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GRECIA: UN’APOCALISSE NELL’APOCALISSE di Ivana Fabris

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[ 26 luglio 2018 ]

La stessa stampa liberista europea che ha portato Tsipras in un palmo di mano per avere ubbidito alla troika applicando i suoi memorandum draconiani, deve riconoscere quel che segnala quella greca: se gli incendi attorno ad Atene sono stati tanto devastanti è a causa dei tagli brutali alla protezione civile, all’ambiente, agli stessi pompieri.

Pubblicando l’articolo di Ivana Fabris, ci associamo al suo dolore e alla sua rabbia…

*  *  *

Profondo cordoglio e solidarietà di tutti noi del MovES per il popolo greco, macellato dalle feroci politiche della UE e da oggi drammaticamente vittima di una’immane tragedia voluta a soli fini speculativi che non ha più mezzi per salvarsi, neanche da un incendio.

Un dolo nel dolo per un paese così predato e smembrato quale è la Grecia in fiamme.

Brucia infatti da molte ore la Grecia e brucia la sua gente.
I morti accertati in questo momento, sono 74 ma si teme supereranno il centinaio.
A centinaia scappano il mare. Vengono soccorsi solo dopo ore dai mezzi della Guardia Costiera perchè non sono sufficienti.

I cadaveri sono ovunque, anche in mare.
Bambini ripescati e nessuna ONG a soccorrerli.

Nessuno della UE, a parte le ipocrite e squallide parole di circostanza di Juncker unite alle sue vergognose e colpevoli condoglianze, si preoccuperà di aiutare la Grecia.

PIÙ NESSUNA UMANITÀ per la Grecia.

Le immagini e le notizie spezzano il cuore.
Si ha la consapevolezza che su questo popolo già annientato dalla ferocia della UE, si sta abbattendo una nuova tragedia che, oltre ai morti, nella disperazione seminerà altra disperazione tra chi, con l’incendio della propria casa, ha perso TUTTO.

Non è difficile immaginare che uno Stato, ormai depredato e saccheggiato dalla canea barbarica in giacca e cravatta calata dal nord Europa, reso solo colonia dei ricchi paesi europei con le loro fameliche banche, oggi NON abbia mezzi a sufficienza per fronteggiare questo inferno sceso in terra.

Quando tutto ciò che è pubblico soccombe progressivamente e inesorabilmente sotto ai colpi delle élite mondialiste finanziarie, a queste non importa minimamente di chi vive e chi muore.

Per quattro sporchi denari svendono la vita delle persone alla privatizzazione selvaggia.
Conta solo che i profitti continuino ad essere garantiti a lorsignori criminali, anche a costo di vite umane.

Profondo dolore per i nostri fratelli greci.
Piangiamo con loro la loro stessa disperazione.
Ma non basta e non serve più.

Se vogliamo davvero aiutarli, adesso serve fare immediatamente nostra la loro storia e obbligare chi in Italia continua a temere il ritorno della piena sovranità degli Stati nazionali e a piagnucolare ipocritamente di voler riformare l’Unione Europea, a guardare bene in faccia i morti e il massacro che questa perversa macchina da guerra che è la UE, sta generando ormai da anni.


* Fonte: MovES

Un pensiero su “GRECIA: UN’APOCALISSE NELL’APOCALISSE di Ivana Fabris”

  1. Luca Tonelli dice:

    chiedono i soccorsi ad altri stati per le calamità naturali.proprio come i paesi del terzo mondo

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