ELEZIONI: LE LISTE DI SINISTRA E L’EURO
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Mediterraneo con della carta straccia in tasca”, un politicante che ha sostenuto il governo Monti, che ha votato tutto, dal pareggio di bilancio fino al Jobs act, essi si attesterànno su una posizione europeista, salvo dire, per salvarsi la faccia, che i Trattati andrebbero cambiati —le posizioni più avanzate di Fassina e D’Attorre sono infatti ultra minoritarie. Una posizione di comodo, quella della modifica dei Trattati, che di fatto unisce tutti, dall’estrema sinistra all’estrema destra, passando per renziani, berlusconidi e salviniani vari.
Veniamo al MOVIMENTO CINQUE STELLE.
«Non abbiamo mai detto che vogliamo lasciare l’Europa…vogliamo restare ma cambiare alcune regole. Ad esempio possiamo superare il parametro del 3% come hanno già fatto Germania e Francia, e poi bisogna rivedere alcuni trattati che stanno danneggiando la nostra agricoltura”…
“L’idea originale dell’Ue era buona e per quanto mi riguarda va separato il tema Ue dal tema Euro. Il referendum sulla moneta unica per noi è una extrema ratio. Vogliamo sederci ai tavoli europei e parlare fra adulti con gli altri leader Ue, con lo scopo di rinegoziare i trattati che stanno bloccando la crescita italiana. Spero che le istituzioni europee siano disposte a negoziare un’altra Unione”».
In un posizionamento di prossimità coi Cinque Stelle troviamo la LISTA DEL POPOLO.
recupero della sovranità nazionale leggiamo al punto 7) del programma:
«Non siamo anti-europei. Al contrario vogliamo che l’Italia contribuisca a creare una entità europea capace di svolgere un ruolo cruciale in un mondo multipolare in difesa della pace. Se isolati, gli attuali stati europei saranno travolti dall’azione dei giganti mondiali, senza poter opporre resistenza. Vogliamo un’Europa democratica dei Popoli. Ogni limitazione della sovranità nazionale dovrà essere subordinata alla assoluta ed effettiva parità di tutti i contraenti e in nessun caso dovrà essere realizzata a spese delle garanzie democratiche previste dalla Costituzione. Occorre una nuova Costituzioneeuropea da sottoporre mediante referendum popolari all’approvazione dei cittadini, liberi nel pieno esercizio delle prerogative costituzionali e della propria sovranità nazionale».
«Rompere l’Unione Europea dei trattati; costruire un’altra Europa fondata sulla solidarietà tra lavoratrici e lavoratori, sui diritti sociali, che promuova pace e politiche condivise con i popoli della sponda sud del Mediterraneo; rifiutare l’ossessione della “governabilità”, lo svuotamento di potere del Parlamento, il rafforzamento degli esecutivi, l’imposizione di decisioni dall’alto perché “ce lo chiede l’Europa”».
Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Abbiamo la riproposizione dell’altreuropeismo, in una versione solo più urlata di quella dell’Altra Europa con Tsipras, per la precisione nella versione paracula di Rifondazione comunista (che è a tutti gli effetti il dominus della lista in questione). L’innesto di Eurostop sembra servito a ben poco visto che della moneta unica, sembrerà assurdo, non si fa menzione. Lo stesso riferimento a “politiche condivise con i popoli della sponda Sud del Mediterraneo”, visto l’orizzonte alla “altra Europa” è solo fuffa demagogica.
«Abolizione del pareggio di bilancio nella Costituzione.
Rifiuto del pagamento del debito, tranne che ai piccoli risparmiatori. Rottura unilaterale dei trattati europei, NO all’Unione europea capitalista».
«Fuori dalla UE, dall’euro e dalla Nato è la parola d’ordine che i comunisti pronunciano, senza chiudersi in nessuna visione nazionalistica, senza prospettare un semplice ritorno al passato. Insieme a noi lottano in questa direzione i comunisti di tutta Europa, per la liberazione comune delle classi lavoratrici dei nostri Paesi dallo sfruttamento capitalistico, dal potere dei grandi monopoli».
non ci si deve chiudere “.. in nessuna visione nazionalistica”, e si rifiuta ogni “ritorno al passato”, che senza rivoluzione socialista tanto vale restare nella gabbia eurocratica. Che è come dire: “Caro dottore, sapesse quanto piango bene in questa valle di lacrime…”
Cari compagni di Sollevazione, mi spiace ma sul Partito Comunista di Rizzo mi pare abbiate espresso un giudizio troppo severo e un pò troppo fazioso. 1)Ricordate gli errori (gravi, sia chiaro) di Marco Rizzo che risalgono a 20 anni fa, ma da allora tante cose sono cambiate e omettete che ha coraggiosamente fatto pubblica ammenda già diversi anni fa. Vorrei ricordare che se guardiamo agli schieramneti passati allora si potrebbe scrivere che pure Melenchon nel 1999 era nel Partito Socialista Francese, mentre Corbyn è rimasto inamovibile nel Labour Party nonostante i governi Blair…2)Sostenete che la posizione del PC su euro e UE sia simile a quella dei trotskysti, e qui prendete un abbaglio mostruoso. Il PC scrive chiaro e tondo che bisogna uscire da euro e UE, i trotskysti no. Il PC ha fatto anche conferenze con Bagnai su questo, per i trozkos bagnai (come tutti i no-euro) è fascista. Rizzo sulla questione ha scritto un libro, pubblicato nel 2012 da Baldini e Castoldi, intitolato "Il Golpe Europeo", nell'ultimo capitolo viene delineato il "programma dei comunisti", vi si può leggere: "Uscita dell'Italia dall'Unione Europea e dalla unione monetaria europea (sistema dell'euro), ripristino della sovranità politica e economica (commerciale e monetaria) al fine di sviluppare tutte le potenzialità del nostro paese." (p. 179) Trovatemi affermazioni simili provenienti da Ferrando o da Falcemartello. Impossibile. Comunque il programma ufficiale del PC per le prossime politiche ancora non è stato pubblicato, si potrà dare un giudizio compiuto solo dopo averlo letto. 3)C'è poi un'altra questione che in questo articolo non avete analizzato ed è la questione immigrazione. Ebbene basta che chiunque faccia una ricerca su youtube per trovare alcuni di stralci di trasmissioni televisive in cui Marco Rizzo assume una posizione assai critica sulla politica migratoria delle attuali classi dominanti, una posizione unica nel mondo della sinistra italiana, che lo differenzia in maniera netta dai no borders e lo avvicina parecchio alle posizioni spesso sostenute su questo blog. Insomma, credo che le posizioni di Sollevazione e del PC siano sì diverse (voi sovranisti costituzionali, loro comunisti) ma molto meno distanti di quanto appaia dalle ultime righe di questo articolo.
In risposta all'anonimo di cui sopra:nel presentare la posizione del PC scriviamo: "La sola voce fuori dal coro, l'unica lista che rivendichi l'uscita dalla Ue e dall'euro è quella dello staliniano PARTITO COMUNISTA di Marco Rizzo."Cioè riconosciamo bene la distanza tra il PC e il resto delle sinistra.Il fatto è che questa giusta posizione è invalidata dall'approccio antisovranista, del tutto simile a quello dei trotskysti. Due varianti dello stesso astratto internazionalismo, ovvero il vincolare l'uscita dall'euro alla… rivoluzione socialista… quando saremo tutti morti….
Se i partiti della sinistra italiana non escono dall'euro e dall'Europa e non tornano alla moneta sovrana ed alla difesa del proprio paese e dei suoi lavoratori, allora vuol dire si deve cambiare le proprie idee ed ammettere il fallimento.
Premesso che non faccio parte di alcun raggruppamento e quindi tantomeno del Pcl, vorrei osservare che dando una rapida scorsa al loro programma elettorale si legge tra le tante cose:rottura unilaterale dei trattati europei, nazionalizzazione del sistema bancario, con creazione di un’unica grande banca pubblica nazionale, esproprio di tutte le aziende che chiudono, licenziano e delocalizzano, nazionalizzazione di aziende privatizzate, grandi gruppi industriali, reti di trasporti, telecomunicazioni, energia, industria farmaceutica ecc. ponendoli sotto il controllo dei lavoratori, uscita dalla Nato e chiusura basi Usa. Mi fermo qui perchè non è mia intenzione fare spot elettorali, ma ci sono parecchie altre voci dello stesso tenore.E' chiaro che con una roba del genere sei fuori e lontano alcune centinaia di anni luce dall'unione europea, dalle sue regole e meccanismi e che per recuperare tutte queste risorse devi per forza avere il controllo sulla moneta. Che poi questa si chiami euro, lira o piripacchio ha ben poca importanza. Per cui stare a cavillare se sul programma c'è scritto esplicitamente o no se vuoi uscire dall'euro mi sembra una questione del tutto irrilevante. Piuttosto diciamo che nell'ipotesi fantasy che si andasse al governo in Italia con un programma del genere mancherebbe una voce fondamentale:dotarsi di armamenti di dissuasione anche nucleare e servizi di sicurezza super efficienti, dato che cinque minuti dopo si verrebbe immediatamente aggrediti dall'imperialismo secondo le svariate e ben note tecniche che tutti conosciamo da sempre.
"Il PC scrive chiaro e tondo che bisogna uscire da euro e UE, i trotskysti no. Il PC ha fatto anche conferenze con Bagnai su questo, per i trozkos bagnai (come tutti i no-euro) è fascista."Mostrando un tempismo non da poco chiederei al supporter del PC di Rizzo come interpretare queste frasi dopo che il "compagno" Bagnai ha deciso di candidarsi con la Lega.