L’ULTIMA MOSSA DI FASSINA
Non abbiamo mai nascosto la nostra stima, umana e politica per Stefano Fassina. La ragione è semplice: egli sta una spanna sopra ai tanti leader decotti della sinistra che fu, compresi i numerosi parolai della sinistra “antagonista”.
A riconferma di questo nostro apprezzamento c’è l’appello (vedi sotto) che convoca l’incontro dell’8 settembre prossimo a Roma. Noi ci saremo, malgrado Fassina continui ad immaginare che una nuova sinistra patriottica e costituzionale possa nascere dalle ceneri di Liberi e Uguali (LeU).
Ne è prova il documento, scritto a più mani dal titolo DALLA PARTE DEL LAVORO. Contributo in progress al congresso fondativo di LeU. Un documento che non ha lo spessore strategico e la visione d’insieme di cui c’è bisogno per rifondare una sinistra postliberista e socialista, e che tuttavia rappresenta un’inversione, e su diversi punti nodali, rispetto alla poltiglia ideologica sinistrata. Non vorremo portare male a Stefano e compagni, in verità speriamo di portargli bene, ma non si vede come essi possano restare dentro la bara di LeU. Chi vuole vivere deve sbarazzarsi della salma del morto.
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