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IL PAPA È DI SINISTRA? di Piemme

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[ 18 aprile ]«Se faccio la carità a un povero mi chiamano santo, se cerco le cause della povertà mi chiamano comunista».


Queste evocative e significative parole di Papa Francesco sono quelle che han fatto dire a Bertinotti «..a me, marxista di lungo corso, oggi non pare che ci siano cose più interessanti di quelle che dice Papa Francesco, nel desolante panorama politico europeo».

Parole, queste ultime, che hanno suscitato non solo scalpore ma riprovazione da parte di tanti sinistrati. Parole condivise tuttavia da chi non ha più alcuna “ditta” da difendere. Un altro caso è quello di Tomaso Montanari.

Io francamente non sono stupito, nè tantomeno me la sento di lanciare contro Bertinotti alcuna scomunica. E’ certo che se per “sinistra” intendiamo anzitutto una radicale posizione etico-morale di attacco alle diseguaglianze sociali e al capitalismo realmente esistente, Bergoglio sta più a sinistra di tanti esponenti che si dicono di sinistra. La critica morale di Bergoglio al neoliberismo è frontale, senza appello.

C’è un problema, e il problema si chiama “politica”, dove per politica intendo un pensiero ed una prassi tesi a cambiare l’ordine di cose esistenti. Fare politica implica quindi avere non solo una visione del mondo, ma un programma economico e sociale che indichi con quali mezzi e con chi trasformare la società.
Qui casca l’asino di certo cattolicesimo sociale ufficiale. L’astrattezza politica è pari alla radicalità dell’indignazione morale. Ove l’astrattezza maschera la connivenza coi poteri forti, e l’indulgenza politica verso il sistema che moralmente si biasima.

Ma con l’asino cattolico risultano stonati e sgrammaticati, non ce ne vogliano Bertinotti e Montanari, anche apprezzamenti tardivi come i loro.

Perché? Perché, se è vero che ogni proposta politica si appoggia su una base morale, la Politica va ben oltre la morale o, per dirla con Hegel, che in questo seguiva il Macchiavelli, mentre la morale attiene alla sfera personale, la Politica è eticità, riguarda la sfera sociale e statuale. In altre parole è la politica che da corpo e sangue alla morale, non viceversa. Priva di una visione politica la morale è impotente. Senza una conseguente prassi politica anche la morale più caritatevole diventa l’alibi dei furfanti. Come dice l’adagio: l’inferno è lastricato di buone intenzioni.


Non voglio sfuggire alla domanda. Il Papa è di sinistra?
Certo che sì, se consideriamo che di sinistra oggigiorno non ce n’è solo una ma ce ne sono almeno due. C’è una sinistra cosmopolitica che considera salvifica la globalizzazione (a dispetto di quelle che considera mere storture nella sua applicazione) e fa gli scongiuri contro gli stati nazionali. Il Papa è il vero capofila di questa sinistra cosmo-internazionalista e globalista. C’è poi un’altra sinistra, la sinistra patriottica e sovranista che in quanto mette la politica al primo posto, sostiene la de-globalizzazione e il recupero della sovranità nazionale. 
Di questa dicotomia le élite mondialiste, i dominanti, se ne sono accorti da tempo, e temono, ancor più che i revanchismi reazionari, l’avanzata dalle sinistre sovraniste. Pensate un po’ che se n’è accorto anche un quotidiano pesudo-comunista come il manifesto —vedi l’editoriale di ieri, foto sopra. 

Meglio tardi che mai, anche se la scoperta puzza di opportunismo lontano un chilometro (dovranno pur spiegare come mai, mentre in Italia le “sinistra radicali” sono in coma, in Francia avanza Mélenchon).

2 pensieri su “IL PAPA È DI SINISTRA? di Piemme”

  1. Anonimo dice:

    Ho letto l'editoriale de IlManifesto che avete linkato , ma non è vero che lì si evince che IlManifesto si è accorto , ed ha paura , di una "sinistra sovranista" .Dice che , attualmente , ci sono due tendenze egemoni ed entrambe supercapitaliste , il neoliberismo e il sovranismo ; e che il sovranismo non è affatto temuto dal grande capitale ma , come il fascismo/nazionalismo negli anni '30 , è una soluzione capitalista alla crisi del capitale . Quanto alle proposte "politiche" concrete , che secondo voi mancherebbero a quelli che voi chiamate sinistrati internzazionalisti/cosmopoliti , in realtà ne ho lette parecchie ( l'ultima di Brancaccio ) che vanno tutte nella direzione di democratizzare le attuali istituzioni politiche mondiali e continentali ( a partire dal FMI e dalla Banca Mondiale ) , obbligando e incentivando la cooperazione . I nemici di queste politiche ( forse le uniche proposte politiche , nel 2017 , in grado veramente di imbrigliare e democratizzare la logica capitalista ; perché se non è così , se cioè è solamente la proposta "sovranista" quella in grado di dominare nel 2017 le dinamiche capitaliste , allora i sovranisti dovrebbero proporre il sovranismo anche a San Marino o al Kossovo ) sembrano essere proprio i partiti che si rifanno all'interesse nazionale . Premettendo ( a meno di smentite ) che la proposta "politica" concreta dei sovranisti non è certamente la dittatura del proletariato ( anche perché il proletariato , quello vero , oggi , non è più "italiano" o "tedesco" o "francese" o "sanmarinese" , ma si trova nel Terzo e Quarto Mondo e , quel poco rimasto in Italia , Germania o Francia o SanMarino , non ha nemmeno la cittadinanza e i diritti politici ) , qual è la proposta politica concreta dei sovranisti ?Tra i sovranisti c'è chi ( tra questi Sollevazione ) propone una maggiore spesa pubblica e una maggiore redistribuzione ( e ne va dato atto ): ma al di là della proposta , non ho letto ( magari mi è sfuggita ) alcuna soluzione concreta e fattibile per attuarla . Quindi , per adesso , le uniche "politiche" concrete dei sovranisti sembrano essere due : le svalutazioni competitive di Bagnai e la retorica identitaria contro i migranti . Quanto questo sovranismo , nel 2017 , abbia una reale efficacia sovrana ( piuttosto che essere quel sembra essere : strumento coercitivo di controllo ravvicinato alle realtà sociali ) e abbia a che fare con la Sinistra risulta veramente faticoso capirlo .

  2. Anonimo dice:

    "Il Papa è il vero capofila di questa sinistra cosmo-internazionalista". Già, molti falsi idoli insieme a Tsipras, Sanders, Corbyn che dovremmo riconoscere in anticipo.L'ultimo falso idolo è Melenchon, voglio dirlo con le parole di Cremaschi di poco fa:Melenchon su via Tsipras e perderà .. peccato perché vera sinistra serveEd aggiungo io, i falsi idoli fanno solo più danno perché contribuiscono a demolire la sinistra piuttosto che ricostruirla. Che il falso idolo perda è cosa che mi auguro fortemente.

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