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CIAO DEMENTE di Sandokan

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[ 29 aprile 2018 ]

Essendo che tra tutti i quotidiani “borghesi” quello che mi fa più schifo è la Repubblica, non sono un lettore della rubrica (L’Amaca) di Michele Serra.

Avendo quella (L’Amaca) del 20 aprile suscitato un vespaio me la sono andata a leggere. Vi prego, fatelo anche voi —vedi sotto.
Il vero motivo della sua riflessione è la sonora sberla che tutte le liste di sinistra han preso il 4 marzo —quindi l’attacco al “populismo”, considerato un’opzione per minus habens. Il pretesto è la notizia di cronaca, quella dell’aggressione compiuta a Lucca da un alunno verso un professore.
Sentiamo cosa scrive Serra?

«Non è nei licei classici o scientifici, è negli istituti tecnici e nelle scuole professionali che la situazione è peggiore e lo è per una ragione antica, per uno scandalo ancora intatto: il livello di educazione, di padronanza dei gesti e delle parole, di rispetto delle regole è direttamente proporzionale al ceto sociale di provenienza».

In parole povere: i proletari, per loro natura, sono maleducati e violenti, mentre i figli di papà sono gente per bene. A parte che le statistiche sugli atti di bullismo dimostrerebbero che questi sono più numerosi proprio nei licei, (Serra che brutta fine ha fatto!) abbiamo un distillato chimico di ciò che è diventata la sinistra liberal-snob di questo Paese, la ragione che spiega perché essa tiene ai Parioli e sfracella nelle periferie popolari. 

Che dire? Tal Simone Monica mi ha rubato le parole. Ecco cosa ha risposto a Serra proprio nella sua pagina Facebook:


«Serra sei tu il povero, non in senso di squattrinato, in senso proprio di povero ritardato.

Eticamente sei un mollusco, un tacchino ha più dignità di te. Intellettualmente sei il solito verme, solito perché in ottima compagnia in quel giornalino di caratteri inutili che ben rappresenta la vostra inettitudine.
Ciao demente».

2 pensieri su “CIAO DEMENTE di Sandokan”

  1. Anonimo dice:

    Gli argomenti di Simone Monica sono veramente molto profondi , pregni di spirito critico e decostruzione del testo . Confondere la lotta di classe con un rutto è segno del tempo reazionario che stiamo vivendo .

  2. Aldo Zanchetta dice:

    Serra? Un mentecatto. E non da oggi. Ho insegnato per 9 anni in un istituto tecnico industriale, frequentato appunto da figli di operai e nel caso specifico anche di figli di famiglie montanare. C'era il senso della solidarietà fra studenti, della vita dura dei genitori che spesso con fatica potevano fare fronte all'impegno di far studiare i figli, la conoscenza della vita insomma.Ero giovane insegnante, fresco dei ricordi liceali, e proprio i figli dell'alta borghesia li ricordavo fra i più sguaiati e menefreghisti. Serra vive in un suo mondo che niente ha a che fare col mondo reale e leggerlo (raramente) mi irrita sempre. Un campione perfetto della pseudo sinistra che legge La Repubblica, giornale "progressista".Aldo Zanchetta

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