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BENETTON: CRIMINI IN PATAGONIA di Fabio Lugano

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[ 24 agosto 2018 ]

Benetton: la faccia avida della moda. Il caso Patagonia


Cari amici,

se pensate che in qualche modo sia possibile una trattativa con Atlantia, controllata dalla famiglia Benetton, che possa portare ad una soluzione in qualche modo concordata della tragedia del Ponte Morandi, mi dispace , ma penso che siate in un grosso errore.

Per spiegarvi le motivazioni del mio personale pensiero devo aggiornavi su quanto sta accadendo dall’altra parte del mondo: in Patagonia. Negli anni 90 la famiglia Benetton acquista, con la holding Edizioni, per 50 milioni di dollari la CTSA, che possiede 900 mila ettari di terreno, quasi tutti in Patagonia. Questa terre sono le terre ancestrali della gente Mapuche che le abita ad origine e che se era viste strappare nell’ottocento con un atto di donazione del governo argentino a dieci famiglie inglesi successivamente definito di dubbia validità. Menem quando vendette quelle terre ne scacciò gli abitanti, i Mapuche , obbligandoli o a vivere in aree marginali ed improduttive oppure a trasferirzi forzatamente in città.

Nel 2007 una parte della comunità ha deciso di iniziare a recuperare almeno una parte dell’enorme territorio portato via dai neo conquistadores, e nel 2014 la INAI, l’agenzia per i diritti delle popolazioni indigene, ha riconosciuto i loro diritti su parte delle terre, tanto che nel 2015 si era prodotto un lento movimento per la “Recuperacion” , cioè per ristabilirsi nelle terre dei Benetton.

Naturalmente la cosa non poteva finire bene. Nel 2017 un attivista dei diritti degli indigeni, Santiago Maldonado, scompare e viene trovato dopo 78 giorno cadavere. Nel 2018 uomini della polizia e dipendenti dei Benetton , tutti armati , attaccano un insediamento dei Mapuche, sparando proiettili di piombo e di gomma, distruggono le povere abitazioni degli indios, catturano diverse persone che poi vengono picchiate in prigione e li cacciano tutti fuori, stabilendo addirittura, in modo arbitrario , un’area di 4 km di sicurezza attorno ai confini della tenuta, il tutto in barba alle decisioni della INAI.

Seriamente, pensate che i Benetton avranno qualche scrupolo nelle trattative per il Ponte Morandi ?

Alcuni link:

https://www.opendemocracy.net/democraciaabierta/saskia-fischer/mapuche-vs-benetton-un-settling-land

https://www.telesurtv.net/english/news/Argentina-Marches-For-Disappeared-Activist-Santiago-Maldonado-20180731-0021.html

https://www.telesurtv.net/english/news/Argentina-Police-Benetton-Workers-Attack-Mapuche-Community-20180504-0001.html

Alcune documentazioni video :

Ed ora un video in cui parlano anche i rappresentanti Benetton:

I Benetton sono ben a conoscenza del problema, comprati ad un prezzo assolutamente irrisorio (50 milioni), dove sono allevate pecore, 300 mila, che forniscono la lana per i vostri maglioni Benetton. La famiglia afferma che sarebbe disponibile a donare parte della terra ai Mapuche, ma la famiglia “Non ritiene di essere parte della soluzione”…….. Se non sai parte della soluzione, sei parte del problema…..


2 pensieri su “BENETTON: CRIMINI IN PATAGONIA di Fabio Lugano”

  1. Anonimo dice:

    I principali nemici dei Benetton in Patagonia in sostegno dei Mapuche sono gli anarchici, ovvero anche i principali nemici della sinistra sovranista

  2. Anonimo dice:

    scusate… ATTENZIONE… qualche piddino invoca la lotta armata:https://i2.wp.com/www.maurizioblondet.it/wp-content/uploads/2018/08/allodi.jpg?ssl=1

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