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ALITALIA: AL VOTO CON LA PISTOLA ALLA TEMPIA di Giorgio Cremaschi

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[ 21 aprile ]

ALITALIA: CGIL CISL UIL AI LAVORATORI, O MANGI QUESTA MINESTRA O SALTI DALLA FINESTRA. BASTA CON LA MARCHIONNIZZAZIONE DEI GRUPPI DIRIGENTI DEI SINDACATI CONFEDERALI.

Quando un sindacato è capace solo di dire ai lavoratori : o accetti licenziamenti e tagli dei salari o è peggio ancora. O ti pieghi ai diktat di chi comanda o sarà la fine. O assolvi padroni, banche e governo dalle loro responsabilità o sarai condannato solo tu. Quando un sindacato diventa solo il megafono dell’arroganza e della prepotenza della controparte, è giusto chiedersi a cosa davvero serva.
Alitalia è un concentrato di fallimenti, in primo luogo dei governi che si sono succeduti e che sono stati solo capaci di svendere ai privati un patrimonio pubblico. Tutti i grandi paesi europei hanno compagnie aeree di bandiera, servono al paese anche sul piano della sua promozione turistica, commerciale, culturale. Solo l’Italia ha visto i governi, tutti di qualsiasi colore, rinunciare ad avere un ruolo che non fosse quello dei battitori d’asta. Così Alitalia è stata svenduta al meglio della imprenditoria italiana, sostenuta dalle banche, che ha mostrato tutto il suo valore di mercato fallendo clamorosamente. A tutti questi prenditori privati non é stato presentato dal governo alcun conto, ma se ne è agevolata la fuga gratuita, perché nel frattempo i broker di Palazzo Chigi avevano trovato gli sceicchi di Eithad, gli stessi che avevano costosamente fornito l’aereo presidenziale a Matteo Renzi. Questi sceicchi non hanno fatto nulla per la compagnia se non una bella campagna pubblicitaria sulle divise delle assistenti di volo e alla fine sono anch’essi falliti. Ma invece che ricevere una richiesta di danni, si sono visti riassegnare dal governo una Alitalia con meno personale,pagato sempre meno. Fino al prossimo e forse definitivo disastro.
Tutti questi catastrofici passaggi della compagnia aerea sono stati sempre accompaganti da accordi con CGIL CISL UIL , che hanno sottoscritto licenziamenti e peggioramenti dei salari e delle condizioni di lavoro spiegando ai lavoratori che non c’erano alternative. Mai i sindacati confederali hanno cercato di alzare il tiro, mai hanno messo sotto accusa governo e imprese, mai hanno osato dire: se Alitalia serve al paese, visto il fallimento dei privati, nazionalizzatela.
Ad ogni passaggio della crisi Cgil Cisl Uil hanno masticato qualche brontolata e poi si sono seduti al tavolo , da cui si sono alzate solo dopo aver sottoscritto l’ennesima resa. E questo comportamento non è stato una eccezione: da Almaviva alla acciaierie di Piombino, a tante altre crisi, Cgil Cisl Uil hanno sottoscritto sempre lo stesso accordo. Un accordo dove il governo fa il maggiordomo dei padroncini e banchieri di turno, che fanno gli imprenditori grazie ai sacrifici dei lavoratori, fino a che salta tutto e si ricomincia da capo con tagli e massacri sociali.
Un sindacato che sa solo arrendersi, che sa solo spiegare ai lavoratori che si devono piegare fino ad essere schiacciati, questo tipo di sindacato incapace di lottare e che si beve tutte le bugie delle controparti imprenditoriali e di governo, questo sindacato non solo è inutile, ma dannoso. Bastano Marchionne e chi fa come lui per colpire diritti ed interessi del lavoro, non occorre proprio aggiungere sulle spalle dei lavoratori anche un sindacato marchionnizzato.
Ha suscitato quanche sorpresa e anche condanne il mio intervento nella consultazione del M5S sul lavoro e sul sindacato. Bene, rivendico di avere chiesto una legge che garantisca una vera democrazia sindacale e che permetta a forze sindacali nuove e combattive di contestare il monopolio della rappresentanza di Cgil Cisl Uil. Perché quando chi sta ai tavoli delle trattative è solo capace di dire che non ci sono alternative alla resa dei lavoratori, allora è a lui che bisogna trovare una alternativa.

2 pensieri su “ALITALIA: AL VOTO CON LA PISTOLA ALLA TEMPIA di Giorgio Cremaschi”

  1. Anonimo dice:

    O MANGI QUESTA MINESTRA O SALTI DALLA FINESTRANon ho capito cosa vorreste che dicessero. Vi peggioriamo il contratto però se rifutate ve lo miglioriamo?In cosa consiste una lotta sindacale se non nell'opporsi alle condizioni che vuole imporre il padrone?Avevate annunciato scioperi di tutti i tipi però se la gente vota a favore della nuova proposta contrattuale significa che non avrebbe mai scioperato.Mi sbaglio?

  2. Anonimo dice:

    Giorgio Cremaschi è uno dei pochi sindacalisti che non ha tradito i lavoratori. Ogni volta che leggo le sue parole, la mia stima e il mio rispetto per lui crescono. Io sono un lettore qualunque, non mi sono mai occupato di faccende sindacali e non conosco Giorgio Cremaschi. Il mio è il parere di un lettore qualunque: dopo aver letto quello che scrive Giorgio Cremaschi e aver sentito in alcuni programmi radiofonici cosa hanno detto sulla crisi Alitalia certi pseudo-sindacalisti ufficiali (della CGIL per l'esattezza), ho capito bene la differenza tra chi è rimasto fedele alle proprie idee e chi, dietro la veste del sindacalista, in realtà fa il consulente aziendale dei padroni.

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