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ALFREDO, MA CHE CAZZO DICI?

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[ 19 settembre 2017 ]

Abbiamo sempre espresso pubblica stima per Alfredo D’Attorre ogni volta che con coraggio ha spiegato che l’€uro è per l’Italia come la corda che sostiene l’impiccato.

Ahinoi anche D’Attorre è una conferma che si può capire un particolare senza comprendere un’acca del tutto. Né, tantomeno, aver capito una cosa, è indice di coerenza politica.

Uscito dal PD per fondare Sinistra Italiana, l’ha lasciata ancor prima che finisse il congresso fondativo per raggiungere MDP di D’Alema e Bersani, ovvero, un movimento di ceto politico più eurista di Renzi ed anzi, come pensiamo noi, l’ala sinistra del “partito tedesco”. La qual cosa mise in imbarazzo prima di tutti Stefano Fassina, che invece restò a fare la mosca bianca dentro Sinistra Italiana (alias SEL).

E’ triste alquanto dover rubricare l’ultima bestialità di D’Attorre (cognome che comincia don una D maiuscola apostrafata, e ogni riferimento a D’Alema non è casuale). Si tratta di quanto riporta il Corriere della Sera di oggi, 19 settembre e riguarda il sistema elettorale:

«D’Attorre spiega che MDP è contrario al Rosatellum perché “non garantisce né la rappresentanza né la governabilità. Siamo d’accordo con Pisapia nel dire sì ad un vero Mattarellum o, in alternativa, al sistema tedesco”».

Alfrè, ci vuole una bella faccia tosta a sostenere che il Mattarellum 75% dei seggi con sistema maggioritario e sbarramento al 4%!— “garantisce la rappresentanza! 

Basti pensare che  questo diabolico sistema entrò in vigore nel 1993 dopo il famigerato referendum Segni e che dunque segna la morte della compianta prima repubblica e grazie al quale entrammo in questa putrida seconda. 

Aveva proprio ragione Leonardo Mazzei!

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