VI SPIEGO IL MIO NO AL REFERENDUM SULL’EURO di Marco Giannini
[ 18 febbraio ]
Federico Bilotti (Associazione Nazionale Sociologi – Toscana) Giannini la prima cosa che le viene in mente?
R. Inizio con il dire che l’Italia è una Repubblica fondata sulle accise. L’IVA e le accise sono le tasse che alimentano le recessioni ma danno un vantaggio per chi le innalza.
Uscire dall’euro è irrimandabile ma non si può farlo mediante Referendum bensì operando in forma discreta e tramite decreto. La campagna referendaria dura due mesi ed a livello finanziario è una enormità. In questo lasso di tempo, privi dell’unica arma che blocca la speculazione (una Banca Centrale), finiremmo in default. Peraltro siamo entrati in euro senza essere consultati e la vera coerenza è fare altrettanto quando si esce. Qualcuno afferma che sia coerente il contrario ma è chiaro essere anche questo un comportamento manipolatorio, per quanto lecito.
Molte persone credono di portare avanti queste battaglie e sono in buonissima fede ma la strada prospettata loro non è seria e il reale non è un palcoscenico. Sarebbe volgare considerare l’Italia tale non crede? Molta gente si ammazza e continuerà a farlo.
Alcuni semplici esempi: la Norvegia, la Svizzera e la Russia sono Europa ma non UE, la Danimarca e la Svezia sono UE ma non fanno parte dell’eurozona ecc., ecc. La famosa “Europa senza confini” o il “mondo senza confini” non è altro che la libera circolazione delle merci, dei capitali e delle persone. In termini geopolitici l’”esportazione della democrazia” (global) con le buone o con le cattive (vedasi Ucraina).
Significa che non è l’Europa che ci descrivono ma che tale termine è funzionale a nascondere grossi interessi. Mi pare ovvio.
La mia idea è che il Sindaco di Roma non abbia fatto in tempo a metter piede in Campidoglio che già i colleghi di partito, che aveva sconfitto internamente, hanno reso l’aria irrespirabile. E’ verissimo che i giornali si son dati da fare in un modo vergognoso contro la Raggi ma perché, zitti zitti (e su mandato politico), hanno capito che il Movimento 5 Stelle ha alcuni difetti allarmanti, ovunque…
La Raggi è stata eletta democraticamente con buona pace dei suoi nemici acerrimi. Sarebbe il caso la lasciassero in pace.
Vorrei invece rimarcare inoltre che c’è una bella differenza tra democrazia diretta e plebiscito ma, come affermato poco fa, chi non si è dotato di certi strumenti ignora. C’è differenza anche tra attivisti e “delegati” eletti da nessuno. Ma di questo gradirei non parlarne ho già parlato anche troppo.
Il prossimo libro?
Chissà.