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ELEZIONI 2018: LA PROPOSTA DELLA C.L.N.

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[ 4 ottobre 2017 ]

ITALIA RIBELLE E SOVRANA

Importanti elezioni sono alle porte. Sinistre, destre e M5S continueranno a perpetuare l’attuale disegno europeo se non li fermiamo prima. Non basta cambiare l’orchestra, occorre cambiare musica. Facciamo in modo che i cittadini trovino nelle urne un’alternativa reale! Un progetto di società libero dallo strapotere delle multinazionali, dal giogo dell’Europa e dal collasso ecologico globale. Ci rivolgiamo a coloro che sono stanchi di sperare e che invece vogliono crederci, poiché solo chi fermamente crede ha il diritto di sperare.


ABISSO. La Terra è la sola casa che abbiamo, ma su di essa incombe una doppia minaccia: l’eco-cidio e una guerra catastrofica. Il sistema economico per cui l’accumulazione del capitale e la produzione smisurata di merci sono al di sopra di tutto, non solo distrugge la natura e dissipa le sue risorse, ma crea discordia tra i popoli. Non ci sarà pace nel mondo finché un pugno di superpotenze vorranno imporre il loro predominio. L’umanità è una, le civiltà diverse e molte le nazioni. Una coabitazione pacifica chiede un ordine multipolare giusto, rispettoso dell’indipendenza dei popoli.

IL MALE. La globalizzazione ha accentuato il marasma mondiale. L’economia è ostaggio di un manipolo di multinazionali e di predatori senza scrupoli, mentre l’ossessione della crescita senza fine ha condotto alla fine della crescita. Il mercato lasciato a sé stesso produce caos, diseguaglianze, conflitti. Occorre una nuova economia in cui si produca il necessario e si consumi il giusto, in cui prioritario sia l’interesse collettivo, di cui lo Stato, come indica la nostra Costituzione, sia garante in quanto espressione della volontà generale e non di un’esigua minoranza di plutocrati.

ELYSIUM. La società è malata, depressa. Sta nascendo una nuova specie di uomini-bestie, individualisti, privi di ogni ideale sociale, pieni di disprezzo verso il prossimo. Ostili a tutto ciò che è umano, le élite dominanti perseguono il turpe disegno di una società neo-schiavistica. Da una parte una moltitudine di paria privi di diritti, chiusi in un mega-reclusorio gestito da algoritmi atti a sorvegliare ogni attimo della nostra vita ed a plasmare e distorcere bisogni e sogni. Al lato opposto una confraternita di milionari arroccata nei suoi fortilizi inespugnabili sorvegliati da robot armati fino ai denti.

SAPERE E POTERE. Libertà, diritti e democrazia saranno gettate in un buco nero senza fondo. Le tecno-scienze, da strumenti per il progresso universale sono diventate mezzi di regresso civile. Già oggi un pugno di multinazionali finanziano e indirizzano la ricerca scientifica per modellare la vita e il mondo in funzione dei loro scopi. Risorge il disegno nazista della manipolazione genetica, mentre tecnologie sofisticate vengono utilizzate per drogare e addomesticare i cittadini. Più la rivolta è necessaria, più il potere la scongiura come un delitto sociale.

INCUBO. Questa Unione europea è moribonda. Spacciata come sogno, si è rivelata un incubo. La rimozione delle paratie statuali, la sua moneta unica, i suoi micidiali trattati, hanno aumentato gli squilibri economici, rinfocolato le rivalità, succhiando sangue all’Italia dopo avergli causato una mortale anemia. Non più padroni a casa nostra abbiamo governi che eseguono i comandi del “pilota automatico” neoliberista. Questo grazie alle élite italiane economiche e istituzionali, le quali, spalleggiate dai politicanti di destra e di sinistra, pur di soggiogare il nostro popolo, hanno stretto un patto sedizioso con i poteri forti degli altri paesi.

DISCORDIA. La Germania, diventata la principale potenza europea, tende a sottomettere i paesi più deboli come satelliti. Questa supremazia, oggi come ieri, è foriera di nuovi e devastanti conflitti europei. Per evitare un cataclisma l’Unione dev’essere smantellata. Solo sulle sue ceneri i popoli potranno domani decidere di unirsi in una confederazione europea (non solo occidentale) di nazioni sovrane.

SOVRANITÀ. Se l’Italia non esce dalla Ue, se non riconquista la sua indipendenza, finirà per sparire come nazione storica, col Nord che diventerà una provincia del nuovo impero tedesco, ed il resto del Paese condannato alla rovina. Non ci sono vie di mezzo: o gli italiani si alzeranno in piedi o saranno condannati a vivere in ginocchio. Non si tratta di restaurare vecchi regimi, ma di far nascere una nuova Italia, forte delle sue radici umanistiche, universalistiche e democratiche.

REDENZIONE. Va debellato il virus della rassegnazione fatalistica. Quella che l’italiano sarebbe un popolo bue destinato ad obbedire a chi comanda, per cui vale il vecchio motto “Francia o Spagna basta che se magna”, è una frottola velenosa messa in giro dalle élite dominanti che rovesciano su chi sta sotto la sindrome disfattista di chi sta sopra. Nei momenti decisivi gli italiani delle più diverse classi sociali, si sono gettati nella mischia per difendere la patria e la giustizia sociale, segnando così il corso della storia, anche europea e mondiale.

SOTTOSOPRA. Il giorno del giudizio è vicino. Chi sta in alto ci ha dichiarato una guerra di civiltà e si sta preparando al finale di partita. Se non possiamo affidare il nostro futuro e quello dei nostri figli in mano a chi ha distrutto il nostro Paese, non possiamo consegnarlo in quelle di movimenti e partiti che strillano per le crepe nell’intonaco ma non vedono che la casa sta crollando, non hanno alcun progetto di Paese e chiedono i voti a chi sta sotto per servire chi sta sopra.

CONTRATTACCO. Quello che leggi è un invito all’impegno politico. Bisogna attivarsi, organizzarsi, unirsi, dare l’esempio, costruendo una comunità politica che sia l’embrione dell’Italia futura. Ci rivolgiamo a quelli che sono stanchi di sperare e che invece vogliono crederci, poiché solo chi fermamente crede ed ha una fede, ha il diritto di sperare. Il futuro appartiene a chi lo fa, non a chi lo subisce.

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5 pensieri su “ELEZIONI 2018: LA PROPOSTA DELLA C.L.N.”

  1. Anonimo dice:

    Fatto! Al più presto cercherò via mail altre adesioni alla CLN, tra amici e conoscenti che da qualche anno percepiscono un vago senso di oppressione.francesco

  2. Fiorenzo Fraioli dice:

    Francesco, se non ricordo male sei ciociaro. Mi scrivi su un commento sul mio blog il tuo cell?

  3. Anonimo dice:

    Sì, ti chiamo domani.Ho letto il commento sul tuo blog a proposito di cosa specificare con "dare una mano":1) versamento;2) per la costruzione della lista "Italia ribelle e sovrana";3) per iscriversi alla CLN.Davo per implicito che il sostenere finanziariamente includesse iscrizione alla CLN, e che poi le altre attività da sostenere attivamente seguono di conseguenza, di volta in volta, anche in base alla disponibilità.Meglio così, specificherò a voce.francesco

  4. Anonimo dice:

    Questo manifesto mi trova in forte dissenso e non costituisce per me una base adeguata nemmeno per cominciare la discussione su una lista anti euro. Per cominciare, enumera una serie di intenzioni apodittiche, slegate da una analisi seria della situazione italiana, quasi che si dovesse trovare degli slogans adeguati per ampliare l'"offerta politica" con una lista "sovranista di sinistra". Un non senso. In primo luogo si deve fare una analisi della situazione, e non lo fa. In secondo luogo non individua il nemico principale. In terzo luogo non dà una indicazione di tattica. In quarto luogo non indica la prospettiva storica generale all'interno del quale si suppone che debba inserirsi la nostra attività. La analisi della situazione si fa dicendo che l' Italia affronta una crisi drammatica, disastrosa, mortale, di colonizzazione, di sterminio economico e di sostituzione etnica. L'individuazione del nemico principale si fa individuandolo nella sinistra liberale, sia in Italia per il carattere preoccupante della sua sinistra politica, che nel mondo per l'importanza che ha per l'impero americano la propaganda sui diritti civili, con cui costruisce quello che in america chiamano lo "Smart power", che poi corrisponde alla ragione per la quale la presenza di un presidente democratico è necessaria per l' Impero. L'indicazione di tattica è che è necessario costituire una alleanza di tutte le forze patriottiche, di sinistra o di destra, sulla base di 3 elementi: no all' Euro /No all' Unione Europea /No all'immigrazione di massa. La prospettiva storica generale in cui si inserisce la nostra attività è la fine del liberalismo: quella tendenza nata con Guglielmo di Occam e poi affermatasi con il protestantesimo e con il capitalismo moderno, sulla base della quale il solo perseguimento della libertà degli individui garantisce il pieno raggiungimento di fini socialmente desiderabili. Questa ideologia (il liberalismo) si è storicamente suddivisa nella destra del denaro e nella sinistra del costume, ma ora, nel capitalismo post borghese, sono diventate una stessa cosa. Infine, la questione dell'immigrazione. Malgrado nei nostri convegni e in molti articoli si affermi il significato perverso dell'immigrazione di massa come praticata in Italia, per i suoi effetti sul mercato del lavoro, per le conseguenze sociali, per il suo essere uno strumento di spossessamento della sovranità degli italiani sulla loro società, in questo manifesto non se ne parla. Il motivo è più che ovvio: si teme di essere individuati dai media come xenofobi, si teme la riprovazione sociale o la disapprovazione degli ambienti della "sinistra" con cui si è sempre avuto frequentazione. Ebbene, se questa è la scelta della CLN, io pretendo NON che se ne parli, ma che SI URLI la nostra separazione dai benpensanti dei no-borders. Poiché questo, quello dell'immigrazione è il punto di rottura più clamoroso dal punto di vista dei valori con il politically correct presente, io pretendo che ne facciamo un punto centrale, affinché la rottura con i valori, con il linguaggio del sistema culturale vigente sia la più clamorosa possibile. Nessuna rivoluzione è possibile senza rottura con i valori del Potere. "Togliete le mutande ai vostri pensieri" dicevano i 68ini francesi. Se qualcuno vuole fare la rivoluzione con le cinture di castità del pensiero liberale resti a casa.A.C. Siena

  5. Anonimo dice:

    @ A.C. SienaDINGTE DONGTE Come dici?? Altre analisi e meno slogans?? DINGT DONGT In un Manifesto?? Vuoi ammazzà i Piddini prima si decompongano?? DINGT DONGT Vuoi compete' co' Salvini a chi è più politicamento scorretto?? DINGT DONGT Quando smette la campana ne riparliamo DINGT DONGT…francesco

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