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SICILIA: “È UN ATTO DI CRIMINALITÀ POLITICA” comunicato stampa

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[ 11 ottobre 2017 ]

LA BOCCIATURA DELLA LISTA BUSALACCHI E’ UN ATTO DI CRIMINALITÀ POLITICA. 


E lo dimostreremo.

NON CREDIAMO AI COMPLOTTI.
E’ UNA GRANDE E ASPRA BATTAGLIA POLITICA, QUELLA DA CONDURRE.



CONFERENZA STAMPA
venerdì 13 ottobre, ore 11,00

nella sede dei “Nuovi Vespri”, in Via Archimede n.61 – Palermo

Saranno presenti:

– il candidato Presidente F. Busalacchi;

– la squadra dei candidati assessori;

– i 62 candidati;

– il team di avvocati e giuristi siciliani e italiani ricorrenti.

Sarà presentato un DOSSIER contenente: 
– la documentazione sulla Lista,

– le contestazioni errate formalistiche e strumentali degli Uffici istruttori,

– le contro-deduzioni dei legali della Lista,

– la documentazione giurisprudenziale a favore della Lista del TAR del Lazio e del Consiglio di Stato,

– la contestazione gravissima della mancata integrazione —nel dispositivo elettorale promulgato dalla Regione Siciliana— della normativa della Legge Severino, per scelta chiaramente dolosa, omissione che comporta la decadenza dell’intero processo elettorale siciliano.

Contestualmente, i promotori presenteranno ai giornalisti lo schema di ricorso al TAR,e, in seguito, se necessario, al Consiglio di Stato, sulla falsariga della giurisprudenza amministrativa consolidata, basata su principio del “FAVOR PARTECIPATIONIS”,cioè di favorire comunque la partecipazione politico-elettorale, al di là di possibili carenze-non sostanziali- meramente formalistiche del dossier delle Liste presentate.


E’ ovvio che “mandanti politici”, riparati da oscuri burocrati, asserviti, si coprono e si copriranno, come sempre,con l’ AUTONOMA E SPECIFICA NORMATIVA SICILIANA IN MATERIA DI ELEZIONI REGIONALI, che LorSignori adeguano e strumentalizzano ai loro fini privatistici e di potere.

Cercando così di smarcarsi dalla giurisprudenza nazionale dei Tar e del Consiglio di Stato.

Dopo la Conferenza stampa, continueranno questa forma di protesta a tempo indeterminato. Fino a battere questo criminale e mostruoso sistema antidemocratico (impedire perfino la presentazione di Liste avverse a LorSignori). Con tutti i maneggi che faremo venire allo scoperto.

Saranno presenti, inoltre, due delegazioni esterne. Una italiana, a rappresentanza dei movimenti sovranisti costituzionali della Confederazione per la Liberazione Nazionale (CLN). E una delegazione internazionale, con leaders e speakers dei più valorosi movimenti sovranisti d’Europa (Spagna, Francia, Grecia, etc.), che parteciperanno, l’indomani, 14 ottobre, presso il Cinema Rouge et Noir a Palermo, al “FORUM DEI POPOLI MEDITERRANEI”.

Beppe De Santis

portavoce dei sovranisti siciliani di “Noi Mediterranei”
Referente comunicazione:Dott. Davide Mancuso-Tel. 348-5460641
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Un pensiero su “SICILIA: “È UN ATTO DI CRIMINALITÀ POLITICA” comunicato stampa”

  1. Anonimo dice:

    Allora, se manca il timbro del consigliere comunale che autentica, non fa niente. Sul punto mi sono ricordato che si era espresso il Consiglio di Stato nel senso che il consigliere comunale non ha un timbro e quindi il timbro non è richiesto a pena di nullità. Se invece, come mi sembra di capire, manca il timbro di congiunzione tra i fogli A4 che contengono le firme e quello che contiene la lista e il simbolo, la cosa è molto diversa. Non si tratta di mera formalità, poiché essa è volta ad assicurare che la firma è stata apposta quando si conosceva nome e simbolo della lista nonché la lista dei candidati. Su questo punto non si passa (non bastano spillature che potrebbero essere state apposte dopo). Anzi, anche il timbro potrebbe essere apposto dopo. Perciò noi decidemmo di utilizzare fogli A3 piegati in due, collegando materialmente e chiaramente fin da principio le firme al simbolo e alla lista. Se il problema è questo, temo che non ce la farete. Se il problema è il timbro del Consigliere comunale, sarete riammessi.Dovreste comunque riflettere sull'autonomia, che dà alle regioni il potere di emanare 20 leggi elettorali divergenti e, sembrerebbe da ciò che dite, anche norme procedurali specifiche. L'autonomia delle regioni è in gran parte una baggianata, in gran parte un danno e in piccola parte una cosa potenzialmente utile (figuriamoci il federalismo o l'indipendenza). Ma questa, purtroppo, è una enorme differenza tra noi, centralisti nei limiti consentiti dalla Costituzione del 1948 (la riforma del 2001 è da cestinare), e voi.SD'A

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