14 visite totali, 1 visite odierne

Browse By

CONFESSIONI DI UN SICILIANO RIBELLE di Giovanni Di Cristina

14 visite totali, 1 visite odierne

[ 7 settembre 2017 ]

A tutti i siciliani indecisi e astensionisti cronici
Ecco perché bisogna ribellarsi e impegnarsi

Le elezioni siciliane si approssimano. Ancora una volta la Sicilia è un banco di prova per gli equilibri politici nazionali. La sola e vera novità nel panorama dell’isola è il movimento che sta dando corpo alla lista NOI SICILIANI CON BUSALACCHI – SICILIA LIBERA E SOVRANA [nella foto Franco Busalacchi]. 
Giovanni De Cristina ne è un promotore.
Vi racconto l’esperienza diretta, la mia, di un uomo, prima ancora che elettore, che ha preso pienamente conoscenza e coscienza dello stato dell’attuale situazione politico-amministrativa …

Premetto che non ho mai fatto politica né attiva e diretta, né con approcci di tipo indiretto (simpatizzante, attivista, militante – forme che ritengo nobili, a differenza di portaborse, “cliente”, leccaculo – forme meschine e deplorevoli); non ho mai avuto un punto di vista “allineato” né a dx né a sx; anzi, colgo l’occasione per sottolineare che il “mondo” (è un mio punto di vista abbastanza consolidato) non è solo nero né solo bianco, piuttosto è caratterizzato dalle sfumature di grigio e, soprattutto, per fortuna, dai colori.

Mi sono sempre tenuto alla larga dai diversi contesti politici a me vicini che ho sempre ritenuto, nelle varie epoche e con sistematicità, inquinati, contaminati, non condivisibili nel pensiero e nei fatti; insomma, nessun soggetto politico ha mai allettato una mia possibile partecipazione diretta, né mi ha convinto e tanto meno abbindolato, per quanto, di tanto in tanto, anche io, come del resto mediamente succede, abbia ricevuto “offerte” di candidature e di ruoli amministrativo-politici (leggasi deleghe assessoriali comunali).

Mi considero un uomo libero nel pensiero, nei fatti e nella sostanza, e ho sempre ritenuto che la politica è una cosa necessaria, bella e seria e, nonostante ciò, forse sbagliando, mi sono tenuto sempre distante dagli “ambienti” e dai salotti della politica.

Tale mio atteggiamento e tale scelta, però, non hanno annacquato il mio spirito ribelle, critico e anticonformista rispetto al “sistema”, spirito che ho cercato sempre, inconsapevolmente, di reprimere.

Ma come le leggi della fisica meccanica e della chimica ci insegnano, una molla, se la comprimi molto, rischi di deformarla definitivamente ovvero è possibile che, all’improvviso, risponda con la propria capacità e forza di reazione intrinseca.


Nessun percorso di vita risulta definitivamente segnato e definito, e pur avendo da poco superato i miei primi 50 anni, oggi posso dire di avere consolidato una maggiore consapevolezza rispetto al fatto che ognuno di noi dovrebbe dare un pò del proprio contributo, senza più esitazioni e ritardi, ad un mondo e alle sue componenti (persone, processi, ambiente, etc) che ha bisogno di attenzioni e di tante azioni positive.

Non più tardi di 2 anni fa ho avuto l’occasione e la fortuna di conoscere, in contesti lavorativi e in virtù della professione tecnica che svolgo, alcune persone capaci di analizzare, con rara lucidità, le questioni e lo status delle diverse politiche (regionale, nazionale, UE, internazionale) e le problematiche complesse connesse.

Mi sono confrontato, liberamente, ho dibattuto, ho ascoltato, ho pensato, ho letto e studiato, ho meditato e, alla fine, mi sono reso conto di avere avuto una chance, l’occasione della vita di conoscere un gruppo di persone che mi ha aperto la mente ed allargato le conoscenze e gli orizzonti dell’universo della politica, persone capaci e liberamente pensanti, in grado di analizzare con consapevolezza fatti e questioni politiche e con il giusto grado di determinazione e competenza per individuare problematiche e soluzioni ed azioni da attivare.

Questioni predominanti riguardanti:

– l’uscita dall’Euro e la riattivazione della moneta nazionale;

– la riacquisizione della sovranità nazionale con attivazione di un percorso di fuoriuscita dalle attuali e non più condivisibili politiche della UE a trazione tedesca/franco-tedesca che hanno determinato basso potere d’acquisto monetario successivo al cambio lira/euro, ulteriore disoccupazione, povertà, disagio sociale, scomparsa della classe media borghese;

– il contrasto alla globalizzazione sfrenata dei mercati, alle oligarchie neoliberiste, finanziarie e speculative, alla delocalizzazione ed alla schiavizzazione delle popolazioni delle nazioni di destinazione;

– l’oligarchia delle banche, e il loro “non ruolo”, a servizio dei mercati e del finanz-capitalismo piuttosto che delle esigenze dei cittadini e delle imprese sane;

– lo sfruttamento, senza scrupoli, delle risorse naturali e la depauperazione delle risorse ambientali, con le nuove ipotesi di colonialismo verso le nazioni africane e centro-sud-americane, con azioni di depredamento delle risorse e inquinamento irreversibile di tali territori;

– la riappropriazione formale e sostanziale dell’autonomia prevista dallo statuto Siciliano, direttamente collegato alla costituzione italiana e di cui è parte integrante, con l’attuazione di tutte le prerogative che esso contiene a favore della Sicilia e dei Siciliani; (Vi invito a meditare sulle potenzialità finanziare della Sicilia con la semplice applicazione dell’art. 40 dello Statuto e la piena applicazione degli artt. 37 e 38); sembrerebbe (come asseriscono alcuni esperti economisti) che lo Stato debba alla Sicilia (per la non puntuale applicazione degli articoli dello Statuto relativi a questioni collegate all’uso e gestione di risorse finanziarie e trasferimenti) la modica cifra di 146 miliardi di € (una cifra mostruosa !!!!);

– la piena applicazione del principio della spesa pubblica intelligente ed efficace, capace di attivare un ammodernamento, strutturale e funzionale, della nostra Regione e della Nazione, in grado di innescare nuova capacità operativa imprenditoriale e nuova crescita occupazionale garantendo condizioni di lavoro per tutti in osservanza ai principi costituzionali (art. 1); mi si potrebbe obiettare, a questo punto, che fuoriuscendo dalla UE, si prederebbe quel serbatoio di risorse finanziarie (fondi comunitari) che servono proprio agli investimenti; niente di più falso !!! intanto le risorse UE, in generale, non possono utilizzarsi per operazioni di riqualificazione messa in sicurezza e manutenzione della maggior parte delle opere pubbliche che hanno bisogno di cura e manutenzione (es strade); inoltre riporto il “saldo netto” per il periodo 2009-2015 tra versamenti fatti alla UE e accrediti ricevuti che, per la Corte dei Conti è di ben 37,747 miliardi, per una media di 5,4 miliardi persi all’anno di differenza tra quanto l’Italia ha dato e quanto ha ricevuto da Bruxelles (si arriva in realtà a 5,5 miliardi per via di una recente decisione che ha ricalibrato gli apporti dei singoli Stati) (cfr dato AGI Agenzia Giornalistica Italia). Vi pare poco ?

– il rifiuto delle recenti politiche regionali, che hanno dato evidenza, incontrovertibile, delle diverse forme di ascarismo attuate dai diversi governatori, assessori e parlamentari succedutesi, che hanno venduto e svenduto la Sicilia alle politiche oligarchiche romane e agli interessi della UE targata tedesca, sottomettendosi al formalismo di trattati e regolamenti UE, devastanti per le sorti del meridione d’Europa (vedi gli effetti sul sistema Grecia, ormai una nazione, dal passato glorioso e culla della civiltà, che oggi, di fatto, è all’asta e ove spregiudicati investitori stranieri – tedeschi e cinesi in primis – stanno comprando il comprabile attraverso il meccanismo dei pignoramenti e delle svendite all’asta);

– la proiezione della Sicilia in un contesto socio-economico internazionale, attraverso cui la stessa possa consolidare il ruolo fisico/geografico e strategico, non militare, ma piuttosto storico-economico e turistico-culturale nel centro del Mediterraneo;

– la lotta contro la corruzione diffusa, il malaffare e gli interessi privati nella gestione pubblica; contro l’inezia amministrativa e la mancanza di competenza nei differenti e plurimi contesti della gestione di attività pubbliche;

– la lotta reale alla mafia e la presa di distanza rispetto ai professionisti dell’antimafia, altro recente “cancro” diffusosi nelle nostre collettività (con particolare riferimento, anche, all’applicazione distorta delle procedure connesse —cfr questione Saguto & Co e mala gestione dei beni confiscati; ritengo che una politica sana onesta e competente possa determinare le condizioni per ridurre a zero quel substrato grigio in cui si innesta il malaffare politico-mafioso e da cui lo stesso trae sostentamento;

– la mancata affermazione del principio meritocratico e la lotta contro il clientelismo stratificato, vero elemento di schiavismo subdolo, che molte parti della popolazione, inconsciamente ancora approccia e subisce in modo deleterio;

– la piena affermazione della democrazia del popolo e la ristabilizzazione degli interessi comuni e delle collettività;

Vi pare poco ?

Tali argomentazioni mi hanno profondamente colpito e suscitato interesse, rabbia, voglia di cambiamento ed energia per contribuire e partecipare attivamente.

Abbiamo pianificato, attivato e realizzato incontri e riunioni, abbiamo analizzato questioni e problemi e, giorno dopo giorno, abbiamo configurato l’idea di attivare e promuovere un movimento di opinione e politico in grado di raccogliere istanze e promuovere azioni al fine di migliorare e dare un contributo politico a livello regionale.


Confortati dai diversi contesti europei in cui oggi trovano presa e riscontro, tra la popolazione, le diverse e variegate azioni ed istanze dei movimenti contro le oligarchie e le classi dominanti (Invoke Democracy Now in Gran Bretagna, Die Linke in Germania, Podemos in Spagna, France Insoumise in Francia, Unità Popolare in Grecia) e rinvigoriti dal recente positivo effetto Melenchon, anche in Italia sta prendendo corpo un movimento, appunto su scala nazionale, che si candida quale contenitore politico di tutti quei soggetti insoddisfatti, arrabbiati e ribelli che vogliono contribuire ad operare un cambiamento culturale della politica e delle azioni ad essa connesse, con atteggiamento responsabile, sano e democratico a servizio dei cittadini e del popolo.

Ci siamo, quindi, collegati a movimenti similari che a livello nazionale e territoriale portano avanti tali superiori istanze e questioni ed abbiamo contribuito alla recente creazione del movimento nazionale Italia Ribelle e Sovrana e al soggetto politico CLN- Confederazione per la Liberazione Nazionale.

Con il movimento/lista Noi Siciliani con Busalacchi – Sicilia Libera e Sovrana, sosteniamo la candidatura, a presidente della regione siciliana alle prossime elezioni del 5 novembre, di Francesco Paolo Busalacchi, certamente uomo competente, colto, molto preparato relativamente ai fatti storici siciliani, onesto, senza mai essere minimamente investito da questioni giudiziarie, ottimo conoscitore della macchina amministrativa regionale per averla gestita per un trentennio durante il secolo trascorso; insomma, una certezza !!!

Rispetto a tali obiettivi abbiamo il sostegno e la collaborazione, tra gli altri, di personaggi come il prof. Nino Galloni (esperto economista), il filosofo Diego Fusaro (conoscitore ed esperto analista delle questioni Siciliane).


In questi ultimi 2 anni ho acquisito, quindi, conoscenza e preso coscienza delle realtà politiche alle diverse scale, della fragilità e inconsistenza delle stesse rispetto alla risoluzione dei problemi delle popolazioni e dell’incapacità dei governanti e della classe politica dominante di porre la donna/l’uomo al centro di ogni questione; i partiti dominati (centro-destra prima e centro-sinistra poi) hanno sistematicamente adottando politiche e perpetrato azioni per sottomettere e schiavizzare popolazione e singoli cittadini in un contesto di fittizia democrazia.

Certo, le attuali e recenti (beh, in realtà riferibili già a qualche decennio …) classi politiche dominanti hanno volutamente creato passo dopo passo, con azioni e tecniche pianificate e “ingegneristiche”, le condizioni per allontanare il cittadino dai processi democratici e, devo ammettere, ci sono riusciti e stanno continuando a consolidare tale approccio. A loro interessa solo questo, creare le condizioni e sostenerle per allontanarti dalla politica e Tu, rigettandola, fai il loro gioco… compartecipe a tua insaputa, ad alimentare un ambito a loro congeniale, l’astensionismo elettorale, così occorre poco consenso per avere quei pochi numeri che Ti permettono di governare in modo incontrastato.

Dobbiamo lavorare per contrastare tale stato di cose, ritornando tutti ad esprimere il nostro voto (di opinione e non di scambio) ed estrinsecare le nostre prerogative democratiche !!!

Credetemi, non è più tempo di delegare e dare carta bianca, sia consapevolmente (“sottomettendo” il proprio voto di opinione) che inconsapevolmente (astensionismo diffuso, distacco dalla politica).

Cari/e elettori/trici disincantati/e e astensionisti/e, vorreste che si rimaterializzasse l’architettura politica che già abbiamo subìto, i cui effetti delle “inadeguate” azioni e scelte stiamo scontando sulla nostra pelle, fatta da ammucchiate recentemente riconsolidate sul versante di centro-destra (Miccichè, Romano, Armao, etc, tutti soggetti che hanno contribuito alla sfascio della Sicilia, depauperandola, saccheggiandola e avendola svenduta ai governi nazionali e all’UE) ?

Beppe De Santis

Del centro-sinistra non voglio neanche fare cenno, il palese attuale sbando totale di tale area vale più di ogni altra affermazione !!!

Occorre promuovere e sostenere idee e soluzioni in prima persona, con un attivismo diretto, partecipando e interagendo con tutte quelle persone sane che vogliono migliorare il mondo e il nostro contesto territoriale.

Non è utopia, dobbiamo crederci, se ci crediamo e lo vogliamo, potremo realizzare tale sogno !!!

Se siamo e stiamo tutti assieme possiamo farcela …

Amo ricordare alcune affermazioni di madre Teresa di Calcutta, attualissime rispetto al ns comune pensare e agli obiettivi del movimento:

– Se fai il bene ti attribuiranno secondi fini egoistici; non importa, fai il bene!
– Se realizzi i tuoi obiettivi troverai falsi amici e veri nemici; non importa, realizzali!
– Non aspettare che arrivino i leader; fallo da solo, persona per persona!
– Io posso fare cose che non tu non puoi, tu puoi fare cose che io non posso. Insieme possiamo fare grandi cose.


Giovanni Di Cristina
Bagheria, 5 settembre 2017

5 pensieri su “CONFESSIONI DI UN SICILIANO RIBELLE di Giovanni Di Cristina”

  1. Manlio Padovan dice:

    Non sono siciliano, né abito in Sicilia; tuttavia seguo con interesse la proposta e spero che ottenga i risultati che le consentiranno di governare la Sicilia. In caso affermativo sarebbe certo un suggerimento valido per tutto il paese. Mi dispiace che né alla radio, mai!, né sui giornali, compreso il sé dicente "quotidiano comunista", ci sia notizia della proposta.Auguri.Però il riferiemnto a madre Tertesa di Calcutta potevate risparmiarvelo, anche percé non fu una persona seria: una grandde infame, quiondi anche falsa! Leggere al proposito "La posizione della missionaria" di Hitchens. Da quella gente nulla c'è da imparare.Scusate la sincerità.

  2. Giovanni Di Cristina dice:

    Ognuno giudichi secondo coscienza; a prescindere da chi le ha pronunciate rimane il fatto che risultano affermazioni attualissime e condivisibili. Proprio per combattere il minus, il maior malus continua ad affermarsi. Preoccupiamoci del nemico … quello reale

  3. Filippo Grillo dice:

    Come tutte le rivoluzioni di popolo, occorre che lo stesso popolo conosca la sua Storia.I siciliani ne conoscono pochissima, per indolenza e perché "tanto sono tutti uguali"…e vorrei vedere: se non si va almeno a votare, i "tutti uguali" continueranno a votarsi, e di sicuro al voto, pagato o meno, vanno. Io non indulgo a nessuna "captatio benevolentiae" verso nessuno che si fermi nella stasi dell'accidia e del non fare nulla; dico semplicemente che chi non ha interesse a cambiare nulla, non capisce che continua a pagare i privilegi di chi, grazie all'astensionismo, manterrà i privilegi dei pochi o dei tanti a spese dei tantissimi che ricchi e privilegiati non sono, non siamo. Vale a dire, cari siciliani conterranei, che i poveri continueranno a pagare per i privilegi dei ricchi, oggi diretti e posti al comando del Paese da quella setta incostituzionale e fascistissima, come diceva il suo creatore Licio Gelli, che si chiama P2. Ne avete sentito parlare? In quanti ne conosciamo il programma devastante di ridurre tutta la popolazione a sudditanza dei vari nominati in Parlamento? La Storia si comincia a farla, costruendola. La storia cominciata con un presidente della repubblica che si è fatto monarca, contro la Costituzione, dice che stiamo toccando l'abisso della miseria nella confusione del disgregamento di tutti i valori sociali, che esistono, anche se ridotti a regalìe degli 80 euro( pagati da tutti, anche da quelli che li hanno ricevuti). Va bene l'autonomia, vanno benissimo tutti gli aneliti all'indipendenza dell'Isola e dei suoi abitanti, ma bisogna conoscere dei fatti che ci hanno portato a essere governati da analfabeti del Diritto, che si alleano con altri analfabeti. Fondamentale capire che nessuno regala niente a nessun altro, vigente questa Costituzione. Andare al voto il 5 novembre 2017 per mai più votare quegli analfabeti, intanto è il primo passo. Poi saranno i risultati a dirci quali altre strade dobbiamo intraprendere, per l'interesse vero e reale di questa Sicilia. Dr. Filippo Grillo

  4. Filippo Grillo dice:

    Chiedo alla – redazione- perché solo accanto al mio post in alto e anche in basso, c'è una miniatura di cestino, come un invito, non so quanto surrettizio, ad eliminarlo. Forse non ci intendiamo con l'uso della democrazia, con riferimento agli artt. 3 e 21 della vigente Costituzione. Li conoscete?Io quegli articoli rispetto, fatelo anche voi, levando quel cestino, oppure argomentate, se avete argomenti. Sono un giurista e conosco la Costituzione. All'articolo 85 si legge: "Il Presidente della Repubblica è eletto per sette anni".Punto.Avete qualche obiezione da fare sul fatto che Napolitano abbia, ha sforato di più di due anni quel mandato?Che fallita una serie di governi nominati non ha permesso al popolo sovrano di esprimere la propria volontà? Davvero la "maggioranza" di governo è quella espressa dal popolo sovrano con le ultime elezioni nazionali?Aspetto tesi – a contrariis-Ma in quel cestino metteteci tutta l'ignoranza che vi ho debitamente illustrato.Volete aggiungere qualche cosa sul fenomeno della P2 o sui dei "patti del Nazareno-Pd-Berlusconi-Verdini piduisti"?Oppure assistete "neutrali e indifferenti" al fatto che una repubblica democratica e antifascista si stia trasformando in un regime. Vi basti conoscere che cosa si sta facendo in parlamento sull'uso delle "intercettazioni". Di quando il Pd tuonava contro quelle paventate dal governo Berlusconi e che oggi sta riproponendo pure in peius.Dr. Filippo Grillo

  5. roberto Di Cristina dice:

    Daccordissimo,spero che faccia riflettere molti! Roberto Di Cristina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *