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OLIO DI RICINO

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[ 22 febbraio ]

Pasquinelli ha dato, nel suo recente articolo MARINE LE PEN: ORDOLIBERISMO O KEYNESISMO?, un giudizio negativo del programma elettorale del Front National, e lo ha fatto mettendo in risalto le differenze con quello per le presidenziali del 2012.


Un lavoro di analisi che (almeno così a noi risulta) nessuno ha fatto, visto che sia i detrattori che i sostenitori della Le Pen si sono limitati a giustificare le loro simpatie, come dire, “a prescindere”.

La cosa non è stata presa bene dai filo-lepenisti, che si annoverano anche tra i nostri lettori. Alcuni di essi ce lo han fatto presente nei loro commenti. Ad esempio questi:

– «e quindi? meglio fillon o macron? non credo proprio …»
– «Bisogna sempre fare attenzione alle finalità e ai modi con cui si scrivono articoli come questo perché poi non ci si può che aspettare giustamente qualcuno che domanda: “e quindi?…”»
– «Il vecchio difetto dei comunisti: la rigidità, l’incapacità di abbandonare i vecchi schemi, la mancanza di fantasia e quando serve di spregiudicatezza.
Decisamente la sinistra è una esperienza chiusa della storia e questo articolo ne è la dimostrazione».

Uno in particolare merita attenzione:

«Mi sembra che qui si continui a soffrire di una grave forma di sinistronzaggine. E’ una brutta malattia che wikipedia consiglia di curare con “robuste dosi di olio di ricino”.
Possibile che ancora si continui a cazzeggiare su questo forum?!
Volete capire una buona volta che bisogna prendere la Bastiglia e se a farlo è la Le Pen, ben venga la Le Pen.
Il mondo va cambiato e per farlo bisogna mettersi in movimento. Chiunque va bene basta iniziare, dopo si raddrizzerà il tiro, si faranno dei correttivi, ma prima ribaltiamo il tavolo, facciamo questa benedetta rivoluzione.Viva chi combatte ora e subito per il proprio paese, per il proprio popolo! Invece di fare le pulci a chi prova a fare qualcosa cercate anche voi di mettervi in marcia, bisogna destabilizzare l’ambiente, bisogna cambiare musica, basta fare i sinistri che puzzano tanto di Vendola e Pd. Svegliatevi bambini! C’è da fare la rivoluzione prima di colazione!»

Al netto della scadenza, qual è il succo? Che se diciamo che l’oligarchia mondialista ed eurocratica è il nemico principale (e lo è), tutto fa brodo, e chiunque andrebbe dunque sostenuto nella sua ascesa al potere, a prescindere da chi esso sia, da ciò che esso dica e voglia, da quali reali interessi faccia. Ci viene in mente l’aforisma di Deng Xiaoping “Non importa se un gatto è bianco o nero, finché cattura i topi”.

Una massima di apparente buon senso. Tutto sta a capire cosa si intenda per “cattura del topo”. La modernizzazione della Cina, rispondeva Deng negli anni ’70. Poi abbiamo visto che questa “modernizzazione” si è palesata come una devastante restaurazione del capitalismo. Deng era quello che negli anni ’50 del secolo scorso si annoverava tra i più ferventi filo-sovietici nel Partito comunista cinese e che Maozedong ridicolizzava dicendo che per per quelli come Deng “anche le scoregge dei russi profumano”. Ecco, vanno in giro alcuni tipi per cui anche le scoregge della Le Pen profumano. Invece non è così.

Il nostro lettore scrive: siccome “bisogna prendere la Bastiglia” è sbagliato “fare le pulci” a chi la va a prendere. Domanda: il Front National vuole davvero espugnare la Bastiglia? Vuole davvero fare la “benedetta rivoluzione”? Io non lo credo. No, se per rivoluzione intendiamo non solo mettere nella stanza dei bottoni oggi presidiata dai servi dell’oligarchia neoliberista qualcun altro ma, appunto, uscire dal sistema economico-sociale presente. L’analisi del programma di chi pretende di dare l’assalto alla Bastiglia serve appunto a capire se il mutamento sarà cosmetico oppure consisterà in quelle profonde trasformazioni sociali di cui c’è bisogno. Abbiamo tentato di dimostrare che, pur di vincere, il Front National non ha solo edulcorato il suo programma di governo per renderlo digeribile a chi comanda davvero (la grande borghesia e l’alta finanza), abbiamo tentato di dimostrare che al neoliberismo mondialista la Le Pen oppone un programma nazional-liberista

Sbagliamo il giudizio? Ce lo si dimostri! Invece i nostri critici che fanno? Copiano la tecnica discorsiva interdittiva del clero neoliberista: mentre questo per delegittimare i propri nemici gli lancia addosso l’anatema “populista uguale fascista”, essi bollano chiunque usi il cervello come un “sinistronzo” “… che puzza come Vendola” e andrebbe curato “con robuste dosi di olio di ricino”. 

Linguaggio e concetti fascisti che mentre fanno il gioco dei poteri neoliberisti, non prendiamo affatto sotto gamba, che ci inducono anzi a tenere alta la guardia, visto che in un futuro non molto lontano, quando l’ordine di cose presenti imploderà, lo scontro che deciderà sul lungo periodo le sorti del nostro Paese, sarà non più coi corifei del mondialismo neoliberista ma, appunto, con le nuove forme di fascismo di cui è già gravida mamma liberismo.

NB

Alla domanda: ” Si, vabbé, ma se foste in Francia, preferireste Macron o Fillon?”. Certo che no. Essendo questi due gli uomini dell’eurocrazia liberista ci auguriamo la loro sconfitta. E se al ballottaggio andasse la Le Pen meglio che vinca la Le Pen. Mettiamola così: l’ascesa al potere di un gollismo corazzato e autoritario sarebbe il male minore. Ma da qui ad entusiasmarsi per la Le Pen, considerarla la risorta Giovanna D’Arco, votarla, ce ne corre. Discuteremo coi nostri compagni francesi quale sarà la posizione tattica più giusta in caso di ballottaggio (molte cose potrebbero accadere di qui al 7 maggio). Quale che sarà la posizione tattica essa dovrà essere giustificata in base alla strategia.

5 pensieri su “OLIO DI RICINO”

  1. Anonimo dice:

    Perché imbrogliate mettendo dei commenti critici accanto al fesso che parla di olio di ricino?Rispondete invece di pensare solo a sminuire gli argomenti degli interlocutori.La questione è:1) oggi non esiste un partito di sinistra che porti avanti le NOSTRE idee antieuropee e antiliberiste. NON C'E', ok?2) non esiste nemmeno una possibilità di rivoluzione popolare.NON ESISTE, mentre esiste il nazionalismo che (a sorpresa) è tornato come ideologia di lotta.Allora vi chiedete se la Le Pen vuole prendere la Bastiglia.OVVIAMENTE NO ma a noi non serve, sarebbe domandare troppo in queste condizioni.NOI DOBBIAMO SOLO SPERARE CHE QUALCUNO ROVESCI IL TAVOLO ossia che l'élite al potere perda l'egemonia, che si crei una situazione conflittuale di vuoto di potere nella quale la gente, improvvisamente e per un periodo di tempo limitato, libera dall'obbligo del pensiero unico, riesca a ribellarsi e a immaginare una via veramente alternativa sia a quella delle élite che a quella dei retrogradi fascisti.Che poi tanto retrogradi non sono perché loro almeno hanno reagito, la sinistra invece èa) il PD2) Ferrero e il suo tubetto di dentifricio3) i gruppuscoli che litigano fra loro e che fino a ieri non erano convinti tutti insieme di dover lottare contro l'euro e la UEAllora un minimo di rispetto per una destra che comunque sia è "popolo che non ci sta".Inutile nascondersi dietro i giochetti dialettici: a noi ha fatto comodo che abbia vinto Trump, dobbiamo sperare che in Olanda vinca Wilders, che in Francia vinca le Pen e in Italia Grillo.

  2. Marco Giannini dice:

    Gradirei rimarcare alcuni aspetti che confermano di come tiri una brutta aria. Non mi riferisco agli spauracchi mainstream contro Trump, Le Pen ecc (anzi speriamo finisca davvero il "Global") bensì al fenomeno del "pestaggio" esaltato.Questa VOLGARE forma di comunicazione/condivisione (perché è anche tale) si nutre di ignoranza (in precedenza ne ho sviscerato parzialmente i contenuti) e dell'"ideologia del Matrix". Possiede una dinamica ingroup/outgroup che trovo più pericolosa addirittura della censura poiché non ne colgo i confini.Due sere fa mettendo nome e cognome (unico a farlo) sotto un articolo inerente la Romania sul blog di Grillo, ho dato l'allarme sul come, UNA VOLTA ANCORA, concetti come UE, corruzione e povertà venissero associati per conferire un messaggio subliminale di non poco conto; erano, per così dire, ASSEMBLATI.Tutto questo mentre in pubblico esprimono una parvenza contraria alla moneta unica.(Per quanto riguarda la UE denuncio da un po' di tempo una sorta di apologia, come anche sulle virtù americane sugli aspetti corruttivi).Nessuno toglie al M5s il merito di convogliare in sé la protesta portando milioni di cittadini ad occuparsi di politica attiva o di potersi scegliere (dall'alto) liberamente la linea, tuttavia è corretto denunziare fenomeni di rango superiore che oltrepassano addirittura la sfera politica verso quella antropologica.Tira davvero una bruttissima aria. Come avete potuto constatare il pestaggio quasi mai entra nel merito ma STIGMATIZZA la persona in modo diffamatorio e personale. Un fenomeno medievale.CONCETTO DI STIGMA è prodromo di razzismo (non per forza legato alla "razza"), persecuzione, pensiero dominante e verticisimo, manipolazione, stillicidio e dileggio.Stigma sono ad esempio "fascista", "sinistronzo", "fannullone" tanto caro alle destre liberiste, "non sei nessuno" tanto caro agli influencer M5s o "malato mentale" tanto caro al PD ecc. Questi stigma quanto spesso abbiamo visto scaricarseli vicendevolmente addosso mediante "flame" infiniti privi di approfondimento e contenuti?Ieri sera ho riconfermato che la corruzione comporta gap etico e in termini redistributivi (e di meritocrazia) ma non causa il debito pubblico. Ho denunciato questa bugia invitando gli attivisti dovrebbero porsi dubbi sulla democrazia interna (rielaborazione): sono fioccate altre offese (la più delicata era "maledetto tecnocrate") unite a concetti vaghi quali "l'economia riguarda l'essere umano e quindi non ha bisogno di numeri" quando non il "se lo dice Beppe LA CAUSA E' LA CORRUZIONE". Messaggi populisti quindi..Quante volte M5s è stato accusato ingiustamente di populismo? Io lo sottolineavo ma adesso ravvedo pure io questa deriva: o erano stati più perspicaci di me o è cambiato repentinamente (dal caso ALDE).Dato che il post sulla Romania avevo avuto la "fortuna" di beccarlo abbastanza in evidenza ma per niente commentato, i miei interventi sono stati notati da molti commentatori. Oggi è uscito un pezzo (notare che il concetto di Debito Pubblico vi è citato "subliminalmente" e sono certo i palati fini ne comprendano la strategia di fondo) sulla corruzione a bocca di un Magistrato. Inutile ricordare che i Magistrati hanno avuto una funzione consapevole per farci aderire all'euro.Ma anche questo è "approfondimento"…ps:Anche se la prova scientifica dimostra l'opposto si smentisce!Medioevo quindi: nel medioevo i processi erano di piazza ed esisteva "la gogna" in primis se riveli dinamiche nucleari (verticismo, euro, libera circolazione).

  3. Anonimo dice:

    Infatti Mao diceva che il gatto doveva sì acchiappare i topi, ma doveva essere necessariamente rosso. Altri tempi, altri equilibri: oggi di quali e quante divisioni si dispone ?Quindi sono d'accordo con il primo commento.A Marco Giannini suggerirei di leggere "L'arte di ottenere sempre ragione" di Schpenhauer ed informarsi circa la praxis marxista-leninista, magari dove si puo' leggere dallo stesso Lenin "il nostro scopo non è quello di convincere i nostri avversari della bontà delle nostre idee, ma di spazzarli via dalla faccia della terra". La IIIa Internazionale era lo Stato maggiore della Rivoluzione mondiale. Stato maggiore significa _militare_.G.Stallman

  4. Anonimo dice:

    Occorre una alleanza fra destra e sinistraa) in nome della democraziab) contro le élite delle banche e della finanzaINSIEME ALLA DESTRA se questa destra condivide i punti a) e b).Prima lo capite, prima vinciamo.

  5. Marco Giannini dice:

    Vedi Stallman, io mi rendo conto che qualcuno disprezzi così tanto gli avversari al punto da spazzarli via dalla faccia della terra. Il problema è quando l'avversario non è chi è iscritto ad altro partito ma chi ragiona…ps:Ti ringrazio del tuo consiglio ne farò tesoro ma a te consiglio la lettura di PNL e Libertà (Bandler)…

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