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M5S/EURO: CRONACA DI UN VOLTAFACCIA

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[ 15 marzo 2018 ]

Ego della Rete ha fatto un’interessante scoperta.
Vi ricordate quando il Movimento 5 Stelle si dichiarava contro l’euro?  Vi ricordate quando venne promossa la raccolta di firme (per cui tanti attivisti a cinque stelle si svenarono) per svolgere un referendum affinché i cittadini decidessero se restare o uscire dall’eurozona?
In occasione della raccolta di firme M5S aprì un sito, per la precisione fuoridall’euro.com.
Scoperta: questo sito è stato chiuso. Provate voi stessi a verificare.
Sia chiaro, non siamo stupiti.
L’assunzione di Di Maio come capo politico di M5S ha corrisposto alla svolta pro-euro.
Una svolta non improvvisa, ma venuta avanti a dosi omeopatiche.
Nel luglio 2017 il primo segnale (peloso) di svolta. In margine ad un convegno sul debito pubblico. Di Maio afferma: “Referendum? Prima dobbiamo governare e andare in Europa a farci rispettare”.
Nel settembre 2017, in una conferenza stampa, il Di Maio aumenta la dose: “referendum estrema

ratio”
Nel gennaio 2018, a campagna elettorale oramai iniziata, sempre il Di Maio esclama: “Euro? Non è più il momento di uscire”.

L’altro ieri, 13 marzo,  l’aperta ammissione di tradimento: “Con noi l’Italia resterà nell’Ue, nella Nato e in Occidente”.
Ecco quindi spiegato perché, in sordina e alla faccia della “democrazia diretta” e “dell’uno vale uno”, la cupola pentastellata ha chiuso d’ufficio il sito fuoridall’euro.com.
E’ il sigillo simbolico della svolta opportunista della cupola a cinque stelle.
Che forse stiamo dicendo che M5S deve stare per sempre all’opposizione?
Al contrario!
I cittadini, col voto del 4 marzo, hanno parlato chiaro: via la casta! mandare i servi dell’Unione europea, Pd, Forza Italia, all’opposizione! Che i “populisti” governino per porre fine all’austerità!

Questo è il mandato popolare che Di Maio dovrebbe rispettare, invece di calarsi le braghe e di dimenarsi per risultare accettabile alle élite oligarchiche.
Avrà, Di Maio, il coraggio di rispettare il mandato popolare? Di sfidare i poteri forti?
Noi ne dubitiamo.
A maggior ragione chi ha a cuore le sorti del Paese deve incalzare Cinque Stelle e Lega, che i numeri li hanno, a fare il governo. 
Altrimenti i nemici del popolo avranno modo di svolgere le loro trame e i loro inciuci affinché nulla cambi e tutto resti come prima.







4 pensieri su “M5S/EURO: CRONACA DI UN VOLTAFACCIA”

  1. Anonimo dice:

    "A maggior ragione chi ha a cuore le sorti del Paese deve incalzare Cinque Stelle e Lega, che i numeri li hanno, a fare il governo. Altrimenti i nemici del popolo avranno modo di svolgere le loro trame e i loro inciuci affinché nulla cambi e tutto resti come prima."I nemici del popolo, con gli PSEUDO oppositori tipo la lega della REGRESSIVA flat tax, ed i 5S del misero, subdolo e costrittivo (per il lavoratore in difficoltà…) reddito di cittadinanza, al (s)governo, potrebbero benissimo andarci a nozze.

  2. Anonimo dice:

    Mi pare che non afferri la logica di quanto scrive l'articolo.SI tratta di spingere M5s e Lega al governo non per sdraiarsi in una posizione codista, ma per farli sputtanare agli occhi del popolo.Non faranno niente di serio contro i superpoterei globalisti ed europei.ma se lo faranno tanto di guadagnato!!!!!Tutto men che un nuovo golpe dell'èlite!!!!

  3. Anonimo dice:

    Da buon vetero comunista mi pare di capire la logica che sta dietro alla richiesta rivolta a grillini e leghisti di andare al governo.E' un implicito sostegno?Si cari miei signori ma come il sostegno di cui parlava Lenin: "sosteniamo i socialdemocratici come la corda sostiene l'impiccato".Rodolfo

  4. Barbaro D'Urso dice:

    Il tempo della guerra di posizione è finito da un pezzo. Con tutto il rispetto per certi grandi teorici del passato, oggi la situazione è completamente cambiata e non è più quella di qualche decennio fa. Oggi è il tempo della guerra di movimento.E guerra di movimento significa rompere tutte le regole, improvvisare, aguzzare l'ingegno, essere creativi, non dare nulla per scontato, sorprendere continuamente il nemico, terrorizzarlo, fargli saltare i nervi, mostrare di avere l'iniziativa, dargli la chiara sensazione di non essere mai al sicuro.Sotto ad un altro articolo auspico senza alcuna riserva questo: fare pressione in massa su tutti i parlamentari pentastellati e leghisti affinché, sfruttando la maggioranza assoluta che hanno se si mettono assieme, approvino una legge elettorale alla francese e chiariscano subito che questa legislatura è già finita. Hanno il vento in poppa, mentre sia il Pd che Fi sono nel marasma, dunque devono essere colpiti mortalmente ora che sono storditi. La loro sparizione sarebbe in sé un bene. Poi, con la nuova legge, le elezioni sarebbero nient'altro che uno spareggio fra 5 Stelle e Lega, con un nuovo parlamento controllato da uno o l'altro. L'esito sarebbe finalmente un governo monocolore autosufficiente di inesperti, insipidi e inetti. Dunque, la crisi si acutizza e si apre la stagione del raccolto: bisognerà seminare bene e raccogliere meglio!P.S.: sarebbe uno sballo vedere un governo Salvini con Albertone ministro dell'economia che poi si presenta davanti a Draghi e… Ah ah ah!!! Mi scompiscio!!!

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