, la Raggi ha mentito, e la Procura, era nell’aria, indaga per abuso d’ufficio e falso.
Ai media di regime non è parso il vero: ora la loro campagna di sputtanamento dei 5 Stelle riprende vigore. Lo sciacallaggio da parte di questi media è l’arma usata dalla cupola che dirige M5S per azzittire quei “grillini” che vorrebbero prendere le distanze dalla sindaca, nonché per dileggiare gli amici, accusandoli di “intelligenza col nemico”.
Noi pensiamo che la decisione della cupola del Movimento di fare quadrato attorno alla Raggi sia un errore politico. Non parliamo dell’inchiesta della Procura — la Raggi rischia fino a tre anni. Noi parliamo degli stessi principi e dei valori di un movimento politico che pretende di essere diverso e alternativo rispetto a quelli di regime. Noi parliamo degli stessi principi etici che il M5S ha fatto suoi.
La Raggi, è fatto oramai inoppugnabile viste le evidenze che emergono dall’inchiesta, non ha solo violato precise norme istituzionali, non ha mentito solo alla responsabile dell’Anticorruzione capitolina —«Sono stata io a scegliere Renato Marra, ho fatto tutto io»—, ha mentito allo stesso Movimento 5 Stelle e allo stesso Beppe Grillo il quale, si vocifera, è furioso (ma il nostro smentisce).
Renato Marra, il “promosso”, e la Raggi |
Ciò che ha fatto la Raggi, e che i media di regime la azzannino non sposta di una virgola la questione, è in aperta violazione del primo Articolo del “Codice di comportamento in caso di coinvolgimento in vicende giudiziarie” adottato nemmeno un mese fa dal MoVimento 5 Stelle.
Leggete, fatevi un’idea, tirate le conclusioni.
«1. PRINCIPI ISPIRATORI DEL COMPORTAMENTO DEL SINGOLO PORTAVOCE ELETTO
Il Codice di comportamento del MoVimento 5 Stelle ha lo scopo di garantire una condotta, da parte dei portavoce eletti, ispirata ai principi di lealtà, correttezza, onestà, buona fede, trasparenza, disciplina e onore, rispetto della Costituzione della Repubblica e delle leggi. I portavoce del Movimento 5 Stelle perseguono gli obiettivi del Movimento, così come indicati nel “Non Statuto” o negli altri atti interni di indirizzo. I portavoce sono consapevoli del fatto che, ai sensi dell’art. 54 della Costituzione, i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore: nell’adempimento di tale dovere, ogni portavoce tiene comportamenti
eticamente ineccepibili, anche a prescindere dalla rilevanza penale degli stessi. Ai sensi del Regolamento del MoVimento 5 Stelle, i portavoce si astengono da comportamenti suscettibili di pregiudicare l’immagine o l’azione politica del MoVimento 5 Stelle».
ma è più importante l'aver violato il codice di comportamento o l'aver violato la legge?La Raggi si difende(va) dicendo di aver rispettato il primo…a me sembra di sognare.
il codice per i grillini è più importante della legge.sempre più convinto che il M5S sia uno dei più grandi pericoli per la democrazia che incombono su questo Paese.il buono che c'è nella base e fra gli attivisti deve mollare la barca il prima possibile.
Purtroppo la parte sana del M5S è costituita per lo più,a mio parere,da persone che hanno scelto di delegare via internet al proprio ceto politico ogni forma di attività e militanza.Queste persone (ed io ne conosco alcune) non hanno tra le proprie priorità la politica ma le loro esigenze personali e private e quindi delegano volentieri ad altri secondo l'italianissimo motto del "tengo famiglia".Avrebbero dovuto da tempo chiedere ai vertici una forma di coinvolgimento diretto,ma non lo faranno mai.