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IL CORPO DELLE DONNE, L’ISLAM E L’OCCIDENTE di anonima

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[ 24 agosto 2017 ]

L’articolo PAOLO BARNARD E L’ISLAM, com’era prevedibile, ha suscitato l’ira degli islamofobi. Cos’è una fobia? La paura angosciosa per lo più immotivata e quindi a carattere patologico.

E quanto questa fobia sia “immotivata”, basata su pregiudizi implicitamente razzisti lo dimostra questo commento:

«E’ innegabile l’alta correlazione mondiale tra mutilazioni femminili e influenza islamica. Bisogna anche condannare le mutilazioni maschili… per me, se ste cose le fai A CASA MIA, ti dò 30 anni di galera (lesioni + tortura + tentato omicidio) e questo anche per le mutilazioni maschili e vale pure per gli ebrei».

L’islamofobia patologica grida allo sdegno per le pratiche della Clitoridectomia e infibulazione malgrado tali pratiche sono vietate dall’ISLAM.*  Tace invece sul fatto che proprio il “progredito e avanzato” Occidente è una vera e propria fabbrica fordista di mutilazioni dei corpi, femminili anzitutto. Ciò ovviamente non per qualche prescrizione di carattere religioso o spirituale, ma per qualcosa di molto più profano: l’idolatria del corpo, diventato, per la “medicina”, eufemisticamente chiamata “estetica”, oggetto di manipolazioni artificiali e seriali. Ne ha fatta di strada, qui in Occidente… l’emancipazione femminile.
Ringraziamo l’anonima che ce lo ha ricordato con il commento qui sotto.

«Ma prima di preoccuparci e soprattutto indignarci delle altrui pratiche millenarie, perchè non ci concentriamo sulle occidentali barbare “amputazioni” delle parti intime femminile e non solo? In occidente siamo più furbi, e la chiamiamo “chirurgia estetica”.
Esistono pratiche sempre più diffuse di modifiche chirurgiche e non, eseguibili sui genitali femminili su richiesta dell’interessata: tatuaggi, piercing, chirurgia estetica genitale …

altrettanto inconcepibili ed inumane come le mutilazioni genitali di altre culture.


Ecco un esempio delle occidentali mutilazioni:

– Riduzione delle piccole labbra (labioplastica riduttiva o ninfectomia):– Labioplastica vaginale additiva– Riduzione delle grandi labbra– Liposuzione del pube– Lipofilling del pube– Esposizione del clitoride– Clitoridoplastica di riduzione– Ricostruzione dell’imene (imenoplastica)– Ringiovanimento vaginale o vaginoplastica (cosmetic vaginal tightening):– Perineoplastica– Amplificazione del punto G

Le ripercussioni sulla salute fisica ed emotiva?
dolore, il gonfiore e la sensazione di tensione, formazione di ematomi, le infezioni, le emorragie, complicanze quali ritenzione urinaria, infezioni vescicali ed ematuria; la

labioplastica o vaginoplastica interferisce durante i parti a causa degli esiti cicatriziali, i rapporti sessuali sono alterati.
Anche se medicalizzate, si tratta sempre di “amputazioni”! Ma noi ne andiamo orgogliosi, perchè esaltano il diritto individuale di modificare il nostro corpo per adeguarlo ad un ideale di bellezza altro., frutto della perfida civiltà dell’immagine.


Vogliamo spostarci in Italia? Vogliamo parlare, al di là della chirurgia estetica, di quella pratica, diffusa a partire dall”800, chiamata Episiotomia, della quale l’OMS denuncia che “l’utilizzo sistematico della pratica dell’episiotomia, non ha giustificazione scientifica”.
Di cosa si tratta? L’episiotomia è un taglio praticato su vulva e vagina durante la fase espulsiva del parto. Le principali evidenze scientifiche mostrano che l’episiotomia NON va praticata, perché non è utile in nessuna delle circostanze in cui si pensava che lo fosse, eppure dal ‘800 noi continuiamo a praticarla, sempre.


In Italia è praticata sul 70% delle partorienti nell’Italia del sud, nel 60% a nord.


Questo significa che oltre 200.000 donne durante il parto ricevono un taglio delle parti intime, con gravi conseguenze sulla propria vita sessuale e fisica, senza che vi siano motivazioni mediche specifiche.
Una lacerazione spontanea è meglio di un’episiotomia
In ogni caso, una lacerazione spontanea è da preferire all’episiotomia poiché ha un decorso molto più breve, non coinvolge necessariamente il muscolo, e la sua cicatrizzazione è più rapida di quella dell’episiotomia.

In conclusione, colpisce che nelle culture in cui si pratica l’infibulazione, la posizione delle donne è che sono convinte della “validità” delle giustificazioni tradizionali ed anzi esse stesse si pongono come attive propugnatrici degli ideali tradizionali e delle pratiche che si ritengono veicolarli, esattamente come le donne occidentali sono convinte delle mutilazioni da chirurgia estetica e se ne fregano delle alterazioni del vissuto sessuale o del dolore al parto, inchinate ad un modello estetico indotto.
A ciascuno le proprie battaglie?»


  • * CLITORIDECTOMIA, INFIBULAZIONE E ISLAM
    INFORMARSI PRIMA DI DIRE SCIOCCHEZZE (COME FA BARNARD)

    So che non convincerò chi è affetto da islamofobia, ma la precisazione che mi accingo a compiere è doverosa.

    La clitoridectomia (rimozione totale della clitoride) o, peggio, l’infibulazione (clitoridectomia seguita dall’asportazione delle piccole labbra e dalla cucitura delle grandi labbra), non solo non è una pratica islamica, essa è HARAM, VIETATA dall’ISLAM.

    Alcuni anti-musulmani a prescindere fanno confusione con il KHIFAD, del quale si parla effetti in tre ahadith. Ossia di una piccola incisione sul clitoride che equivale alla circoncisione maschile (KHITAN). Segnalo poi che questa pratica non è considerata obbligatoria da ben tre scuole giuridiche.

    Che CLITORIDECTOMIA e INFIBULAZIONE non abbiano origine islamiche (egizia in particolare) è confermato da ogni studio antropologico.
    Da notare infine che essa pratica viene a tutt’oggi effettuata in ampia scala non solo in zone musulmane ma pure dai cristiani copti come anche di rito cattolico: nel Corno d’Africa (Etiopia ed Eritrea), in Sudan, Sud Sudan e in Kenya

    Moreno Pasquinelli

7 pensieri su “IL CORPO DELLE DONNE, L’ISLAM E L’OCCIDENTE di anonima”

  1. Ippolito Grimaldi dice:

    spero di non offendere le sensibilità di nessuno, ma, non riesco a vedere alcuna analogia tra l' infibulazione di bambine di 5 anni e altre pratiche chirurgiche con finalità estetiche delle culture occidentali, non ci riesco proprio.

  2. Radek dice:

    Il discorso sull'Islam ed Occidente non si riduce – credo – alle rispettive "deformazioni fisiche".Apprezzo l'intervento di anonima. Tuttavia i piani sono diversi.Le "fatue" interpolazioni sui corpi femminili sono – in occidente – scelte individuali, sicuramente conseguenti a forme di manipolazione provenienti dal mercato e dal flusso degli stili di vita, sempre mutevole. Ma sono apporti o ablazioni che non avvengono per coazione diretta. Nell'islam la circoncisione maschile è obbligatoria, come è obbligatorio il controllo del corpo delle donne e la verginità pre-matrimoniale femminile.Se gli occidentali sono sottoposti ad una marchiatura commerciale facoltativa, i musulmani sono sottoposti ad una marchiatura religiosa obbligatoria.Cio che appartiene alla sfera dei diritti o delle opzioni disponibili per noi, costituisce dovere indisponibile per loro.Una parte di ciò che è relativo per noi (tutti i non musulmani) ascende all'assoluto per i musulmani.Con un effetto drammatico. L'empirico storico di cui le rivelazioni islamiche sono piene viene elevato all'assoluto, con l'effetto che quando il relativo viene affermato come assoluto spesso trasfigura nel comico e nel grottesco.Cosicchè la vita di un devoto si dipana in groviglio di halal e di haram.saluti Radek

  3. Anonimo dice:

    bravo Radek ci voleva il tuo appunto

  4. Anonimo dice:

    La cultura mussulmana ha invaso silenziosamente l’Occidente e già sta conquistando adepti e mostrando i sui artigli.In Francia sono presenti 5 milioni di mussulmani che equivalgono a 5 milioni di problemi, in Gran Bretagna e Germania 3 milioni cada uno ed in Spagna 2 milioni. Negli USA 500.000 circa e si aprono nuove moschee in Sant’Antonio e altrove…Loro, i mussulmani, operano in silenzio ed alcuni sembrano essere pacifici mentre si stanno inserendo, tuttavia, quando riescono a divenire maggioranza, impongono le loro leggi e diventano violenti.Oggi li possiamo vedere timidi e impauriti al fianco di dirigenti dell’Occidente nelle manifestazioni che ci sono state in Francia ma un domani li potremo vedere finanziando con i loro petroldollari i più sanguinosi terroristi islamici.Lezione di Putin all’Occidente.Qualche anno addietro il re dell’Arabia Saudita si era recato in visita da Putin a Mosca. Prima di partire disse che avrebbe voluto comprare, con denaro totalmente saudita, un grande apprezzamento di terreno ed edificare una grande moschea nella capitale russa.“Non ci sono problemi”, rispose il presidente russo, “tuttavia questo ad una condizione, che si autorizzi la costruzione, anche nella vostra capitale araba, di una grande Chiesa ortodossa”.“Non può essere”, disse il monarca saudita. “Perchè” ? Domandò Putin.“Perchè la vostra religione nn è la vera religione e non possiamo permettere che si inganni il popolo”,“Io la penso uguale sulla vostra religione e tuttavia permetterei di edificare il tempio se ci fosse reciprocità. Così che abbiamo terminato l’argomento”, rispose Putin.Il 4 di Agosto del 2013 il leader russo si è diretto alla Duna con questo discorso riguardo alle tensioni con le minoranze etniche:“In Russia dovete vivere come russi, Qualsiasi minoranza di qualunque parte che voglia vivere in Russia, lavorare in Russia e mangiare in Russia deve parlate russo e rispettare le leggi russe. Se loro preferiscono vivere in base alla Saharia e vivere una vita da mussulmani, li consigliamo di recarsi a vivere in quei luoghi dove questa sia la legge dello Stato.Russian President Vladimir PutinLa Russia non necessita di minoranze mussulmane, queste minoranze necessitano della Russia e non garantiamo loro privilegi speciali nè cerchiamo di cambiare le nostre leggi per adattarle alle loro esigenze. Non ci importa per quanto possano protestare e gridare a gran voce alla “discriminazione”. Noi non tolleriamo mancanza di rispetto verso la nostra cultura russa. Noi dobbiamo apprendere molto dal suicidio dei paesi europei se vogliamo sopravvivere come Nazione”.“I mussulmani stanno imponendosi in questi paesi”, ha proseguito Putin, ” ma non riusciranno a farlo in Russia, le tradizioni ed i costumi russi non sono compatibili con la mancanza di cultura e di forme primitive caratteristiche della Saharia e dei mussulmani.Quando questo onorevole corpo di legislatori penserà di approvare nuove leggi , dovrà tenere a mente per primo gli interessi nazionali russi, osservando che le minoranze mussulmane non sono russi”.Alla fine del discorso i membri del Parlamento (Duna) si sono alzati in piedi ed hanno fatto una ovazione verso Putin della durata di 5 minuti.Impara dalle persone serie Pasqui'!

  5. Luca Tonelli dice:

    Difatti la moschea più grande d europa si trova proprio a Mosca.

  6. Anonimo dice:

    Il capitalismo non è un assoluto? Perfavore fatemi sapere dov'è che si sceglie che non me ne sono mai accorto.Franco

  7. Anonimo dice:

    ma ancora con ste stupidaggini? islamofobia?e VOI invece ancora con l'autorazzismo e l'esaltazione delle culture "altre"?io avevo parlato in generale di mutilazioni genitali, roba da malati mentali sadici all'ultimo stadio che servono per danneggiare l'istinto sessuale, quindi rientra anche la "piccola incisione".ma che vuoi che sia una piccola incisione… na bazzecola!come dire: non ti torturo coi coltelli ma solo con gli spilli quindi sono buono.ribadisco: 30 anni di galera, da estendere anche a chi, non islamico, difende ste malattie mentali (apologia di reato + istigazione a delinquere).p.s. le deficienti occidentali che si plastificano lo fanno volontariamente e da adulte, piccolo particolare insignificante…

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