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NAPOLI: RAZZISMO AL CONTRARIO

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[ 13 luglio 2017 ]

Volentieri pubblichiamo questa lettera giuntaci da un lettore napoletano.
«Ieri in centro, si è svolto un corteo per protestare contro la morte di un immigrato africano. Nome: Ibrahim Manneh, 24enne nato in Gambia e da sette anni in Italia.

Ibrahim, 24 anni, dal Gambia “morto per razzismo e malasanità”: la denuncia dell’Ex OpgSeguici su FacebookIbrahim si era sentito male domenica scorsa, recatosi in ospedale,  lo hanno rispedito a casa dicendo che non c’era nulla che giustificasse il ricovero. Poco dopo è invece deceduto.

L’ennesimo vergognoso caso di malasanità italiana (che qui in Campania tocca il fondo). 
Bene han fatto, quindi, gli amici di colore di Ibrahim a protestare.
Orbene, certa estrema sinistra napoletana si è fiondata sulla tragedia, affiancando la protesta degli immigrati, chiedendo (giustamente) “verità e giustizia per Ibrahim Manneh” e poi urlando contro il “razzismo sanitario”.

Cazzo, mi son detto! ma questi si accorgono dei morti per malasanità solo quando ci lascia le penne un immigrato? Ma lo sanno che sono circa 90 al giorno i morti per malasanità in Italia? 
Una vera e propria strage sociale. Cito da un’inchiesta del Corriere della Sera:

«Sui decessi per malasanità i dati sono piuttosto vari, oscillano fra i 14 mila (secondo l’Associazione degli anestesisti) e i 50 mila (secondo Assinform, editore di riviste specializzate nel settore del rischio nel campo della sanità) ogni anno solo nel nostro Paese: il 50% si sarebbe potuto evitare. E 320 mila persone subiscono un danno, con un costo pari all’1% del Pil, ben dieci miliardi di euro l’anno».

Una strage che ovviamente colpisce gli italiani meno abbienti, che non possono curarsi in costose cliniche private. Non ho visto in questi anni nessun corteo per protestare contro i decessi per malasanità che colpisce i mie disgraziati concittadini, di Forcella, di Barra o del Rione Sanità.

E certo che occorre contrastare il razzismo, ma qui c’è un razzismo al contrario. Che sinistra è quella dello “accoglientismo” indiscriminato, quella degli inni alla “Italia meticcia”, degli appelli ad abbattere tutte le frontiere? 

E’ sinistra quella che emula il filantropismo ipocrita della Chiesa cattolica? Non è forse evidente che così facendo si lascia alle destre razziste campo aperto?

Lo confesso, non capisco più un cazzo. Tantomeno di quel che gridano gli immigrati al megafono…»

7 pensieri su “NAPOLI: RAZZISMO AL CONTRARIO”

  1. Anonimo dice:

    A parte che non è vero che i movimenti di sinistra e la sinistra extraparlamentare ( ma anche parlamentare ) non abbia mai protestato contro i costi e le disfunzioni della Sanità..Ma soprattutto il lettore napoletano dovrebbe se mai chiedersi che sinistra sarebbe quella che volesse distinguere le persone in base alle origini …

  2. Anonimo dice:

    Carissimi,come ho detto commentando l'articolo precedente, quello sul discorso di Melenchon, è sulle cose concrete che ci si deve misurare. Ed è sulle cose concrete che ci si unisce e ci si divide.Dunque: qual è la linea di Programma101 sul tema dell'immigrazione? Cosa farebbe Programma101 in parlamento su questo tema? Cosa c'è di sbagliato nell'azione dei governi (chiamiamoli così…) di oggi e di ieri e cosa invece dovrebbe fare un governo appoggiato o integrato da Programma101?Un decalogo, o anche meno di dieci punti se ne bastano meno, sarebbero un ottimo inizio anche dal punto di vista comunicativo. Abbiamo capito benissimo tutti i discorsi sulla Costituzione, sul Patriottismmo Costituzionale, sul Socialismo Costituzionale, sul Costituzionalismo Costituzionale. Purtroppo non c'è manco mezzo comma nella costituzione italiana riguardante il tema dell'immigrazione. Ci sono le leggi ordinarie e c'è l'operato dei governi. Da quelli si deve partire.Detto questo, mi permetto di fare un appunto ad un passaggio dell'articolo. Quella linkata non è affatto un'inchiesta, ma un semplice articolo di cronaca. Avevo liquidato piuttosto brutalmente tutto il panorama del "giornalismo" italiano, ma mi devo ahimé rendere conto che un pessimo "giornalismo" alla lunga ha avuto un effetto estremamente deteriore sui suoi stessi lettori. E si finisce per non saper distinguere una bicicletta da un treno.Faccio inoltre notare che lo stesso articolo suggerisce – giustamente – prudenza nell'analizzare certi dati. Il fatto stesso che una di queste stime parli di 14000 morti l'anno e un'altra di 50000… Beh, si capisce subito che qualcuno sta letteralmente dando i numeri.Ultimo ma non ultimo: la data. L'articolo risale al 2004. Tredici anni or sono! In apertura campeggia il nome di Sirchia! Urca, e chi se lo ricordava! Sarà ancora vivo?Fatte queste puntigliose precisazioni, il fatto che la sanità pubblica (ma anche quella privata in termini di profitti, ma pubblica in termini di spesa) in Italia presenti una miriade di situazioni da manicomio è fatto noto. Anche qui, sempre per restare sul tema cose concrete, cosa vuole proporre Programma101 ai suoi potenziali elettori?Inoltre, non potrebbe essere un inizio di qualcosa se si tentasse di accostare qualcuno che lotta come lavoratore nella sanità pubblica (dottore, infermiere, portantino, impiegato, chiunque) e si ascoltasse cosa hanno da dire proprio loro sul tema? Oppure è sensato crearsi una "linea" pur stando all'oscuro della vera situazione sul campo e di tanti aspetti che da esterni ad un certo settore per forza di cose si ignorano?CordialitàBarbaro D'Urso

  3. Anonimo dice:

    Certo, lo sanno tutti che l' uomo é immortale, salvo errori medici!Giulio Bonali (medico e comunista)

  4. Anonimo dice:

    segnalo: C-star la nave anti-ONGdefend europagenerazione identitaria

  5. Anonimo dice:

    Una sola ambulanza in città, muore per un attacco d'asmaCaltagirone: vittima una giovane di Mineo, tardiva e vana corsa in ospedaleLA SICILIA DEL 13 LUGLIOhttp://www.lasicilia.it/news/catania/94879/una-sola-ambulanza-in-citta-muore-per-un-attacco-d-asma.html

  6. Anonimo dice:

    Anonimo scrive:14 luglio 2017 17:43"Una sola ambulanza in città, muore per un attacco d'asmaCaltagirone: vittima una giovane di Mineo, tardiva e vana corsa in ospedale".E anche questa NON E' malasanità, bensì' MALGOVERNO!Medici e paramedici, specialmente negli ospedali, sono costretti a turni di lavoro massacranti, e quando ci scappa il morto la nemica del popolo Lorenzin manda i suoi ispettori …a ispezionare gli effetti criminali dei continui tagli selvaggi alla sanità da lei stessa perpetrati a alla ricerca di qualche incolpevole capro espiatorio da far linciare moralmente al posto suo!Giulio Bonali (comunista e medico)

  7. Anonimo dice:

    @ Anonimo del 14 luglio 2017 17:43Ad individuare i diretti responsabili ci penserà qualcuno? E, una volta fatto questo, ci sarà chi andrà a buttare giù la porta dietro cui stanno costoro per prenderli per il collo?La colpa, nel caso specifico, si può ascrivere al personale sanitario di quella città? All'autista dell'ambulanza? Oppure, visto che siamo in tema, al primo immigrato/rifugiato/clandestino melanoderma che passa per la strada? O ancora è una cosa risolvibile solo dopo aver piantato il paletto di frassino nel torace del signor Juncker a Bruxelles? Bisogna aspettare che qualche centrale rivoluzionaria – ma quale? – suoni le campane a battente per iniziare l'insurrezione? E se si finisce per aspettare Godot e intanto, per soprammercato, si crepa pure?Si sta freschi in Italia, amici miei. Sempre tutti a bofonchiare su tutto e sul suo contrario e poi la sera tutti quanti a drogarsi peggio degli eroinomani con la quotidiana dose somministrata da pusher che, a seconda dei gusti personali, possono prendere i nomi di Vespa, Berlinguer, Ranucci, Floris, Paragone, Santoro, Formigli e via vomitando, tutti a riempirsi il cranio della merda più tossica e a masturbarsi mentalmente per i teatrini dei finti "scontri" fra i cazzo di piddini, leghisti, grillini, opinionisti-tuttologi borderline e altro materiale umano di risulta.Tenete a mente questo: alla stragrande maggioranza degli italiani si può fare di tutto e di più. Tanto non si ribellano. So' tutti morti e nun se ne so' accorti.CordialmenteBarbaro D'Urso

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